Principio della Pari Opportunità in Tema di Nomine
Art 5 : Nel nominare i componenti della Giunta Comunale, i responsabili degli uffici e dei servizi nonché nell'attribuire e definire gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna, il Sindaco assicura una presenza equilibrata di uomini e di donne, motivando le scelte operate con specifico riferimento al principio di pari opportunità.
Per chi volesse conoscere la fonte diciamo subito che è lo Statuto del Comune di Roma, e su questo principio scritto il Tar del Lazio ha accolto integralmente la tesi dei Verdi, i primi a presentare ricorso contro il mancato rispetto delle quote rosa nella giunta capitolino.
Lo Statuto del Comune di Roma infatti, prevede che il sindaco sia obbligato ad assicurare una presenza equilibrata tra uomini e donne, Alemanno invece aveva nominato una sola donna su 12 assessori "nonostante la chiarezza dello Statuto", spiega l'avvocato Valentina Stefutti, che ha curato il ricorso dei Verdi al Tar, che vedeva come primo firmatario il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli. "Nonostante la chiarezza dello statuto - riferisce l'avvocato Stefutti - il sindaco Alemanno ha ritenuto di insistere, e addirittura ha rifatto il provvedimento a marzo, nominando una seconda giunta che nominava i precedenti assessori, quindi una sola donna, l'assessore Belviso, con motivazioni completamente destituite da ogni fondamento, la motivazione era - conclude - che c'erano poche donne nel consiglio comunale.
Commento: La decisione del Tar del Lazio di azzerare la giunta del Comune di Roma perchè non ha garantito un'equa rappresentanza di genere ha un grande significato politico, sociale e culturale. E' il segno che dalle parole si passi ai fatti e che le pur blande normative in materia devono essere sempre pienamente applicate.
La toppa è stata messa subito: Rossella Sensi in giunta. Si tenta il rigore al 90° minuto?
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Le decisioni degli amministratori sono insindacabili