13 settembre 2011

Fey e Carrell sperduti a Manhattan


Ancora un po' allibiti per i premi della Mostra del cinema di Venezia (soprattutto perché presidente di giuria era il nostro amato Aronofsky), questa settimana ci regaliamo una recensione facile facile, su un film facile facile che però qualche risata ce l'ha strappata.
Parliamo di "Notte folle a Manhattan", con Tina Fey, Steve Carrell, Mark Whalberg e James Franco.

Rassegna stanca del farcela da soli, ma anche no.


Da troppo tempo ormai la confusione nel nostro paese (o Paese di m...?) regna incontrastata e a tratti è la caratteristica principale di ogni notizia che riguardi il governo, la manovra, l'opposizione, i tagli, i maxi emendamenti. E' un vortice, non ne usciamo vivi.


Gli editoriali ci fanno pensare che anche gente che da anni mastica politica sia in stallo: ce la faremo anche da soli; no di certo, serve collaborazione, e l'Europa deve fare la sua parte.
Quasi come una mantra insomma, "farcela, farcela, possiamo farcela".

Siamo l'Italia, abbiamo sempre superato tanti ostacoli, serve dignità nazionale, serietà, orgoglio, impegno. Se crolliamo noi, gli altri ci verranno dietro, e bla, bla, bla.Ok, questi siamo noi, quelli che crediamo di essere probabilmente.
Io sono convinta invece che non siamo più così, che non siamo più credibili né affidabili.
La Germania si chiede di cosa parli il nostro PdC nelle sue telefonate.