28 febbraio 2012

La rassegna di Eva con uno sguardo al futuro e un po' di nostalgia.

Nell'intricata e complicata vicenda dell'alta velocità, ci mancava solo la tragedia.
Con informazioni contrastanti e previsioni di spesa altissime resta un grande dilemma: sembra che questo Paese non sia in grado di sostenere profonde riforme strutturali, anche e spesso, per mancanza di dati certi e costi provati. 
E si pensa a quanti sprechi vengano fatti con i soldi dei contribuenti non c'è da stare per niente tranquilli. 

E tra le indecisioni di sempre, sembrano finalmente chiarite le caratteristiche riguardanti l'Ici alla Chiesa, chiudendo forse l'infrazione paventata da parte di Bruxelles a cui si deve sempre e comunque rispondere. 
E infatti, in questo non ci siamo ancora salvati, ben 102 discariche non sono regolari, non da oggi, ma dal 2009, non ci sono più scuse, bisogna lavorare e rimediare.
E mentre, dati alla mano, siamo tra i più poveri d'Europa, le misure per porvi rimedio sono ancora ben lontante da prendere corpo, oltre a presentare una serie di paradossi ai danni di donne e famiglie, sacrifici che in qualche modo però, vengono riconosciuti ed elogiati, pur nel caos di riunioni e aiuti.

26 febbraio 2012

Ah, per me, dico, datemi la crisi - La rassegna stampa (prescritta) di Eva

Scusate, oggi le cose vanno così, così, ma anche così, oppure così, per tacere di questa storiella, e già ce ne sarebbe abbastanza per tutta la domenica; ma non basta, perché abbiamo scoperto che nell'aranciata più famosa del mondo non c'è il succo delle arance della Florida ma di quelle calabresi.  Se da una parte questo ci riempie di nazionalistico orgoglio, dall'altra ci ricaccia nella condizione di terra dove fioriscono gli agrumi, e basta. Però gli stranieri non vengono ad investire in Italia per colpa dell'articolo 18, pare.
Anche se in effetti fiorisce anche qualche altra cosa.
Poi vediamo che ci siamo messi a dieta: da quanto tempo non si parlava più della quarta settimana?
Però gente che consuma ancora ce ne deve pur essere, altrimenti non si spiegherebbe questa notizia, oppure quest'altra. Con quali soldi, direte voi; forse gli stessi di questo signore, o magari di questo.

25 febbraio 2012

Per chi suona la frittata

Anche oggi parliamo di uova e di cipolla, insieme nella madre di tutte le frittate.  Prestate attenzione ed abbiate un po' di pazienza, perché non si tratta di cosa veloce.
Per prima cosa, le cipolle: l'ideale, data anche la stagione, sarebbe prendere quelle fresche, con le loro code e la testa ancora stretta, insomma quelle che assomigliano un po' a degli spermatozoi.  Lavatele, togliete la barbetta in cima e la parte finale che è vuota, togliete anche il primo strato ed affettatele per il lungo: ce ne vorrà almeno mezzo chilo, per quattro persone.
E non è questa la parte più lunga, occorrerà farle consumare in padella, con un filo d'olio, a fiamma molto bassa e per un bel po'

21 febbraio 2012

I discendenti - Ma so io che cosa discende...


Ci sono dei registi che sono delle garanzie.
Tipo che esci di casa per andare al cinema e sai già che film vedrai. In tutti i suoi dettagli. Comparsa sullo sfondo che non avrà mai successo compresa.
Non si dà un'accezione positiva di tale caratteristica. Perché non è che quando andavi a vedere Kubrick nel '69 potevi immaginare 2001: Odissea nello Spazio, o ti saresti mai aspettato che Clint Eastwood avrebbe girato un musical, no?

