31 marzo 2011

Cinque notizie da non perdere - la rassegna stampa di Eva del 31 Marzo

Beth Ditto sembra essere il nuovo fenomento della musica. Artisticamente può piacere o no, rientra nei gusti personali. A Eva piace perchè è orgogliosa di essere come è, eccessiva, fuori dalle righe, diversa. Ce ne vorrebbero di più di donne come lei. Ma anche di uomini.

Un po' come Amanda Lear, un'altra che della sua vita ha fatto ciò che ha voluto e che a settant'anni presenterà una nuova trasmissione su Rai2, "Delitti Rock": tratta dall'omonimo libro di Enzo Guaitamacchi (che Eva consiglia caldamente) sulla carta ha tutte le qualità per essere, se non altro, divertente, innovativo e interessante. Speriamo che Amanda dia alla trasmissione il tocco giusto per evitarne la "raizzazione".

Sempre per rimanere in tema di spettacoli, esce in Italia il film dell'artista bulgara tanto cara a Bondi. La redazione di Eva è favorevole all'iniziativa: adesso la signora se la giocherà sul piano artistico e avrà modo di dimostrare il suo valore. Se c'è.

Nell'ambito del teatrino politico italiano, invece, segnaliamo l'imperdibile intervista a Nicole Minetti, che dichiara serenamente di volere la Farnesina. Noi due margherite, una quattro formaggi, due calzoni e cinque birre grazie.

Ci piacerebbe, per un giorno, avere una rassegna stampa leggera, di sole notizie da mezzo sorriso come queste. Invece, come ogni altro giorno, anche oggi troviamo nei giornali il racconto di una donna uccisa, in maniera orribile, per ragioni disgustose. Siamo però ferocemente felici di leggere che i medici sono sotto processo. Speriamo in un castigo dantesco per loro.

29 marzo 2011

Quattro notizie da non perdere - La rassegna stampa di Eva del 29 marzo

A noi la parola bipartisan sta antipatica.

Ci piace invece "equanimità".
Ed è per questo che dedichiamo la foto di copertina della rassegna di oggi a Roberta Gasco, consigliera regionale del PDL e nuora di Mastella (per questo le va anche tutta la nostra solidarietà). La signora ha cercato di fare una cosa giusta e sensata; il suo lungimirante partito le ha così riposto.

In compenso, dallo stesso lato della barricata, c'è chi ci ricorda perché con certa gente non è proprio possibile ragionare. Alessandra Mussolini vuole decidere lei chi

28 marzo 2011

Fact checking, questo sconosciuto

Da un paio di giorni c'è questo sul sito del Corriere della Sera, e allora siamo andati a vedere, e abbiamo trovato questa cosa qui, che con tutta la buona volontà ci sembra diversa.
Voi che ne dite?

27 marzo 2011

Il quiz della settimana

Se qualcuno dei nostri lettori lavora da Guess o conosce qualcuno che, può gentilmente spiegarci che diamine reclamizza questa foto? In redazione siamo indecisi fra il costume e il rossetto.

Da parte nostra, ci limitiamo a sperare che non volesse essere una vetrina per l'agenzia fotografica. Il riflesso sulla sinistra, giusto sopra le chiappe della modella, è pessimo.

26 marzo 2011

Risotto senza gloria


Lo so, sembra una contraddizione in termini, ma per una cena veloce si può proporre anche un risotto; e non un risotto qualsiasi, ma un risotto al salmone, quindi di un un certo tono. Se mi si consente il ricordo personale, un risotto come quello che sto per proporvi fece capitolare una gentile signora rimasta, invece, indifferente davanti alle ben più qualificate proposte di un ristorante di pesce nel Tridente di Roma.
Per due persone due pugni di riso preferibilmente vialone nano, una confezione di panna da cucina al salmone, una cipolla bianca non troppo grande, mezzo dado da brodo tipo vegetale, un cucchiaio di passata di pomodoro, un bicchiere di vino bianco molto secco e una noce di burro; per guarnire, una busta di salmone selvaggio affumicato (poi capirete perché). La passata di pomodoro ha solo una ragione estetica, in quanto colora di rosa il piatto, richiamando in maniera quasi subliminale il colore del salmone, ma il sapore non si sentirà.
Sciogliete il burro nella pentola a fuoco vivace e fate appassire la cipolla, abbassando la fiamma; quando sarà dorata alzate la fiamma e fate tostare il riso fino ad assorbire il burro, poi bagnate con il vino e lasciate evaporare. A questo punto aggiungiamo tutta la panna al salmone, la passata ed il mezzo dado, abbassiamo la fiamma e lasciamo cuocere: ci vorranno 18/20 minuti.
Non abbiate paura di assaggiare per controllare la cottura, il risotto troppo al dente è immangiabile. Se necessario possiamo aggiungere, durante la cottura, una tazzina da caffè d'acqua, e poca per volta, altrimenti si abbassa troppo la temperatura di cottura.
Mentre il risotto cuoce, tagliamo a striscioline (vanno benissimo le forbici) il salmone affumicato, che servirà per la guarnizione, da effettuarsi direttamente nei singoli piatti; dopo aver sporzionato, disponiamo le striscie di salmone a raggiera sul riso. Attenzione, se non è salmone selvaggio, col calore del riso diventa bianco, e non è bello.
Mi raccomando, accompagnatelo con lo stesso vino che avete usato per la cottura, e sarà un successo.

