31 gennaio 2012

La Talpa - saranno gli occhi chiusi che portano a questo titolo?


Ci sono svariate possibili ragioni per andare a vedere La Talpa.
Si può essere appassionati di spy-stories, fan di John Le Carrè, cinefili mainstream che vogliono vedere tutte le candidature all'Oscar per poi poter votare il proprio parterre e confrontarlo con gli effettivi vincitori dell'Academy.

Nel mio caso specifico, l'unica ragione per cui potevo provare un barlume di curiosità era il cast: Colin Firth, Gary Oldman e Benedict Cumberbatch nella stessa inquadratura racchiudono parecchio di ciò che chiedo al cinema (e che però ultimamente non ottengo).

A visione avvenuta posso confermare quanto avevo già sospettato leggendo recensioni e sentendo pareri in giro: o lo si trova meraviglioso o lo si trova una mattonata sulle gengive con rincorsa.

La rassegna di Eva nella tempesta perfetta, tutto e il contrario di tutto.

La settimana si apre all'insegna delle solite sfide. L'Europa, il fondo salva stati e lo spettro del default, in una Bruxelles bloccata da scioperi simili a quelli registrati in Italia la settimana scorsa. Da una parte l'incoraggiamento, dall'altra luci e ombre. Qui anche un'analisi di possibili scenari futuri.
Si cerca il dialogo anche sul fronte del lavoro, con botta e risposta su contratti e tutele. E mentre le società di rating ci declassano, sul fronte della legalità possiamo impegnarci e puntare a una tripla A.
Non sembra altrettanto limpido, ma legale, questo curioso passaggio libri, il perfetto contrario di chi invece chiede in maniera chiara e precisa il rispetto di diritti fondamentali, alcuni negati nella mia maniera più triviale e inconcepibile.
Buone notizie sul fronte fiscale, intervento benedetto dal sindaco di Milano, al contrario di quanto si è letto in giro per la rete, qui magistralmente riassunto. Avanti così e pedalare nel giusto senso di marcia. 
Due notizie ci hanno colpito dall'estero, entrambe dal Regno Unito
Il Bloody Sunday che ha compiuto quaranta anni e per il quale ancora il governo inglese si scusa.
E la prima e più clamorosa storia di spionaggio che aprì le porte agli scandali a base di sesso e politica, quella di Christine Keeler che fece tremare l'Occidente e che oggi preferisce il gatto a un uomo.

29 gennaio 2012

Piccole cronache dalla crisi

Ricevo e volentieri pubblico

È successo anche a me, la mia azienda, una multinazionale, di fatto ha detto che vuole chiudere la filiale italiana. Non è stato qualcosa di improvviso, già da anni aveva iniziato a trasferire altrove, preferibilmente verso est, che si sa all'est le cose costano meno, Est europeo ed estremo oriente, sempre est, mentre in contemporanea andavano via persone, si perdevano pezzi, Tutti sapevamo che piano piano ci si sarebbe arrivati, ma l'azienda ci ha sorpreso con uno scatto improvviso, ha detto che nel giro di pochi mesi non saprà più che fare di una bella fetta di persone e di quello che sanno fare, la cifra varia fra il 25% ed il 40%. Che per qualsiasi azienda come la mia equivale alla chiusura  nel giro di poco, un anno forse due. Ho detto "la mia azienda", devo imparare a non usare più il "mia", non è la mia azienda, è l'azienda per cui lavoro ancora per il momento, e non c'è un "noi" c'è un "io e loro". Questa cosa fa anche pulizia delle ambiguità del linguaggio. 

Dormire, semplificare forse - La rassegna stampa (mobilitata) di Eva

In questo ultimo fine settimana di gennaio, con l'Italia interessata da una ondata di maltempo per niente da ridere, anche le altre notizie che si leggono in giro non ci aiutano a stare allegri.
Cominciamo da questa, tanto per gradire: entrerà nella statistica dei suicidi in carcere o non vale perché era in camera di sicurezza?
Continuiamo con la cronaca nera: omicidio di genere, ancora una volta, e per di più di gruppo, con la ulteriore aggravante dell'essere la vittima  due volte debole, in quanto donna ed in quanto straniera.
Il pericolo è decisamente il mestiere delle donne, a qualche volta va a finire male anche in situazioni più comuni, come in questo caso o, meno grave, questo.
Non tutte le storie hanno una cattiva fine, ovviamente, e questa, a dir l'onesta verità, ci ricorda quest'altra vicenda.
Ancora: la terra trema, non avete per caso sentito qualcuno ridere?
Poi magari saltano i nervi,