La rassegna stampa flash e shock di Eva

Pronti? Via.
Questa come la chiamiamo? No, ma tranquilli, "succede spesso" vogliamo non farci l'abitudine?
Questa? Che ne dite? Si avete letto bene, chi resta incinta è fuori per una clausola contrattuale, mistero.
Non erano tredici ma erano venti? No, certo non erano di facile identificazione, spariscono per magia.
Quando le cose si fanno in due, e si è ugualmente colpevoli, perché diversificare la punizione?
Diverificare? Si, certo. Come in questo caso, troppa amministrazione e meno creazione. Lei per esempio ha diversificato parecchio, era addirittura scomparsa e a sorpresa tornata in video.
E nella rutilante settimana shock sanremese, tra le donne ci sentiamo di menzionare lei, un flash di freschezza.
Veterane che invece si contendono la scena da anni a colpi di premi, sono di nuovo protagoniste sull'onda di recenti successi, mai dome, per fortuna.

20 febbraio 2012

La crisi 2.0

Ricevo e volentieri pubblico

Nelle aziende del web 2.0 sembra che tutto sia 2.0, anche i rapporti nelle aziende fra vertici e dipendenti. Ecco, già questi termini sono 2.0. non c'è più il padrone, ci sono i vertici, non c'è più i lavoratori, ci sono i dipendenti. Ed i vertici aggiornati con i tempi comunicano con gli strumenti 2.0, i social network aziendali. I grandi capi non comunicano più usando scarni comunicati ma usano i blog aziendali per fare conoscere i loro pensieri, le loro speranze, i loro obbiettivi. Tutto per mostrare che sono come umani, che sono come noi. E tutti possono intervenire, tutti sono invitati a partecipare, comunicare, interagire. E se la lingua aziendale è l'inglese è un fiorire di "Hi xxx..." dove xxx è il nome del C.E.O. o del V.I.P. di turno, come se nella FIAT di oggi l'operaio potesse scrivere "Ciao Sergio...".

19 febbraio 2012

Gli uomini chiudono la propria porta contro la crisi che tramonta - La rassegna stampa (sfigata) di Eva

Contrariamente alle nostre abitudini, stamattina vi presentiamo subito la notizia di un settimanale, con la promessa di approfondire la questione, tanto per cominciare male la giornata.
Altre cattive notizie, anche se in un campo del tutto diverso: in effetti questa si spiega leggendo qui, che chiarisce quest'altra faccenda.  E ovviamente c'è sempre questa storia, dalla quale non ci libereremo facilmente.  Tra l'altro, il periodo strano che stiamo vivendo porta a conclusioni altrettanto strane: questi signori sono liberali e liberisti, ma citano, pensate un po', Deng Xiaoping, lo ricordate?
A quanto pare, in queste cose ci stiamo prendendo gusto: adesso aspettiamo i numeri, chissà cosa diranno.
Poi c'è questa strana storia del Nord Europa, etico e protestante; deve essere per questo che noi italiani non abbiamo capito proprio benissimo cosa sia accaduto.  In effetti, non abbiamo capito perché quel signore si sia dimesso: possibile che non sia stato un complotto contro di lui, o almeno una persecuzione giudiziaria?

18 febbraio 2012

Effetto tacchino

Ebbene sì, ammettiamolo: il tacchino sa un po' di cartone, ed ha bisogno di preparazioni abbastanza ricche.  Non intendo arrivare al livello del tacchino del Thanksging, per carità, ma vi propongo un piatto che soddisfa il palato grazie a qualche piccolo eccesso.
Si parte dalla fesa di tacchino, ovviamente, che vi farete tagliare in fette sottili, e per quattro persone contate seicento grammi abbondanti; poi vi servirà un paio di etti di mortadella tagliata a fette sottili, una busta di panna da cucina da duecento grammi, olio e burro (poco), una manciata di farina ed un fondo di vino bianco.

14 febbraio 2012

The Artist - O di quando il bianco e nero era bianco e nero

Da cinefila con un passato militante, conservo con molto affetto il ricordo di certi pomeriggi passati a fare maratone con i classici del muto, da Il Gabinetto del dottor Caligari ad Aurora passando per La Passione di Giovanna d'Arco. Metropolis è stato uno dei miei film cult praticamente fino all'altro ieri.


Adoravo quella bicromia sgranata e granulosa, quegli occhi troppo truccati e troppo grandi, quella gestualità esagerata, la musica ex post invadente e rumorosa, l'iconografia complessiva di un'epoca durata relativamente poco e scomparsa senza praticamente lasciare eredi.

