5 febbraio 2012

I precari muoiono mille volte - La rassegna stampa (monotona) di Eva

In questo fine settimana Roma sembra essersi trasferita nell'alta val Brembana e non è mancata la solita uscita del signor Alemanno, sindaco a sua insaputa, che riesce a far meglio, ogni volta, di questo indimenticabile attore. Comunque, anche se sentite freddo, non vi scaldate troppo.
E sono accadute anche altre cose, ovviamente.  Tipo questa, o questa, tanto per dire. Oppure questa,
Poi registriamo volentieri che hanno scoperto che i capi delle risorse umane preferiscono le bionde e che c'è gente che ha una particolare dignità, ma non in Italia.
Già, in Italia: che dite, un comune sciolto per mafia fa notizia? No, non in Sicilia, leggete bene.
Non vorremmo che questa cosa sembrasse troppo tecnica, ma ci sentiamo di aggiungere qualche parola. Insomma, stiamo parlando di custodia cautelare in carcere, quindi prima di una sentenza, e pensiamo che sarete d'accordo se precisiamo l'ovvio (che poi tanto ovvio non è, a questo punto), cioè che mentre nessuno dovrebbe essere ristretto senza una sentenza, la carcerazione preventiva, come si chiamava una volta, non deve essere un anticipo di pena: i meno giovani tra di noi ricorderanno certamente una questione chiamata "caso Valpreda".
Siccome però va di moda prendersela con i giudici, abbiamo dovuto leggere, e ve ne diamo conto,  una quantità di reazioni non proprio equilibrate.
E, ovviamente, e per concludere, c'è questa storia qui, con il suo corollario, e le consuete reazioni. A proposito, ministro Fornero, questa sentenza sarà ancora possibile dal prossimo mese di marzo?
In attesa della risposta, che dire? Buona domenica, e buona fortuna.

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