5 giugno 2011

La mandorla, di Nedjma

L'Eva lettrice compulsiva ha un'insana passione: quella di frequentare mercatini dell'usato, a caccia di libri. Non libri antichi, di valore antiquario, ma libri interessanti che sazino la sua fame inestinguibile di belle storie.
A volte, in mezzo a volumi dozzinali per forma e contenuto, Eva ha la fortuna di scoprire veri piccoli gioielli. E' stato così che si è innamorata di Elizabeth von Armin e di Muriel Spark, per esempio.

L'ultima incursione in quel meraviglioso luogo di perdizione libresca che è il reparto dedicato del Mercato per la Lotta alla Fame nel Mondo di Forlì ha fruttato tre sporte di libri, tra i quali il primo ad essere iniziato è stato questo testo, a metà tra il saggio e l'autobiografia romanzata, che racconta l'educazione sentimentale e sessuale di una donna marocchina.
Pubblicato per la prima volta in Francia nel 2004, non è certo l'ultima novità approdata sugli scaffali.
I piani di lettura sono diversi. Il più semplice è quello di racconto erotico e sensuale, con descrizioni esplicite di rapporti sessuali, che però non diventano mai volgari né fanno della Mandorla un'opera di pornografia.
L'aspetto sociologicamente più interessante è l'addentrarsi dell'autrice (che scrive sotto pseudonimo) nei segreti dei matrimoni del Maghreb, nei riti - spesso crudeli e umilianti - ai quali le donne devono sottoporsi per essere ritenute degne dei loro - spesso indegni - sposi.
A Eva è piaciuto molto seguire l'evoluzione della protagonista, Badra, che si ribella alle convenzioni, scappa, ama, si emancipa.
Da essere sottomesso diventa una donna libera che scopre di avere un potere immenso: quello del sesso. E impara ad usarlo, a farne un valore, senza esserne usata e senza divenirne schiava.

La Mandorla, Nedjma - Einaudi, 11 euro

Notizie da perdere - La rassegna stampa di Eva


In questa domenica un po' così, sospesa tra il secondo turno delle elezioni comunali ed i referendum, non avremmo molta voglia di informarci ed informarvi.
Non avremmo voglia, per esempio, di ricordare che il batterio killer è arrivato in Italia (e sul punto avremmo anche una ben precisa opinione in materia), o che in Perù una donna corre per la presidenza (e anche qui ci sarebbe molto da dire).
E questa coppia che ha creato l'account facebook della figlia non ancora nata preferiremmo ignorarla, così come questo forte invito a difendere la famiglia.
Avremmo avuto voglia di parlarvi della finale del singolare femminile del Roland Garros, ma Francesca Schiavone non ce l'ha fatta.
Andiamocene a mare, quindi, che domenica prossima le spiagge sono chiuse.