5 febbraio 2012

Il senso di Roma per la neve


Egregio Sindaco Alemanno, io, residente in Roma, nel 2008 non ho votato per Lei, e certamente non voterò per Lei nel 2013.
Ciò necessariamente premesso, vorrei chiederLe conto di quanto Ella ha fatto o non fatto tra giovedì e venerdì scorsi.  
Per esempio, giovedì pomeriggio Ella ha fatto depositare presso le stazioni della metropolitana dei sacchi di sale, da utilizzare alla bisogna: venerdì mattina i sacchi, dunque, erano pronti, li ho visti con questi miei occhi.  Ma erano ancora lì, accanto agli ingressi della fermata Colosseo, anche venerdì pomeriggio: mi rendo conto nel terzo millennio è difficile da capire, ma il sale non si sparge da solo, e non c'è neanche una app per farlo; o meglio, la app c'è, e si chiama pala.

Le parole che si usano


Ricevo e volentieri pubblico

"Le parole sono importanti" diceva Nanni Moretti in Palombella rossa. Lo sono sì, perchè servono a comunicare, servono a fare capire. Ma servono anche a non comunicare, servono anche a non fare capire. Dipende da come vengono usate. E dipende anche da chi le usa. Un esempio? L'azienda per cui lavoro ha deciso di fare pesanti tagli e ci sono alcune centinaia di persone convinte di  perdere il posto entro la fine dell'anno, se gli si chiede come descriverebbero la loro situazione probabilmente userebbero terrmini come "prossimi licenziati", forse qualcuno "licenziando" o "quasi cassa-integrato". L'azienda no, non usa questi termini, l'azienda parla di "esuberi", parla di "ricollocazioni", di "accompagnamenti" fino ad usare la definizione di "posizioni in trasformazione".

I precari muoiono mille volte - La rassegna stampa (monotona) di Eva

In questo fine settimana Roma sembra essersi trasferita nell'alta val Brembana e non è mancata la solita uscita del signor Alemanno, sindaco a sua insaputa, che riesce a far meglio, ogni volta, di questo indimenticabile attore. Comunque, anche se sentite freddo, non vi scaldate troppo.
E sono accadute anche altre cose, ovviamente.  Tipo questa, o questa, tanto per dire. Oppure questa,
Poi registriamo volentieri che hanno scoperto che i capi delle risorse umane preferiscono le bionde e che c'è gente che ha una particolare dignità, ma non in Italia.
Già, in Italia: che dite, un comune sciolto per mafia fa notizia? No, non in Sicilia, leggete bene.
Non vorremmo che questa cosa sembrasse troppo tecnica, ma ci sentiamo di aggiungere qualche parola. Insomma, stiamo parlando di custodia cautelare in carcere, quindi prima di una sentenza, e pensiamo che sarete d'accordo se precisiamo l'ovvio (che poi tanto ovvio non è, a questo punto), cioè che mentre nessuno dovrebbe essere ristretto senza una sentenza, la carcerazione preventiva, come si chiamava una volta, non deve essere un anticipo di pena: i meno giovani tra di noi ricorderanno certamente una questione chiamata "caso Valpreda".