25 marzo 2011

Le notizie da non perdere - La rassegna stampa di Eva



Stando a una stima delle Nazioni Unite in Asia ci sono circa 100 milioni di ragazzi in più rispetto alle ragazze. L’economista indiano Amartya Sen, Premio Nobel per l’economia nel 1998, definì questo divario di genere “ il mistero delle donne mancanti”, ovvero quelle donne che esisterebbero oggi se non fosse per l’aborto selettivo, l’infanticidio, e la discriminazione economica.
Ora il numero delle “donne mancanti” è sicuramente superiore perché nonostante il tenore di vita nei paesi asiatici abbia fatto registrare un’impennata, il divario di genere si è comunque allargato. In molte società asiatiche, e l’India non fa eccezione, le ragazze godono di minore attenzione rispetto ai ragazzi perché sono economicamente sottovalutate.
(da "il Journal")

Amnesty International ha chiesto alle autorità egiziane di indagare sulle gravi denunce di torture, compreso l'obbligo a sottoporsi a "test di verginità", inflitte dai militari alle donne che hanno preso parte alle manifestazioni al Cairo.
Il 9 marzo, dopo aver disperso con la violenza una manifestazione in piazza Tahrir, i militari hanno arrestato almeno 18 donne. Queste hanno poi riferito ad Amnesty International di essere state picchiate, sottoposte a scariche elettriche, obbligate a denudarsi mentre i soldati le fotografavano e infine costrette a subire un "test di verginità", sotto la minaccia di essere incriminate per prostituzione.
Il "test di verginità" costituisce tortura quando è eseguito con la forza o sotto coercizione.

Se Milano piange Napoli non ride. I tradimenti uniscono l’Italia!
L’Associazione avvocati matrimonialisti italiani (Ami) accende una faro sulle infedeltà coniugali e svela che il 60% delle crisi in un matrimonio, sono dovute al tradimento di uno dei partner con un collega sul proprio luogo di lavoro. Secondo i dati raccolti dall’associazione Ami, il tradimento avviene sul luogo di lavoro tra colleghi che spesso instaurano vere e proprie relazioni amorose anche durature negli anni.

Si, però, l’ottimismo dei napoletani si riconosce nel bicchiere mezzo vuoto, o meglio, meno pieno della visione napoletana. E allora per consolarci il Corriere del Mezzogiorno che riporta così la notizia:
Ufficio che vai, amante che trovi: l’associazione avvocati matrimonialisti italiani, presieduta da Gian Ettore Gassani, stila la classifica delle cause delle separazioni e delle città italiane a rischio sindrome «Guerra dei Roses». È il tradimento, con il 40%, è in cima alla graduatoria delle cause di divorzio e separazione

E per gli amanti degli scatti una segnalazione:
Sono aperte, fino al 31 marzo, le iscrizioni a "Scatta contro la discriminazione", il concorso fotografico europeo di Amnesty International che intende mobilitare le persone affinché esprimano la loro visione di una società europea più giusta e inclusiva, attraverso la creatività e l'immaginazione.
Possono partecipare al concorso tutte le persone, al di sopra dei 14 anni di età, residenti in Italia, e che non siano fotografi professionisti, che vogliono contrastare il pregiudizio e gli stereotipi e promuovere la diversità attraverso le immagini.

24 marzo 2011

2 notizie da non perdere - La rassegna stampa di Eva del 24 marzo

Ieri è morta Liz Taylor.
Foto di Douglas Kirkland
Una delle ultime dive, con una vita in cui è sempre stato labilissimo il confine fra realtà e cinema, dove l'eccesso l'ha fatta da padrona, ma senza che l'opinione altrui ne condizionasse mai le scelte.
Potremmo raccontare anche noi milioni di storie su di lei, i suoi personaggi cinematografici, i suoi infiniti mariti (ma uno più marito degli altri), l'alcol, le crisi, la lotta all'Aids, ma la rete è stracolma di coccodrilli, non si sente alcun bisogno di un altro.
Noi ci limitiamo a salutarla guardandola in quegli occhi che hanno bruciato la pellicola e il nostro immaginario per sempre.


Parlando di donne molto meno piacevoli, ricordate la storia del presunto finto master di Daniela Garnero (Eva sposa la mozione "Non chiamarla più Santanché")?
Puntuale è arrivata la smentita, che va letta con un briciolo d'attenzione, insieme alle dichiarazioni rilasciate dalla stessa Garnero poco dopo la pubblicazione della notizia. Sia lei sia l'Università parlano solo di "frequentazione" del master.
Comunque, vi terremo aggiornati.

23 marzo 2011

Uno scatto al femminile.

Nel leggere “Il mio ritratto”, biografia della fotografa Margareth Bourke-White mi ha colpito questo suo pensiero "la fotografia non dovrebbe essere un campo di contesa fra uomini e donne"…”in quanto donna è forse più difficile ottenere la confidenza della gente e forse talvolta gioca un ruolo negativo una certa forma di gelosia; ma quando raggiungi un certo livello di professionalità non è più una questione di essere uomo o donna", è sulla base delle successive riflessioni su questo “campo” di contesa che ho deciso di raccontarvi l’esperienza di una giovane donna che ha deciso di fare della fotografia il proprio campo di battaglia lavorativo ed esistenziale.
Cristina come è nata la tua passione per la fotografia?
Forse proprio perché non c’è una data, mio padre fotografava, io adoravo guardare gli album di famiglia, ho sempre avuto una macchina fotografica in mano, ho sempre guardato il mondo dietro ad un obiettivo.

Quando hai capito che potevi trasformare questa passione in un lavoro?