28 gennaio 2012

L'ombra del pesce spada



Non tutti, a casa, possiamo accendere la carbonella per una bella grigliata di carne o di pesce. Ma per fare onore ad una bella fetta di pesce spada ci sono anche altri metodi, che possono essere interessanti.
Se è fresco, ovviamente dobbiamo tenerlo qualche ora in olio e limone, ma poi possiamo cuocerlo in umido, con condimenti leggeri che non ne nascondano il sapore.
Dopo la marinatura, infariniamo le fette e facciamo intanto scaldare l'olio in padella; nell'olio bollente mettiamo a scurire qualche spicchio d'aglio, lo togliamo quando è diventato nero e cominciamo a cuocere le fette di pesce spada.  Spruzziamo con un buon bicchiere di vino bianco secco e, quando è evaporato, aggiungiamo qualche pomodorino di pachino, una manciata di olive nere snocciolate, un po'dì di prezzemolo spezzettato con le mani e non tagliato con il coltello, poco sale ed appena una puntina di peperoncino.
Cuocerà in una decina di minuti, a fuoco medio, qualcosina di più o di meno se le fette sono più alte o più basse; visto che questa è la semplificazione di una ricetta sarda accompagnatelo con una Vernaccia di Oristano e fortza paris.

27 gennaio 2012

Porrajmos/שואה


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome

24 gennaio 2012

La rassegna di Eva, bloccata come l'Italia

Reduce dai disagi autostradali, blocchi selvaggi e indiscriminati, l'Eva che scrive arriva tardi a questa rassegna, bloccata e presa in ostaggio da ore di coda, qui le ragione di entrambi gli schieramenti. 
L'Italia paralizzata e sotto assedio da Nord a Sud. E' ovvio che si pone un problema di ordine pubblico per non parlare dell'assalto ai distributori di benzina.
Anche sul fronte del lavoro si aprono nuove sfide, e si prevedono anche qui numerosi scontri. E ancora contro la legge bavaglio del web, mentre altri siti si autocensurano.
Buone notizie sul fronte fiscale, evasori come se piovesse, Atene rende pubblici i nomi dei trasgressori e la Chiesa dà un colpo al cerchio e uno alla botte.
Ce la faremo a uscire da questa impasse? Da questo assedio? Equità e lavoro sono le parole chiave se vogliamo strutturalmente superare questa battuta d'arresto.
Servono meno forconi e più matite.




22 gennaio 2012

Guardati, o mio signore, dalla fase due - La rassegna stampa (liberalizzata) di Eva

Tutti abbiamo in mente una qualche notizia, e pensiamo sia la più interessante, o la più importante, o la più strana; la notizia di questi giorni è ovviamente questa, che ha fatto passare in secondo piano questa qui.  Si accettano scommesse su quanto tempo ancora saranno occupate le prime pagine anche virtuali dal nostro piccolo Titanic.
Noi riteniamo importante anche questa notiziola economica, che in realtà spiega molto bene le informazioni che ci fornisce l'ISTAT, purché ci si ricordi che dietro i numeri ci sono delle persone, magari queste.
In queste condizioni c'è che si inventa il lavoro (ricordate questa notizia?) o chi ne fa una questione di vita o di morte degli altri.
Di questi tempi occuparsi d'alberi sembra un delitto, così come di storie come questa, o come questa, ma noi le segnaliamo volentieri, anche perché non abbiamo paura di andare in direzione ostinata e contraria.

