L'Eva che scrive oggi ha la testa piena di immagini e parole, e proprio mentre si mette davanti al suo laptop per iniziare una rassegna stampa degna di questo nome, inizia la diretta dal Parlamento, si chiede la fiducia sulla
manovra. Si fa appello all'Italia "seria ed europea" a uno sforzo grande e urgentissimo, e all'orgoglio nazionale.
Il Professore in Parlamento richiama l'attenzione degli "scolari" deputati e infonde fiducia. Però...c'è di sicuro qualche però.
I costi saranno
alti, e ci sono dei
vuoti che si spera siano dovuti solo al poco tempo avuto a disposizione, ricordiamoci che il governo è in carica da diciotto giorni, si può fare meglio e di più, speriamo che il buon senso aiuti a riempire le tante lacune su evasione fiscale ed
equità, e che anche l'
Europa reagisca
responsabilmente.
E mentre siamo tutti concentrati a capire come e se ne usciremo vivi da questa tempesta perfetta, chi era
prima al Governo gioca a chi la spara più grossa. Non ci piace tanto questa la manovra, di sicuro non si esulta, siamo a rischio recessione, ma ci piace ancora meno questo massacro delle istituzioni, come se i rappresentanti della Lega, benchè verdi, provenissero da un altro pianeta (che non esiste) e non ci piace che dal noto "
pulpito" si blateri di equità, quando basterebbe
questo.
Se diamo un'occhiata al resto del mondo, in
Russia Putin vince ma, come si dice nel calcio, non convince, si temono
brogli e qui, in
Siria ci chiediamo cosa si aspetti ancora.