Che fare quando tua figlia torna dalla gita scolastica in Sicilia orientale con un barattolo di pesto di pistacchi?
Per prima cosa, evitare di dirle che si vende identico sui banchi del mercatino domenicale dietro casa, e poi usarlo per condirci la pasta.
Condirci la pasta, come?
Ecco, il pesto di pistacchi non ha niente a che vedere con il pesto tout court, ovvero quello alla genovese: insomma, non è un condimento pronto, trattandosi soltanto di pistacchi pestati, ma di un semilavorato che ha bisogno di un ulteriore intervento del cuoco.
E' necessario precisare che il purè di pistacchi è completamente neutro, non è paragonabile ai pistacchi tostati e salati e, ovviamente, neanche al gelato di pistacchio?
Quindi ho fatto appassire una cipolla in una tazzina da caffè di olio nella solita padella antiaderente, poi ho aggiunto un etto di prosciutto cotto tagliato a dadini e lo ho fatto rosolare; finalmente ho versato nella padella il pesto di pistacchi, stemperandolo con qualche goccio di latte. Senza esagerare con il latte, perchè c'è già l'olio che collabora a renderlo più liquido.
I pistacchi non devono cuocere: quattro o cinque minuti per amalgamare il sugo e renderlo cremoso, poi si può spegnere e condire la pasta. Ovviamente Regaleali ben freddo a volontà.
e una manciata distratta di pangrattato appena tostato in padella?
RispondiEliminaAnnalisa
Complimenti al papà ( e anche al cuoco) :-)
RispondiElimina@ annalisa: la prossima volta si può provare
RispondiElimina@ blackpower: grazie