12 aprile 2011

Chi difende i deboli?


Ho letto una notizia che mi ha fatto piacere, i professori universitari hanno scritto una lettera al Presidente Napolitano per chiedere la censura del parlamentare che aveva offeso gravemente una parlamentare disabile (ne avevamo già parlato qui). Ho pensato che anche i professori dovevano avere provato quello che avevo provato io leggendo della cosa e vedendo i filmati in giro per la rete. Insomma, i professori universitari, quelli sono le menti del paese, caspita la pensiamo in modo simile.



Però poi m'è venuto un altro pensiero, mi è venuto da notare che chi era stata offesa è una parlamentare, chi aveva offeso è un parlamentare (nel suo caso mi risulta difficile usare il termine "onorevole"), perchè non è stato fatto nulla dalla presidenza della Camera, dai partiti, anche da qualche singolo parlamentare? Eppure per il "vaffa" di La Russa al Presidente Fini si sono mossi. Forse perchè si trattava di un ministro e del Presidente della Camera? Beh, certo poteva essere per quello. Però, però anche così qualcosa continua a stonarmi, anche così una vocina continua a dirmi che questa diversità di comportamenti fa pensare che conti anche chi viene offeso, per un Presidente della Camera si fanno partire procedure, per una semplice deputata, donna, disabile non si fa nulla. E la stessa vocina mi dice che non importa cosa nella signora Argentin (la deputata offesa) abbia fatto contare meno il caso, se perchè semplice parlamentare, se donna, se disabile. Quello che conta è che anche nel Parlamento, il luogo dove si fanno le leggi che sanciscono diritti e doveri di tutti non è vero che tutti sono uguali nei diritti e nei doveri.
Tutto questo mi dice quella vocina scomoda. Ma poi penso che no, non è vero, è la vocina che si sbaglia, perchè il nostro Parlamento rappresenta l'Italia intera.


Oddio!

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