Ho capito che DOVEVO trasformare la mia PASSIONE in qualcosa di remunerativo il giorno che dopo essermi piegata per 20 anni ad un lavoro amministrativo che non mi ha mai dato gratificazioni e soddisfazioni sono stata brutalmente licenziata. Ho capito che DOVEVO trasformare la mia Passione quando sul curriculum mi sono rifiutata di mettere le mie referenze accumulate in vent’anni d’ufficio. Ho capito che non mi spaventava allontanarmi da un lavoro SICURO, per spostare il confine verso il mio SOGNO.

In che modo hai compreso che vale la pena scommettere su se stessi, quando magari la società ci impone l’abbandono dei sogni per un “comodo” lavoro?

Su questo punto sono stata molto facilitata, non ho il peso di un mutuo sulle spalle, non ho delle bocche aperte da sfamare che contano sulla mia entrata mensile. Con il trattamento di fine lavoro mi sono presa tempo, ho affiancato fotografi, mi sono iscritta a corsi di fotografia, sono tuttora iscritta ad un corso di fotografia artistica e ad uno di fotoritocco. Nel frattempo ho realizzato che la fotografia non è solo quella solitaria e viscerale che mi ha aiutato come un buon analista, ma poteva essere CONDIVISA!!!! Preso atto di questo ho cominciato ad avere fiducia e quindi visibilità, le mie foto hanno cominciato a girare per il web e per concorsi, per mostre e per negozi. Tutte le mattine mi ridisegno la vita.
 
Cosa ti piace immortalare nei tuoi scatti? Cosa rappresenta per te la fotografia?
La fotografia per me è l’ordinario che mi circonda, non è mai lo straordinario come può essere una vacanza esotica o posti che non conosco. Amo usare la fotografia per rendere straordinario il mio quotidiano, per sbalordirmi delle piccole grandi cose che respiro ogni giorno. La fotografia per me rappresenta il modo di raccontarmi, di mostrare agli altri quello che vedono i miei occhi e come lo interpretano

Il servizio fotografico che ti ha segnato di più?
Ogni scatto è un'esperienza nuova, ogni giorno imparo qualcosa, se devo proprio rispondere ti dierei mi hanno segnato i primi scatti su commissione, dove non sono riuscita a fare emergere la personalità del soggetto, da questo è derivato tutto un mio studio, un approfondimento per fare in modo che tutto questo non succedesse più!!!
 
Come diceva la Bourke-White la fotografia non dovrebbe essere un campo di contesa fra uomini e donne, quindi seconde te uomini e donne che fotografano sono simili o diversi? Insomma esiste un modo di fotografare al femminile?
Che bella domanda!! sono giunta a questa conclusione: Credo che esistano foto belle e foto brutte, sia di uomini che di donne!!! Secondo me è' la SENSIBILITA' di chi guarda dentro l'obiettivo che fa la differenza, la percezione è sicuramente diversa da soggetto a soggetto, ma questo credo derivi più dal proprio bagaglio d'esperienze rispetto al proprio sesso.



La nostra intervistata Cristina Patuelli nasce con un parto cesareo un venerdì del 1966 in una ridente cittadina nella provincia di Ravenna, studia come guida turistica, pratica per qualche anno, poi si rinchiude per 20 anni in un ufficio logistico di una piccola azienda di trasporti carburanti, fino al licenziamento dettato dalla crisi. Ha sempre fotografato per passione e con passione. Ora sceglie di farlo come Lavoro. Si iscrive a tutti i corsi di fotografia della zona, acquisisce tecniche di Photoshop, Gimp, e vari progarmmi per l'elaborazione, respira fotografia, affianca fotografi durante matrimoni, si compra attrezzatura sempre più professionale, comincia a fare fotolibri, fotografa ai battesimi, alle comunioni, cerca sempre nuove situazioni da fotografare, il suo sogno è dedicarsi anima e corpo alla fotografia artistica.  

Concludo questa intervista con un GRAZIE a Cristina per averci testimoniato come, con un po' di coraggio si può trasformare una passione in una nuova opportunità lavorativa, e che non tutto il male (un licenziamento) può rappresentare la fine di una strada, anzi può diventare l'inizio di una nuova e affascinante avventura.

Smettiamo di contare?



"I do hope women are achieving at a rate that we can stop counting what number they are at things"








(Tina Fey, discorso di accettazione del Premio Mark Twain per la comicità americana)

5 notizie da non perdere: la rassegna stampa di Eva del 23 marzo


  • Flavia Perina è stata cacciata dalla direzione del Secolo d'Italia, quotidiano di destra, pagando così la sua scelta di abbandonare il PDL per seguire Fini in FLI. Indipendentemente dalle opinioni politiche e dalle simpatie personali che ciascuno di noi nutre, la Perina è vittima del rullo compressore del PDL che non risparmia nessuno che osi mettersi di traverso sulla sua strada. Le auguriamo, come donna e come giornalista, migliori fortune altrove.
  • L'Unità racconta la storia di Caterina, taxista di Firenze impegnata nel sostegno ai bambini malati di tumore e alle loro famiglie. A modo suo, con molti colori e molti sorrisi.
  • Oh oh oh ma cosa abbiamo qua? Ma allora è un vizio! Dopo la (poco) onorevole Santanchè della quale, dopo quelli alle labbra e al seno, si sospetta un ritocchino al curriculum (et honni soit qui mal y pense), ecco che la procura di Brescia indaga sui titoli di studio vantati da Monica Rizzi, assessore leghista alla Regione Lombardia. Lo racconta il Fatto Quotidiano, che per primo, lo scorso luglio, aveva portato alla luce il millantato titolo di studio della politica lombarda, che aveva dichiarato di averlo conseguito in Svizzera. Ma l'ateneo sembra non saperne nulla. Un'altra donna che decisamente non ci piace.
  • E' possibile che una donna riesca, come regista, a girare film porno in cui le donne non sono solo oggetti, ma protagoniste? Ne parla il quotidiano inglese The Guardian e il punto di vista è assolutamente interessante. Leggete... la cosa peggiore che può capitarvi è che avrete fatto un po' di manutenzione al vostro inglese. Poi diteci cosa ne pensate, magari.

