Come vi abbiamo raccontato, ieri era il Towel Day.
L'Eva che scrive aveva dimenticato a casa l'asciugamano, ma in compenso ha deciso di tornare usando quella specie di esame finale di un corso di sopravvivenza che sono i mezzi pubblici romani. A bordo del treno 7428 per Cesano di Roma, partito dal binario 10 della stazione Ostiense alle 17.42 (quindi con venti minuti di ritardo), ha trovato posto a sedere di fronte alla cabina del macchinista e ha avuto modo di constatare che lì dentro si fuma liberamente.
Non solo, ma ha anche scoperto che con i suoi biglietti (diligentemente timbrati anche quando il capotreno si lamenta perché si dovrebbero usare le obliteratrici al pianterreno - spesso rotte) viene pagato lo stipendio all'elegante macchinista che, un istante prima della partenza, si è messo gridare "Anvedi 'o zingaro! Nun o' fa' sali', che 'sto stronzo nun c'ha er bijetto", accelerando la chiusura delle porte e la messa in moto, per poi riaffacciarsi dal finestrino e urlare "Vaffanculo zingaro! 'sto zingaro di m***a!".
L'Eva che scrive non è proprio minutissima, ma non è nemmeno troppo grossa e, a giudicare dalle risatine
degli astanti, aveva il sospetto che nessuno le avrebbe dato manforte se avesse cercato di protestare, per cui ha dovuto ingoiare il rospo e stare zitta, ma a quel punto le è tornato in mente Douglas Adams e ha sperato fortemente che una forma superiore di intelligenza extraterrestre decidesse di spazzarci via per fare spazio a una nuova bretella dell'autostrada galattica.Probabilmente lo stupore è da imputarsi solo ed esclusivamente al suo essere senza cervello, visto che la scena si è svolta nella stessa città in cui si è trovato un nuovo e creativo modo di censire i venditori ambulanti, e nella stessa nazione in cui gli studenti di una delle università più prestigiose hanno deciso di dare sfoggio di tutta la loro cultura storica prendendo di mira altri studenti come loro. Poi dice che l'Italia ha un indice di felicità interna bassissimo: io pure mi sento molto infelice oggi.
Mi consolo pensando che ci sono giornaliste con la schiena dritta e ragazzini di tredici anni coraggiosi che da grandi vogliono fare il giudice come Falcone e Borsellino: Giuseppe, Eva ha deciso di fare il tifo per te, quindi ricordati che ti teniamo d'occhio!
Se poi vi foste persi la chicca della settimana, Eva vi informa che Sallusti ha fatto coming out.
No, non è gay.
No, non ha dichiarato di essere la vergogna del giornalismo italiano.
No, non ha nemmeno smesso di assomigliare a Lurch.
Semplicemente ha dichiarato a Vanity Fair in edicola questa settimana di non essere fidanzato, ma di essere molto più che amico di Daniela Santanché.
L'immagine vi raccapriccia? Allora non leggete oltre.
Ha anche dichiarato che di sera escono pochissimo e lei passa il tempo a lavorare a maglia.
Lo sappiamo. E' un terribile inizio giornata. Andiamo a prenderci un caffè al ristorante alla Fine dell'Universo?
Ciao Eva,
RispondiEliminasono una elettrice senza cervello quindi leggo Eva. Ma non mi sento infelice oggi. Ho scoperto che siamo in tanti a essere senza cervello. In compenso gli altri se lo sono bevuti.
Mi dai aggiornamenti sulla love story Santanchè Sallusti. Potrebbe essere interessante sapere se lei finirà mai il maglione.
Ciao Senzacervello,
RispondiEliminasinceramente mi auguro di non trovare mai più altre notizie su una "lovestory" così raccapricciante, ma se dovessero uscire, Eva sarà sempre sul pezzo, non temere.
Al limite, si potrà fare una colletta e a quel povero figlio per cui sferruzza la Santadeché ne compreremo uno da H&M.
NOOOOO.... si replicano. Speriamo siano sterili
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