Strana estate questa, che si è fatta assaporare per un istante e poi è tornata a nascondersi dietro pioggia e vento fresco, attenuando un po' quell'illusione che si ripete ogni anno di ritrovare sempre un momento in cui nulla è cambiato, sentiamo sulla pelle le stesse sensazioni di quando eravamo giovani e quei tre mesi erano come un lunghissimo capodanno in cui proporsi una nuova vita e nuovi progetti.
Sono anche giorni di
ricorrenze dolorose, che ci costringono a prendere coscienza di quanto poco siano davvero cambiate certe cose, le stesse che ci proponevamo invece di rovesciare quando pensavamo fosse il nostro turno di rivoluzionare il mondo.
Come dice qualcuno, in quei giorni abbiamo perso tutti.