Come sempre, di notizie ce ne sarebbero tante anche oggi.
Donne assurdamente uccise, donne che non ci sorprendono anche se ci avevano fatto quasi sperare, donne che ci fanno vergognare di essere donne (e non capiamo perché i giornali abbiano bisogno di parlarne), donne che vincono il più prestigioso premio editoriale americano, città che compiono gli anni.
Oggi però Eva ha a cuore una donna in particolare, una donna che non esiste se non nella nostra immaginazione, eppure ci è madre e compagna di vita. Oggi Eva vuole dedicare la sua rassegna all'Italia, dopo che ieri qualcuno ha minacciato di cambiarne la struttura fondante, il suo stesso profilo: l'articolo 1 della Costituzione della Repubblica.
Ormai l'avrete riletto ovunque, ma noi, a ogni buon conto lo ribadiamo. L'articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana recita
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
A noi non sembra possibile modificarlo in meglio.
Da queste parti, però, più di qualcuno ha il non troppo vago sospetto che la notizia sia un'abile mossa per distrarre l'attenzione da un tema piuttosto sentito da larghe fette della popolazione: il referendum abrogativo della legge sul legittimo impedimento, il ritorno al nucleare, la privatizzazione dell'acqua pubblica.
Se così fosse, la questione sarebbe persino più disgustosa.
Per questo Eva prende ancora una volta posizione e vi invita tutti ad andare a votare, l'11 e 12 giugno prossimi, se il referendum sarà confermato.
Perché l'Italia non è loro.
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Le decisioni degli amministratori sono insindacabili