22 marzo 2011

Viva Giusi, abbasso Daniela

Questa notizia andrebbe senz'altro messa sotto l'etichetta di "Donne che non ci piacciono". Nel caso ve la siate persa, eccola qui riassunta: il settimanale Oggi ha scoperto che all'Università Bocconi non esiste alcuna traccia di iscrizione dell'on. Santanchè ad un corso di direzione aziendale, che la stessa ha inserito nel proprio curriculum. Attendiamo rassegnati le ovvie smentite e le accuse di complotto con le quali la sig.ra Garnero (si chiama così, lo sapete, vero? Santanchè è un lascito di un matrimonio fallito, che ha nobilitato il più plebeo cognome di nascita) ci inonderà a mezzo di lanci d'agenzia. Dov'è la notizia? La notizia non c'è. Alle smentite e alle accuse di complotto non seguiranno né dimissioni, né una purché minima dimostrazione di vergogna da parte dell'onorevola.


La scaloppina più lunga


Tempo non ne abbiamo, ma qualche volta lo troviamo, se ci va. E possiamo dedicarlo a preparare un secondo di carne per il quale serviranno un paio d'ore ma che merita l'impresa.
Scaloppine, dunque, ma con una cottura complicata: conservo gelosamente la ricetta scritta da mia nonna, nata nel primo decennio dello scorso millennio, nata suddita di Sciaboletta, cresciuta nel fascismo,

3 notizie da non perdere: la rassegna stampa di Eva del 22 Marzo

Una maggior partecipazione delle donne non è solo una questione di principio, è anche una questione economica, se n'è accorta la Banca Mondiale che ha promosso interventi specifici (qui un link alla pagina di uno di questi interventi, in inglese), se ne sono accorte tante altre associazioni. La stessa Wikipedia s'è n'è accorta e prova a porre rimedio.

21 marzo 2011

4 notizie da non perdere: la rassegna stampa di Eva del 21 marzo

A voler restare nel tema del blog, oggi c'è poco di interessante sul web. Troppe sono le emergenze delle quali la stampa si deve interessare, in questi giorni. Ubi maior, minor cessat...
Ma quattro notizie ci sono comunque.

  • Agnes Heller, studiosa ungherese, racconta la campagna di diffamazione che il governo di Budapest ha messo in atto contro di lei e altri intellettuali del dissenso, con l'obiettivo di intimidirli e farli tacere. Chi pensa fa paura e se a pensare è una donna fa paura ancora di più.

La quarta, più che una notizia vera e propria è un reminder: oggi, 21 marzo, inizia la primavera.
Ma forse ve ne eravate accorti da soli.

L'UNESCO celebra oggi la Giornata della Poesia e Eva vi regala una poesia di Alda Merini.

Le capre brucano l'erba pazienti

Le capre brucano l'erba pazienti,
incuranti della guerra e dei segni di Dio.
Sanno benissimo che verranno sacrificate.
Più sagge di noi non dicono al vento
le loro umane paure,
ma sono animali come noi:
come noi hanno un'anima lieve.




20 marzo 2011

E se ci concentrassimo su ciò che ciascuno sa fare meglio?

Nel manifesto delle Stanze di Eva c'è scritto che l'unione fa la forza. Che da noi basta bussare per incontrarsi e scambiare parole, esperienze e sogni.
Sogni soprattutto.
Oggi vi lascio un video. Il suo titolo è “La guerra delle donne”: raccoglie alcune testimonianze di donne congolesi sopravvissute agli orrori della guerra. La campagna Noppaw promossa da Solidarietà e Cooperazione Cipsi e da ChiAma l'Africa ha l’obiettivo di assegnare il Premio Nobel per la Pace 2011 alle donne africane nel loro insieme.

E, ancora, poichè aiutare le donne a sognare è anche fornire l'indirizzo dei luoghi in cui rifugiarsi per ricominciare a vivere, segnalo la mappa delle case rifugio contro la violenza sulle donne.