21 gennaio 2012

Peggy Sue si è frittata

Ho già in una occasione parlato dei funghi porcini secchi come di una risorsa importante per mettere insieme un piatto gradevole con poco tempo a disposizione e magari in caso di spesa non fatta.  Ribadisco stavolta il concetto con una ricetta veloce e gustosa, senza pasta stavolta.
La bustina di funghi secchi stavolta verrà messa in una padella antiaderente con un tazzina da caffè di acqua: facciamo bollire l'acqua sino a che i funghi non la assorbono tutta, poi aggiungiamo nella padella già bollente e con tutta la cautela del caso un filo d'olio, una manciata di prezzemolo (va bene anche quello secco, e se ne avete di fresco ricordatevi di spezzarlo con le mani e di non affettarlo con un coltello) e uno spicchio d'aglio.

17 gennaio 2012

La rassegna di Eva e un Paese che "naviga" a vista

Ormai da giorni è questa la notizia che tiene banco su giornali e televisioni, con continui aggiornamenti e ipotesi su cosa sia davvero successo. Complessa la situazione, difficile dirimere la questione senza prima aver acquisito ogni informazione utile, sono state aperte diverse inchieste. Certo è che tirare in ballo il fatto che sia salpata venerdì 13 e che la bottiglia non abbia fatto "il suo dovere" al varo della nave, non è giornalismo.
Sembra un po' la metafora di un Paese "spiaggiato" proprio come quel gigante del mare che si è arenato in una piccola e splendida isola che vanta un patrimonio naturale da preservare. Anche lì, il paragone è dietro l'angolo, stiamo sperperando le nostre risorse e potenzialità?

Non c'è molto tempo a disposizione, per quanto il lavoro sia stato senza sosta, restano comunque grossi interrogativi, i mercati impazziscono, come prevedibile, per il declassamento dell'eurozona, con qualche lecito dubbio ed è sempre aperto il fronte delle proteste. Sul tempo che avrà questo governo se volete qui c'è il peggiore scenario che si possa immaginare, auguri, ma tanti!
E con un occhio alla giustizia sono due le notizie che vale la pena segnalare: una è la conclusione di una vicenda giudiziaria che ha segnato la storia del nostro Paese e che si chiude dopo aver scontato la pena. L'altra potrebbe avviarsi alla conclusione per ben altri motivi

15 gennaio 2012

Quando la crisi è tanto spinta, e massimamente a piedi, io la detesto - La rassegna stampa (degradata) di Eva

Non sapremmo, stamattina, da quale parte cominciare.  Forse per prima cosa dovremmo ricordare questo problema, di interesse generale, più che quello del piccolo Titanic de noantri.
Poi vorremmo sottolineare questo incontro cui plaudiamo incondizionatamente: avendo bisogno di tutto l'aiuto possibile, ci aspettiamo anche una visita al Rabbino Capo di Gerusalemme, a qualche autorità religiosa della Mecca ed al Dalai Lama.  No, forse alla Mecca meglio di no, visto che da quelle parti hanno più di un problema.
Hanno qualche problema anche in Inghilterra, viste le ricerche che fanno, mai quanto i titolisti dei giornali on-line italiani, visto che il titolo dice una cosa completamente diversa dell'articolo.
Invece, per la serie "chi se ne frega", eccovi una chicca; ve la proponiamo insieme a quest'altra che invece archiviamo nella cartella "anche i ricchi piangono".

14 gennaio 2012

La mozzarella del giorno dopo


Siete distratti o inappetenti, oppure gli invitati vi hanno dato buca, e la mozzarella freschissima, sia di vacca che di bufala, ahimè, ieri non è stata tutta consumata.
Fermo che, soprattutto per la mozzarella di bufala, costituisce un peccato mortale lasciarla nel piatto, oggi proviamo a recuperarla trasformandola in un piatto caldo.
Foderiamo la placca del forno con l'apposita carta, il che ci consentirà di limitare il condimento.

13 gennaio 2012

The help


Una serie di sempre più inquietanti e photoscioppatissime locandine in Technicolor, dove le attrici hanno una trentina di anni di meno e piedi dislocati in curiose posizioni, stanno precedendo l'uscita italiana di The Help, terza regia di Tate Taylor, (non) noto per piccole parti in diversi film e serie tv.

Cast significativo e puzza di Oscar fin dalla prima inquadratura, il film è tratto dall'omonimo romanzo di Kathryn Stockett e narra, in chiave leggero-impegnata, di come nel profondo Sud dell'America anni '60 una giovane donna bianca abbia chiesto alle domestiche di colore di raccontare il loro punto di vista, raccogliendo le loro testimonianze in un libro in cui non basta cambiare nomi e ambientazioni perché il microcosmo di Jackson non riconosca protagonisti e fatti.

