1 aprile 2011

Modelli di donna

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Passo davanti alle vetrine del centro, di un qualunque centro, e vedo quelle dei negozi di abbigliamento piene di manichini per lo più femminili. Confesso che i manichini mi affasciano, per molti motivi, uno è che pure nelle tante differenze sono tutti uguali nel loro rappresentare donne magre se non magrissime ed uomini asciutti e definiti.



Nei giorni scorsi m'è capitato di leggere un articolo su Beth Ditto, una nuova icona della musica. E' brava, canta bene, ed è pure grassa, lesbica, eccessiva nelle cose che fa. Per dire: dopo il successo s'è fatta fotografare nuda per la copertina di un mensile di musica. Penso, probabilmente per cinismo e per disincanto, che ci sia anche una parte di personaggio nella Beth Ditto pubblica, ma poi mi dico che sembra molto contenta di come è e lo mostra senza farsi troppi problemi.



Torno a guardare i manichini e mi accorgo che sono sempre più avanti di noi, sanno già come si vestirà nella prossima stagione, sono sempre alla moda, sono sempre belli. Ma sono anche malefici, perchè sono quello che non siamo noi, loro non invecchiano, non ingrassano, non si lasciano andare. Sono dei persuasori occulti, un miraggio che non raggiungeremo mai ma che ci vogliono fare inseguire.  
Ed arrivo alla conlcusione che se anche Beth Ditto è un personaggio ce ne vorrebbero di più di persone così, che si piacciono per quello che sono. E penso anche che mi piacerebbe  vedere qualche manichino grasso o vecchio nelle vetrine, che mi piacerebbe che fosserro loro, i manichini, a dover somigliare a noi e non il contrario.