http://www.casadonne.it/cms/index.php?option=com_wrapper&Itemid=174

6 notizie da non perdere: la rassegna stampa di Eva

  • L'idea iniziale del nostro blog era quella di tenere monitorata l'immagine della donna in pubblicità e segnalare ogni abuso e attacco alla sua dignità. Alessandra Faiella, nel suo blog su Il fatto quotidiano, ironizza sul come la donna viene rappresentata: stupida, concentrata sui detersivi e pronta ad eccitarsi per i fermenti lattici di uno yoghurt. Ma la brutta figura non ce la fa la donna, bensì i pubblicitari che si immaginano che le donne vere sono quelle che loro mostrano. No, decisamente no.
  • Scuola di alpinismo in Nepal. Dov'è la notizia? La notizia è che una scuola per sole donne, in un paese tradizionalista come quello, fa scandalo. Ma per fortuna le signore non se ne curano e paiono divertirsi e impegnarsi moltissimo, come dimostrano queste belle foto. A noi, che le guardiamo pigramente seduti davanti al pc non resta che riflettere che le tante possibilità che noi donne d'occidente diamo per scontate, altrove devono essere guadagnate con sforzi e fatica: una vera scalata verso i diritti negati.
  • L'anoressia è una malattia terribile e, purtroppo, democratica perchè colpisce preferibilmente giovani donne (i casi maschili sono rarissimi) indipendentemente dal ceto e dal censo. I giornali e la moda sono stati spesso accusati di favorirne la diffusione, perchè rimandano modelli di donne magre e bellissime, da imitare a costo della vita. Con l'avvento di internet si sono moltiplicati dei siti pro anoressia dove le ammalate si sostengono a vicenda: non per guarire, ma andare fino in fondo al loro delirio. Queste non sono le uniche cause ma Vogue, rivista di moda tra le più esclusive e raffinate, ha deciso di promuovere una petizione contro questi siti per farli chiudere. Lodevole iniziativa, che Le Stanze di Eva condivide, anche se non può fare a meno di notare che la pubblicità delle calzature Hogan's che appare a sinistra della notizia (almeno appare nel momento in cui scriviamo, poi si sa che potrebbe cambiare...) mostra ragazze magrissime, con gambe simili a stecchi. Un po' di coerenza sarebbe gradita :-)
  • Il teatro civile si occupa di Anna Politkovskaja, la giornalista russa assassinata perchè invisa al regime di Putin. Ottavia Piccolo racconta lo spettacolo che ricorda la vita e la morte di questa donna coraggiosa e sola.

In ricordo di Ilaria Alpi


Diciassette anni fa veniva assassinata a Mogadiscio Ilaria Alpi, giornalista, insieme all'operatore cinetelevisivo Milan Hrovatin.
Qualcuno ricorderà cosa stava accadendo in Somalia, allora: stava morendo un Paese, tra guerra per bande (che ancora dura) ed intervento delle potenze occidentali, tra cui l'Italia, con l'operazione Restore Hope, che poteva diventare la tomba politica di Bill Clinton, dopo aver riempito numerosissime altre tombe.

Le patate bollenti


Col suo arrivo in Europa dal Nuovo Mondo, la patata ha svolto un ruolo importante: piantata nei suoli sabbiosi della Prussia, è stata ottimo carburante per "un esercito che possedeva uno Stato", aggredita da un fungo in Irlanda a lungo andare ha consegnato agli Stati Uniti d'America il primo presidente cattolico grazie all'emigrazione delle plebi dell'Isola di Smeraldo ridotte alla fame.

19 marzo 2011

Don Giuseppe Diana: " PER AMORE DEL MIO POPOLO NON TACERO' "

CASAL DI PRINCIPE (Caserta). “Il prete è un uomo strano. Se muore non c'è nessuno che lo sostituisce”. Il cartello è appeso alla porta della chiesa di S.Nicola di Bari. A due metri di distanza c'è il corpo senza vita di don Peppino Diana, assassinato da tre colpi di pistola sparati, in rapida successione e rara ferocia, al volto. Un delitto di camorra, commesso in chiesa, poco prima della messa. Non s'era mai visto nulla di simile nella storia della malavita campana. Nessuno ricorda di un prete assassinato in chiesa.




Perché i pubblicitari ci prendono per idiote

Guardate questa foto e poi diteci:


17 marzo 2011

L'uguaglianza uomo donna non è solo un nobile ideale


Il nuovo rapporto FAO SOFA 2011 spiega perché è decisivo investire sulle donne
Se le donne delle zone rurali avessero le stesse opportunità degli uomini in termini di accesso alla terra, alla tecnologia, ai servizi finanziari, alla scolarizzazione ed ai mercati, la produzione agricola potrebbe aumentare ed il numero delle persone che soffrono la fame potrebbe ridursi di 100-150 milioni di unità, afferma la FAO nell'ultima edizione del rapporto Lo stato dell'alimentazione e dell'agricoltura (SOFA 2010-11).

Che bello

Il 13 marzo questa piccola iniziativa messa in piedi da in gruppo di amici ha pubblicato questa cosa, una riflessione su alcuni inquietanti dati della contabilità nazionale, nel paese più sessista d'europa.
Stamattina abbiamo letto questo sul blog al femminile del Corrierone.

Ma allora siamo quasi bravi.

Auguri, Italia


In questa giornata nella quale l'Italia compie 150 anni, noi di "Le Stanze di Eva" la prendiamo un po' da lontano, a cominciare dallo Statuto Albertino, e precisamente dall'articolo 24: "Tutti i regnicoli, qualunque sia il loro titolo o grado, sono eguali dinanzi alla legge.Tutti godono egualmente i diritti civili e politici, e sono ammissibili alle cariche civili, e militari, salve le eccezioni determinate dalle leggi".
In forza di questo articolo si sono aperti

16 marzo 2011

Specchio specchio delle mie brame

Chi è la più bella del reame? Così si legge in una delle favole più famose.
Ma cosa succede quando una mattina, apri l'armadio e lo specchio presente nell'anta scivola via e cade al suolo rompendosi? Chiunque griderebbe: 7 anni di disgrazia.
Io non l'ho fatto. Ho smontato il fratello, posto nell'anta di fronte. E messo da parte i resti di quello rotto. Nel riflettermi in un pezzettino ho avuto le idee chiare su cosa farne.
Un altro specchio. Come quello della strega cattiva.
Munita di colori acrilici e colla, mi sono disegnata sulla parete della mia stanza la cornice dello specchio, e con pazienza ho attaccato i pezzi al muro, all'interno della cornice.

14 marzo 2011

Casalinghitudine

Ha senso, oggi, riflettere sulla condizione di casalinga senza che vengano in mente i luoghi comuni rimandatici magari dalla pubblicità e da come la donna di casa si è evoluta in immagine e rappresentazione?