10 gennaio 2012

Rassegna Tobin a piene mani e tante strade da percorrere

Si fa fatica a decifrare tutti i segnali che la politica economica, italiana e europea, ci sta inviando in questi giorni. Non solo per capire qualcosa, ma anche per il ritmo preoccupante con cui si susseguono. Ci proviamo.
Tutti sembrano uniti sulla tassazione delle rendite, la Tobin tax, tranne la Gran Bretagna, Cameron ha chiaramente detto infatti che sarebbe dannosa se fosse applicata solo per l'Europa. Sembra che intorno al tema ci sia davvero poco da capire, perché le premesse erano altre e in ogni caso, così facendo, si risolve poco o niente.
Se guardiamo esclusivamente a casa nostra, i conti non sono per niente facili, anzi il Tax Freedom Day si allontana, ma se vogliamo vigilare teniamo d'occhio questa trattativa, sperando che qualche nodo venga al pettine. E se vogliamo proseguire bene anche questa è una strada percorribile, un'ottima strada.
Quella che invece ci sembra la peggiore, facile da stigmatizzare, ma evidentemente non è mai abbastanza, è questa notizia, che di ironico non ha proprio niente: non si cerchi di alimentare una polemica stupida su una battuta ironica e satirica sul sig. Vendola e sulle sue personali abitudini
Quindi la battuta sarebbe ironica e le polemica stupida? Valutare l'operato politico dell'avversario implica la licenza di infarcire il giudizio sui gusti sessuali con toni omofobi spacciati per scientifici? E da quando? Dove finisce lo scontro politico e comincia la dignità umana? Quel limite è stato superato.

8 gennaio 2012

The Man Who Sold The World

La rockstar compie oggi 65 anni.



Nel 1971 un ancora oscuro musicista dà voce al suo alter ego alieno, Ziggy Stardust. 
E' la prima trasformazione dell'uomo che più di tutti anticipò e cambiò la musica, la moda, l'arte. Prima di diventare una star diceva: "Da piccolo desideravo tutto tranne la normalità. Essere corrotto mi sembrava fantastico". Era scritto, avrebbe fatto e detto tutto prima di tutti.
Buon compleanno, Duca!



I clamori avvelenati di una crisi economica sono più micidiali dei denti di un cane idrofobo - La rassegna stampa (infreddolita) di Eva

In una domenica di gennaio di saldi e controllo di numeri noi ci vogliamo rovinare e segnaliamo, tanto per cominciare, un inedito Eva contro Eva: voi da che parte state?
Di questa cosa avevamo già fatto cenno, ma ora l'affare si ingrossa, absit iniuria verbis, e continuiamo a tenerlo sotto controllo; quest'altra cosa è nuova solo per le persone interessate, visto quello che si legge in giro, e ci viene voglia di chiedervi se avete qualche altra notiziola, magari di prima mano, in materia.
I pericoli vengono anche dal di fuori dei nostri corpi, quindi se andate a sciare state attenti, e magari state attenti anche a quello che vi mettono nel piatto, anche se il nostro pulpito non è il più adatto visto che adoriamo il sushi. State attenti anche se andate in Svezia, ma noi questo già lo sapevamo avendo divorato la trilogia di Stieg Larsson.
Poi abbiamo anche trovato questo libro dei sogni, e ci chiediamo se di alcune cose abbiamo veramente bisogno, tipo comprare una bistecca (cruda) a mezzanotte: insomma, mai dire mai, magari potremmo decidere di fare a meno del frigorifero.

7 gennaio 2012

Nessuna pietà per il peperone

Nasce come contorno, questo piatto di peperoni in padella, ma lo stile di vita e di alimentazione è cambiato così tanto, secondo me, che va bene anche come secondo piatto, e quindi lo propongo nelle dosi un po' più abbondanti che uso io in queste circostanze.
Per quattro persone, sei bei peperoni rossi, verdi e gialli, una manciata di capperi di Pantelleria sotto sale, una decina di ulive nere snocciolate, un vasetto di filetti di acciuga ed un pugno di pan grattato.
Ci vuole un po' di tempo, vi avviso: bisogna pulire i peperoni, lavarli, tagliarli a falde e farli andare in

5 gennaio 2012

Il nome degli auguri



Oggi Umberto Eco compie ottanta anni.  Non vi presentiamo una biografia copiata dalla Rete, ma la recensione del suo ultimo libro: ci sembra il modo migliore per onorare un punto di riferimento della cultura contemporanea, italiana e non solo.


