21 aprile 2011

Uomini che ci piacciono e notizie che siamo stufi di leggere

Eva, ormai lo avrete capito, ha idee politiche piuttosto precise e puntuali.
Ma, come precisa regola di vita, si è imposta di non partecipare mai a questa eterna guerra fra tifoserie cui si è ridotta la dimensione politica italiana e di cercare sempre di mantenere viva la distinzione fra "avversario" e "nemico", soprattutto quando le è possibile stimare, rispettare e finanche ammirare il suo avversario .
Pertanto, fra i nomi da tenere a mente, questa volta vuole segnarsi quello di Antonino Lo Presti, deputato di Futuro e Libertà, UNICO a intervenire ieri sera quando un giovane si è scagliato contro la deputata PD Paola Concia, che passeggiava in centro mano nella mano con la sua compagna, gridando loro che le lesbiche dovrebbero finire "ai forni".
Nessuno è intervenuto.
Qualcuno ha criticato Paola Concia per aver reagito agli insulti.
I Carabinieri hanno aspettato che le acque si calmassero.
Antonino Lo Presti invece è intervenuto.
Non crediamo ci sia altro da aggiungere. 
Come dice la stessa Paola Concia "Siamo diventati un paese di spettatori".
Solidarietà a lei e grande stima per Lo Presti.

Una notizia da non perdere - La rassegna stampa di Eva del 21 aprile

Come sempre, di notizie ce ne sarebbero tante anche oggi.
Donne assurdamente uccise, donne che non ci sorprendono anche se ci avevano fatto quasi sperare, donne che ci fanno vergognare di essere donne (e non capiamo perché i giornali abbiano bisogno di parlarne), donne che vincono il più prestigioso premio editoriale americano, città che compiono gli anni.
Oggi però Eva ha a cuore una donna in particolare, una donna che non esiste se non nella nostra immaginazione, eppure ci è madre e compagna di vita. Oggi Eva vuole dedicare la sua rassegna all'Italia, dopo che ieri qualcuno ha minacciato di cambiarne la struttura fondante, il suo stesso profilo: l'articolo 1 della Costituzione della Repubblica.
Ormai l'avrete riletto ovunque, ma noi, a ogni buon conto lo ribadiamo. L'articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana recita 
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
A noi non sembra possibile modificarlo in meglio.
Da queste parti, però, più di qualcuno ha il non troppo vago sospetto che la notizia sia un'abile mossa per distrarre l'attenzione da un tema piuttosto sentito da larghe fette della popolazione: il referendum abrogativo della legge sul legittimo impedimento, il ritorno al nucleare, la privatizzazione dell'acqua pubblica.
Se così fosse, la questione sarebbe persino più disgustosa.
Per questo Eva prende ancora una volta posizione e vi invita tutti ad andare a votare, l'11 e 12 giugno prossimi, se il referendum sarà confermato.
Perché l'Italia non è loro.