All'inizio c'erano le casalinghe privilegiate, quelle che non andavano a lavorare perchè le donne sono fatte per stare a casa e farsi mantenere dal marito o dal padre. Erano privilegiate, perchè erano fornite di abbondante personale di servizio che le sollevava da qualsiasi lavoro domestico e loro potevano dedicarsi al ricamo, alle opere di bene, alle amiche.

13 marzo 2011

Sabato, domenica e ragù


Spero che Eduardo non venga a tirarmi i piedi, stanotte. Perché il ragù di carne alla napoletana è una cosa seria, ed io mi appresto a violare l'arca santa proponendo una ricetta alla portata di tutti e che non preveda - tra l'altro - i tempi di cottura dilatatissimi della tradizione.
A proposito, si scrive ragù, così come lo sformato di patate si chiama gattò (da gateau) e la scatoletta di pomodori si chiama buatta (da boite, ci dovrebbe essere un accento circonflesso sulla i, ma la tastiera italiana non lo prevede), grazie alla meravigliosa applicazione a Napoli della frase sulla Grecia: capta, ferum victorem cepit:

Se le donne guadagnano meno anche gli uomini vengono di fatto discriminati


Il grafico qui a destra riporta i "differenziali salariali imputati" vale a dire la differenza percentuale tra i salari degli uomini e quelli delle donne quando si tiene conto del problema della selezione della forza lavoro, particolarmente forte in paesi come l'Italia, in cui il 46% circa delle donne in età lavorativa ha un'occupazione a fronte di tassi occupazionali maschili intorno al 75%.

12 marzo 2011

Nella Giornata della Costituzione Eva adotta alcuni articoli

Art. 3


Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

11 marzo 2011

Era una notte buia e tempestosa...

...a Ginevra, nel 1816. Un gruppo di amici annoiati decise di ingannare il tempo inventando racconti dell'orrore.
I loro nomi erano John Polidori, Lord George Gordon Byron, Percy Bysshe Shelley, Mary Wollstonecraft Godwin Shelley.
Byron e Shelley non conclusero le storie, a differenza di Polidori e Mary Shelley, che regalarono all'immaginario del mondo occidentale le figure del Vampiro e di Frankenstein, entrando a pieno diritto nella vasta categoria dei romanzi "da tutti citati, da nessuno letti".
Solo per citare alcuni esempi di errori nella vulgata comune dell'opera di Mary:
  • Frankenstein è il nome del barone (Victor) che costruisce la Creatura.
  • La Creatura è senziente, in grado di pensare e parlare, e comprende fino in fondo la propria anomalia ontologica ("My person was hideous and my stature gigantic. What did this mean? Who was I? What was I? Whence did I come? What was my destination? These questions continually recurred, but I was unable to solve them.")
  • Parte del romanzo si svolge fra i ghiacci del Polo Nord.

Il Kidiota


Il Kidiota (G.D.P) 09 marzo alle ore 22.47
Ciao sei bellissimaaa anzi stupendaa... ti va' di fare chat erotika? ho anke web cam un bacio sei bellissimaaa..

Leggo il commento e strabuzzo gli occhi. Chi mai alle 22,47 fa blogging alla ricerca di compagne in chat erotica?

10 marzo 2011

Da qualche parte verso la fine

Più andavo avanti a leggere "Da qualche parte verso la fine" di Diana Athill, ediz. BUR, 9 euro, più sentivo il desiderio di consigliarlo e raccomandarlo a tutti.

Perché questo libricino di 180 pagine, che si finisce in un giorno, è a dir poco illuminante.

La sua autrice, nata nel 1917 e ancora vivente, è stata l'editor di scrittori di successo, ma degli straordinari intellettuali che ha incontrato nella sua vita, nel libro ci sono solo pochi, vaghi accenni.
Si parla invece di vecchiaia, di disagi e difficoltà legati al tempo che passa e di come l'aumentare dell'età fa cambiare idee e abitudini e visioni.
C'è l'addio senza rimpianti al sesso, la (ri)scoperta del piacere di stare con i giovani, l'incontro con la sofferenza fisica degli amici vicini, il pensiero della morte, ci sono riflessioni sul giardinaggio, sull'amore, sull'arte, sulla letteratura.

Tre polpette sopra il cielo

Avendo un pomeriggio libero, tante cose si possono fare. Per una volta, facciamo un po' di cucina lunga e faticosa: le polpette.
Le quali polpette, fatte bene, conoscono la metamorfosi da bruco in farfalla, ovvero da riciclaggio degli avanzi a capolavoro.
Per quattro persone mezzo chilo di macinato, metà vitellone e metà maiale, due etti e mezzo di pagnotta avanzata e privata della crosta, due uova, parmigiano grattugiato (a chi piace), noce moscata (a chi piace), un paio di spicchi d'aglio (a chi piace), olio di gomito (obbligatorio).
Si comincia da una capiente zuppiera, che vorrete strofinare con gli spicchi d'aglio.

9 marzo 2011

Liberarsi dal fumo nero con un concerto d'amore



CONCERTO D’AMORE PER LA TERRA DEI FUOCHI
Intervista a Maria Novella Vitale - sociologa e ideatrice del concerto

Parlami del Concerto che ti ha visto tra gli organizzatori e che si è tenuto il 25 febbraio 2011 a Castel Morrone in provincia di Caserta. E’ stato un concerto di denuncia, vero?

Si’, circa sette mesi fa e precisamente il 25 luglio 2010, nel mio paese del casertano, Santa Maria Capua Vetere e nei paesi vicini, bruciava di tutto. E non stiamo parlando non di falò da spiaggia, ma di roghi di rifiuti industriali altamente tossici.

