5 aprile 2011

E questi sono "onorevoli"

 


Nei giorni scorsi nel parlamento si sono viste diverse cose. Una mi ha particolarmente colpito, la vicenda che ha riguardato l'onorevole (senza virgolette) Ileana Argentin. Durante un suo intervento dai banchi della lega parte il grido «Falla stare zitta quell'handicappata del cazzo!». Sembra (sembra) che l'autore della frase sia stato l'"onorevole" (questo sì con con le virgolette, tante) Massimo Polledri. Che, obbligato dal Presidente della Camera Fini, si scusa per non avere capito "i termini della questione". Successivamente lo stesso Polledri asserisce di non avere pronunciato lui quella frase.

Qualcuno quella frase l'ha detta. Quella frase arriva dai banchi della lega, ma nessuno se ne assume la responsabilità. La lega è il partito più celodurista del parlamento, un suo slogan degli inizi era "la lega ce l'ha duro", ma vedendo come si comportano i suoi rappresentanti ed usando un linguaggio comprensibile ai leghisti, forse ce l'ha duro ma di certo ce l'ha piccolo. E lascio a chi legge il decidere  se il cervello,  l'animo o cosa. Di Polledri che in ogni caso ammette di essere intervenuto senza sapere di cosa si stava parlando. O dell'eventuale leghista anonimo che nel gruppo è stato capace di di dire quello che ha detto ma che non è stato capace di assumersene la responsabilità, mostrando la sua forza d'animo.

Sarebbe facile terminare qui. Ma Eva vuole, vorrebbe, andare oltre. La frase pronunciata, nel Parlamento (è importante ricordarlo), è orrenda, sa di purghe, naziste o staliniste non importa. è comunque il sovvertimento dello stato di diritto. Poco importa che sia stato Polledri (che, è utile ricordarlo, di mestiere era neuropsichiatra infantile, prima di diventare un "onorevole" che parla a sproposito come lui stesso ha ammesso) od un altro dei suoi "collleghi". E' orrenda perchè sottende un "chi è diverso non può parlare", che sia donna, disabile, in fuga da guerre e/o fame, omosessuale o che. Insomma, diverso e debole. Solo il forte può parlare, solo chi è con noi.

Viviamo in tempi difficili.

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