27 settembre 2011

L'alba della stagione passa per il pianeta delle scimmie

In redazione abbiamo valutato attentamente l'opportunità di recensire o meno questo film: l'unico personaggio femminile presente è poco più che una comparsa (nonostante non fosse assolutamente necessario che quello principale fosse maschile), e ci chiedevamo se non avremmo rischiato di tradire la rubrica.
Ma un simile gioiello a inizio stagione non è cosa da tutti gli anni, abbiamo la sensazione che se ne parlerà, anche durante la notte degli Oscar, e soprattutto ci è piaciuto troppo, per cui il film di questa settimana sarà L'Alba del pianeta delle scimmie. Così è stabilito, la recensione inizi.

Rassegna stampa indecisa, forse si, forse no, forse boh, ma è questione di TEMPO

La rassegna di oggi è come un orologio impazzito.


Si inizia con un addio, il premio Nobel per la pace che sembra ancora più attuale oggi se si legge che da domani saremo, come dire, un po' in affanno? Wangari Maathai. La prima donna africana premiata per le sue battaglie ambientaliste unite a quella per la sostenibilità alimentare, salvaguardare il Pianeta e migliorare le condizioni di vita e la qualità della vita delle donne. Un bel binomio, non c'è che dire, proprio quando ci troviamo alla vigilia di un mondo che ha bisogno di una pausa, a cui tutti dobbiamo contribuire, senza accampare scuse, non c'è più tempo.
Chi invece sembra perder tempo e voler giocare alle tre carte, sono i ministri che si rimpallano un po' l'indovinello: eliminiamo i certificati di mafia? Ma poi salviamo Romani? No, mica si può, dice Maroni, abbiamo appena riscritto la legge, è fondamentale, anche le imprese ne avranno beneficio. No...cioè, e mettersi d'accordo prima? Magari sapere la mano destra cosa fa la sinistra (?) sembra brutto? Quello che invece non sembra affatto brutto, ma decisamente peggio se possibile, è l'aria "democratica di cui si vuole ammantare il governatore lombardo dalla camicia/t-shirt sempre un passo avanti, Formigoni, che per la libertà delle libertà vorrebbe che alle primarie per il PdL dovrebbero presentari tutti, ma proprio tutti. Ma davvero?