L'8 marzo è una festa istruttiva

Qualcuno sostiene che feste come l'8 marzo andrebbero abolite. Noi non siamo d'accordo, perché senza ricorrenze del genere perderemmo la possibilità di scoprire tutta una serie di informazioni nuove che ignoravamo fino a un momento prima.
Per dire, quest'anno, grazie ai commenti in calce al bell'articolo di Severgnini (http://tinyurl.com/6cajsbu) comparso ieri su corriere.it, abbiamo appreso diverse cosette interessanti, per esempio che il milione di donne in piazza il 13 febbraio scorso non sono serie come la Santanché:
"Parliamo delle vere donne oggetto [...] quelle che dieci giorni fa circa (ventidue, a essere precisi n.d.Eva)  hanno partecipato ad una penosa manifestazione contro l'orco Berlusconi [...], Sarebbe stato piu' "dignitoso" per loro scendere in piazza per casi ben

Il 9 Marzo



L'8 Marzo mi sta antipatico. Non mi piace perché mi sa di ipocrisia, mi sembra che il rifugiarsi dietro a delle categorie (le donne, gli uomini) serva a non vedere quello che succede. Mi dà fastidio perché categorizzare serve a non vedere le persone che sono diverse. Cosa hanno in comune la Santanché e la Montalcini? Cosa hanno in comune Berlusconi e Saviano? Non credo che basti che siano dello stesso sesso biologico per dire che i due uomini dovrebbero festeggiare entrambe le prime allo stesso modo.

8 marzo 2011

Sebben che siamo donne... colloquio di lavoro

Da L.C. – Milano – 40 anni – lavoratrice in mobilità.

8.30 colloquio di lavoro a Muggiò.
Arrivo nel mezzo del nulla in uno squallido e lercio capannone. Ho appoggiato la borsa sul tavolo e ho tenuto la giacca in grembo da tanto erano sporche e macchiate le sedie.
Peccato non poter essere stata in piedi.

Mi accoglie (si fa per dire) il padre padrone proprietario capo, un 70enne orrido vestito come un boss della 'ndrangheta, bracciali d'oro, spiccato accento pugliese, sembra Cetto la Qualunque, il politico corrotto interpretato da Albanese.

Mi chiede per prima

Stalking



Credo che in una giornata come questa possa essere interessante affrontare un tema che ha a che fare con noi donne, ma "al contrario", ovvero la persecuzione messa in atto da una donna respinta. Ho seguito un caso di "stalking" qualche mese fa, quale difensore di un uomo denunciato dall'ex amante per il reato denominato, per consuetudine, "stalking", ma, in realtà, definito dal nostro Codice Penale come "atti persecutori" (art. 612 bis c.p.). I due avevano avuto una relazione e la moglie del mio cliente, scoperto tutto, gli aveva intimato di lasciare l'amante, cosa che lui ha fatto immediatamente.

Una festa, e basta


Le amiche de Le stanze di Eva hanno chiesto ai toy boys del blog un intervento sull'otto marzo. Io ho poche cose da dire, e vorrei cominciare con una apologia: per anni ho creduto inutile anzi dannoso celebrare UNA giornata di festa invece di agire coerentemente 365 giorni l'anno, ma in questo orribile 2011 una giornata di mobilitazione mi sembra indispensabile.
Ciò premesso, sento anche il bisogno di sottolineare che chi rispetta le donne le ama e chi le ama le rispetta, e questo mette fuori gioco un certo numero di persone (con in testa Voisapetechi).
Ultima considerazione: io amo e rispetto le donne esattamente per quanto ciascuna di esse merita. Ebbene sì, detesto le generalizzazioni.
Buon 8 marzo a tutti - no, non è un errore di digitazione.

7 marzo 2011

Infibulazione



Il caso che ho trattato qualche anno fa è conseguito a una denuncia fatta contro il padre egiziano di una bambina di dieci anni sottoposta dalla sua famiglia all'infibulazione (l'"operazione" era stata effettuata sul tavolo di cucina a casa dei nonni in Egitto, alla presenza di tutto il parentado che applaudiva all'evento).

6 marzo 2011

L'uovo non si pente


Tanti anni fa, in una rivista di cucina comprata da mia moglie, lessi una lunga intervista a Paul Bocuse. Il pluristellato chef, tra l'altro, spiegava come friggere un uovo, utilizzando un paio di pagine di grande formato. La tentazione di replicare la ricetta, già allora, fu forte, ma dovetti vincerla perché bisognava cominciare un paio di anni prima, acquistando una padella di ferro da utilizzare appunto per ventiquattro mesi senza mai lavarla con acqua e detersivo, ma solo strofinandola

5 marzo 2011

Un avvocato da discarica


L'avvocato della discarica... qualcuno mi identifica in questo modo.
Mai definizione fu così "azzeccata", perché io mi sento esattamente così, un enorme buco pieno di cose inutili, forse pericolose!
So che c'è una mamma disperata che mi cerca, alla figlia hanno diagnosticato un cancro, la cui causa potrebbe essere ambientale.

Sebben che sono donne








Con tempismo decisamente sospetto, il partito del Caro Bungabungaro organizza un convegno sulla condizione femminile, e fa le cosa in grande.
Roma tappezzata di manifesti, Auditorium della Confindustria, quartiere piantonato dalle forze dell'ordine, e già alle nove del mattino arrivano i pullman con le truppe cammellate: impagabile uno striscione delle donne PdL del Sannio, quelle che una volta erano le truppe mastellate.