Sta uscendo in tutta Europa, la prossima volta sarà in Inghilterra, raccogliendo critiche di vario segno.  Da noi è da tempo sparito dagli scaffali novità, ma ne parliamo oggi anche per fare gli auguri di compleanno a Umberto Eco, nato il 5/1/1932.  L’autore qui si diverte e gioca con il complottismo storico allestendo, nell’anno dei centocinquanta anni dell’Unità d’Italia, un elegantissimo centone che attraversa il nostro Risorgimento ed anche qualcosa di più: Il Cimitero di Praga va oltre lo spin-off – come direbbe mia figlia appassionata fruitrice ed esegeta di serie tivvù – di una parte del Pendolo di Foucault; racconta da una parte una unificazione ben diversa da quella gloriosa che ci hanno insegnato a scuola (almeno a quelli meno giovani, quorum ego) ma forse più plausibile, e dall’altra ripercorre il filo rosso dell’intolleranza europea, dando un padre o una madre a tutti i luoghi comuni della canea anti.
Anti cosa? Anti qualsiasi cosa, in effetti, e quindi ci sono i carbonari mangiapreti, i massoni ricchi e potenti dietro le quinte, e finalmente arrivano anche gli ebrei che vogliono dominare il mondo.  Perché, e questo lo sapevamo anche prima di prendere il libro in mano,  piuttosto che risolvere i problemi, è molto più semplice indicare un nemico che ne avrebbe la colpa.
Ultima annotazione: il libro è di scorrevolissima lettura ma di struttura complessa, costruito a flashback e, addirittura, con una vena di romanzo epistolare; affrontatelo quindi, se non l’avete già letto, con il rispetto che si deve ad un saggio, non ad un romanzo.  E alla fine fate anche voi gli auguri all’autore.     

3 gennaio 2012

La Rassegna di Eva dell'anno nuovo con notizie vecchie

La mia prima rassegna del nuovo anno ha di diverso unicamente la data, quali novità vogliate che ci siano all'alba del 2012, anno della profezia Maya? A me sembra quasi ottimismo a voler ben guardare. Sentite qui.
Dunque, iniziamo con una bella esercitazione con divertenti giochini in stile Risiko, pare che testeranno addirittura nuovi missili mostrando i muscoli. Restando in tema di tensioni estere, sembra si apra uno spiraglio. Un bel quadretto invitante se li mettiamo insieme, non c'è che dire.
In casa nostra la tensione è altrettanto alle stelle, guardate qui, che diventa anche questo per dare un senso di continuità all'anno appena trascorso, quadro fosco per il lavoro, e qualche idea per uscirne vivi, si spera.
All'insegna dell'austerità c'è da dire che questa sembra una buona idea, ma solo se fatta con convinzione.
Come sarebbe auspicabile se anche qui si intervenisse con la mannaia o il machete, come preferite, per individuare sprechi e disservizi che hanno fatto lievitare le spese in maniera esponenziale, ruberie belle e buone.

1 gennaio 2012

Chi festeggia senza portar con sé una pedata, dono di un amico? - La rassegna stampa (del 2012) di Eva

Buongiorno e buon anno.  Dormito poco, stanotte? E pensare che c'era tanto da festeggiare, abbiamo sepolto un  anno veramente particolare.
Certo, non abbiamo idea di cosa ci aspetti, o forse qualche idea ce l'abbiamo, e non ci piace, come questa, o questa; su quest'altra, invece, non abbiamo le idee chiare, visto che in tutti i Paesi del mondo civile c'è e quindi non si capisce perché da noi non ci doveva essere. Come dite, che questo non è un Paese civile? Troppo facile come battuta, e se non lo è crediamo sia anche per colpa nostra, a questo punto. Perché non