Rassegna stampa un po' circospetta e tanto speranzosa. Notizie dal 19 maggio

No, Eva non si è distratta e non è nemmeno emigrata.

Se non abbiamo parlato finora delle elezioni è perché da un lato siamo ancora piuttosto increduli, dall'altro non vogliamo assolutamente fare la bocca a un risultato ancora troppo incerto. E due settimane di campagna elettorale, in questo Paese, sono lunghe e possono riservare colpi bassi di tutti i tipi.

Però... però... però qualcosa è cambiato e questo è innegabile. Voi non pensate?

Qui in redazione sono tre giorni che si canticchia il ritornello di Vecchioni, ve lo ricordate, quest'anno a Sanremo, che quando è arrivata l'ovazione del pubblico ci siamo tutti voltati a controllare se per caso non avessimo sbagliato canale e non fossimo sintonizzati su MTV mentre andava in onda il Live at Wembley '86 dei Queen? Sì, proprio questo

E, tanto per rimanere in tema di notizie che ci danno un po' di speranza, Dorothy Parvaz è stata liberata, dopo tre settimane di detenzione. Noi le auguriamo di trovare il coraggio per continuare a scrivere.

Nella sua drammaticità vogliamo segnalare anche questa iniziativa: l'idea che si stia provando a fare qualcosa è comunque una buona notizia.

Anche questa non è niente male: guidare un'auto può essere un grande gesto di libertà. Forza donne saudite!

Non è passato invece il disegno per una legge contro l'omofobia, come vi raccontavamo ieri. Commentare è inutile, ma visto che siamo speranzosi vogliamo credere che davvero stavolta il ministro Carfagna farà il suo dovere, come ha dichiarato. Promettiamo ufficialmente di dedicarle un post apposito, se manterrà l'impegno.

Infine, una notizia dolce-amara: lo shuttle Endeavour è partito per il suo ultimo viaggio fra le stelle, ma a guardare il decollo e salutare suo marito nell'equipaggio c'era anche Gabrielle Giffords, la deputata americana rimasta gravemente ferita nell'attentato di un folle esaltato alcuni mesi fa e che sembra star recuperando alla grande.
And the stars look very different today...