4 marzo 2011

Inadeguata




Sesso tra poveri, sesso tra ricchi, sesso di cui parlare, sesso di cui sparlare, sesso incompreso, sesso come gioco, sesso senza sesso. Siamo nel periodo del Sesso Debole. Uomo e donna sono deboli. Entrambi sono riflesso del dominio, vivono per un miraggio, emotivamente anestetizzati, abbandonano la “retta ragione” per vincere e sopravvivere in un mondo sempre più aggressivo e feroce, temono il tempo che scorre e vivono finché possono dominarlo, incapaci di rimodellarsi ai cambiamenti. Entrambi sono prigionieri di un corpo e di modelli deturpati e non esistono se non avvenenti, non conformisti e non conformi ai canoni sociali. Entrambi hanno paura. Sono il riflesso del mercato dominante, il mercato del piacere. Al centro di ogni possibilità la bellezza. Donne che con il corpo ottengono i favori del mondo e muovono i fili e il destino di uomini di ogni rango. Donne che

Artemisia, pittrice e donna


Artemisia Gentileschi non è un'artista comune, è una donna che nella pittura ha trovato il palcoscenico dove mettere in scena lo spettacolo che è stata la sua vita. Nata a Roma da Orazio Gentileschi e Pudenzia Montone l’8 luglio del 1593, dimostrò da subito un innato talento per la pittura, ben coltivato dal padre, primo dei caravaggisti a Roma. Crebbe in un periodo fertile dell’arte romana, quando Caravaggio lavorava in Santa Maria del Popolo e San Luigi dei Francesi, e il Domenichino e Guido Reni gestivano i cantieri di San Gregorio Magno.

3 marzo 2011

Birretta?

Questo post è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale


Cerco da ore un commento pungente da aggiungere a siffatto capolavoro pubblicitario, ma davvero mi mancano le parole dallo stupore.
(E sì, è esattamente la pratica che sembra.)

Il lettore Daniele Costantini ci informa che in realtà trattasi di pubblicità virale non commissionata dalla Guinness e mai andata in onda.
La notizia ci rende particolarmente felici: da storici amanti della birra dell'arpa, avremmo faticato non poco a boicottarla.

Ringraziamo Antonio C. per la segnalazione.

Il metodo Ricci


Facebook mi piace da morire, perché si vengono a sapere cosucce simpatiche alle quali non sarebbe possibile accedere altrimenti.

Stasera, per esempio, Maria Laura Rodotà ha condiviso questo stato:

Antonella Baccaro ha giustamente denunciato l'ennesima idiozia squadrista di Ricci (il regista di Striscia la notizia, n.d.r.)

Ecco l'email (inviata) alle giornaliste:

DIGNITÀ DELLE DONNE. DOPO LA PROTESTA LA PROPOSTA:

È DISPOSTA A METTERE LA SUA FACCIA NELLA BATTAGLIA PER CAMBIARE L’UTILIZZO CHE ANCHE IL SUO GIORNALE FA DEL CORPO DELLE DONNE?
o SÌ
o NO
LA MANCATA RISPOSTA VERRÀ VALUTATA COME UN NO.

Ufficio stampa Striscia la Notizia
02/21024176- 4930.

La domanda mi nasce dal cuore: perché per giustificare se stessa, Striscia la notizia ha bisogno di sperare sul silenzio-assenso delle giornaliste donne verso le sue iniziative?

Grazieadomina, non è una trasmissione che guardo. E da stasera ne sono anche più contenta.


Sono solo giornali

Oh che bello, non sono solo! Mentre mi affretto sotto la pioggia verso l'ufficio, sbircio i titoli in prima pagina del quotidiano che compro ogni mattina, ed uno colpisce la mia attenzione: "Uno su tre cucina e lava - L'uomo diventa domestico".
Seguono le interviste e le dichiarazioni: insomma, pare che da una parte la crisi economica che ha espulso la gente dai luoghi di lavoro e dall'altra la necessità del doppio reddito con relativo impegno della partner fuori delle mura domestiche abbiano convinto i maschietti a mettere mano a fornelli, spesa e pulizie di casa.

1 marzo 2011

Vergogniamoci per loro


La foto, scattata con un telefonino non modernissimo, non è proprio bellissima, e me ne scuso in proprio e nel nome del blog.
La bionda svestita da postribolo per feticisti dovrebbe pubblicizzare impianti a gas per auto ed è comparsa sulla Repubblica di ieri, 28 febbraio, nelle pagine della cronaca di Roma.
Mi sembra non ci sia bisogno di aggiungere altro.

Per tutte le bambine Yara

"Hai visto di quella povera bambina?"
"Che bambina?"
"La Yara. L'hanno trovata morta."
"Ah, sì, ho sentito..."
"Guarda, io 'ste cose non posso proprio sopportarle... ci sono stata male un giorno intero."
"Cavolo... un intero giorno..."
"Ah sì... io sono sensibile..."
"E cosa pensi di fare'"
"In che senso cosa penso di fare?"
"Per queste cose... cosa pensi di fare?"
"Ah, quando sono cose brutte come questa, mi tocca prendere le gocce per dormire."
"Intendevo: cosa pensi di fare perchè cose come questa non si ripetano?"
"Io? Che c'entro io?"

Già. Cosa c'entriamo noi?

Io credo che c'entriamo. E molto.

E voi?

Le donne che ci piacciono - Quando piove

Nigella Lawson, chef inglese.

Perché in giornate uggiose, un po' inutili, faticose e appiccicose sai che, nei suoi libri, troverai sempre una ricetta confortante e profumata. E ti sentirai meravigliosamente bella anche se non sei magra.