...a Ginevra, nel 1816. Un gruppo di amici annoiati decise di ingannare il tempo inventando racconti dell'orrore.
I loro nomi erano John Polidori, Lord George Gordon Byron, Percy Bysshe Shelley, Mary Wollstonecraft Godwin Shelley.
Byron e Shelley non conclusero le storie, a differenza di Polidori e Mary Shelley, che regalarono all'immaginario del mondo occidentale le figure del Vampiro e di Frankenstein, entrando a pieno diritto nella vasta categoria dei romanzi "da tutti citati, da nessuno letti".
Solo per citare alcuni esempi di errori nella vulgata comune dell'opera di Mary:
- Frankenstein è il nome del barone (Victor) che costruisce la Creatura.
- La Creatura è senziente, in grado di pensare e parlare, e comprende fino in fondo la propria anomalia ontologica ("My person was hideous and my stature gigantic. What did this mean? Who was I? What was I? Whence did I come? What was my destination? These questions continually recurred, but I was unable to solve them.")
- Parte del romanzo si svolge fra i ghiacci del Polo Nord.

Ci piace anche sottolineare proprio l'appoggio incondizionato che ricevette da questi due uomini, che la incoraggiarono a studiare, viaggiare, scrivere, crearsi opinioni e idee. Sempre nel 1800.
Oggi ricorre il 193° anniversario della prima pubblicazione di Frankenstein.
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