I piccoli passi della rassegna di Eva

Dopo aver visto bruciare la città di Atene, e sentire frasi come "conta solo la realizzazione delle riforme" quasi come se fosse un esperimento (riuscito anche male) e si cercasse di capire fin dove ci si possa spingere, non possiamo certo dirci allegri se guardiamo a casa nostra. 
Cominciamo da qui. Tutti i discorsi di dare un futuro ai giovani dove sono finiti
E quelli di dare i giusti riconoscimenti alle donne? Stesso destino? Di certo si spera non sia questo, ma se si accettano le condizioni di partenza, è necessario, giusto e doveroso attenersi ai risultati.
Qualche giorno fa, si è sentito un commento che non vogliamo neanche citare tanto era volgare e di livello infimo, ci piace invece riportarvi questa notizia, un piccolo passo, ma ci sembra un buon segno di civiltà. 
Più che di civiltà qui parliamo di giustizia, una condanna che è stata definita "storica" dagli addetti ai lavori, in materia di sicurezza e in tempi di crisi finanziaria ed economica la vita delle persone ancora vale qualcosa. 
Un passo piuttosto incerto e barcollante per il Sindaco, troppe indecisioni e marce indietro, decisamente non tira una buona aria per lui.

13 febbraio 2012

12 mesi

Esattamente un anno fa, nasceva l'idea di Eva.
Non pensavamo saremmo durati così tanto, eppure ce l'abbiamo fatta.
Parecchio di ciò che ci circondava e che era stato motore propulsore di quella emozionante giornata è cambiato, scomparso, mutato.
Quanti risultati abbiamo ottenuto è difficile da misurare, ma forse qualcuno c'è stato, più di quelli che ci aspettavamo, se non altro una maggiore consapevolezza.
E un blog in più sulla Rete.
Buon compleanno Eva.


12 febbraio 2012

Il madonno della neve

Nella notte tra il 4 ed il 5 agosto del 352 (secondo altre fonti del 358) dell'Era Volgare nevicò a Roma, in cima al colle Esquilino.
La leggenda non precisa i nomi degli edili dell'epoca, ma siamo portati ad escludere che ci fosse, tra di loro, un antenato dell'attuale sindaco, dal momento che a nessuno di loro venne in mente di invitare i cittadini a restarsene a casa o di applicare le catene ai calzari.  Cosa che invece continua pervicacemente a fare il sullodato attuale sindaco (sì, proprio quello che sparge il sale fino ad uso alimentare sulla neve, che indubbiamente era un po' sciapa).  D'altronde, con queste forze a disposizione, di più non poteva fare.

Ahimè, povero Greco - La rassegna stampa (impoverita) di Eva

In un altro fine settimana abbastanza problematico riteniamo opportuno richiamare i nostri lettori ad un teutonico rigore geografico, e aggiungiamo qui che la zuppa non è pan bagnato, per chi ancora ne dubitasse. Però questa storia ci fa venire il dubbio che in fondo a qualcuno una equivalenza tutta particolare potrebbe anche non dispiacere.
Fatta questa doverosa premessa, riteniamo che questo modo di risolvere i problemi del maltempo non sia da incoraggiare, se non altro per gli scarsi risultati che si possono ottenere.
Invece una visita qui è decisamente più efficace, magari a questi signori sono rimasti due spiccioli per il caffè, tipo questi qui.  Perché questi altri signori sembra proprio che debbano spendere meno. 
Attenzione quindi, dal momento che sembra proprio che il latte potrebbe diventare indigesto proprio per tutti.
Un paio di notiziole leggere ci riconciliano con questo Paese: con delinquenti di questo genere, la battaglia per la legalità è già vinta.  Ecco, magari non necessariamente in questo modo, però.

11 febbraio 2012

C'è un carciofo per te

Le declinazioni della carbonara sono tantissime: me ne resi conto parecchi anni fa, leggendo questo libro, ma allora non ero impegnato tanto in cucina, al massimo facevo da sguattero.
Questa che vi propongo mi è sembrata interessante e, una volta portata in tavola, ha riscosso un certo successo.
Per quattro persone servono due carciofi, un paio di spicchi d'aglio, un centinaio di grammi di pancetta a dadini, un dado da brodo meglio se vegetale, quattro

10 febbraio 2012

Once Upon a Time - Storybrooke stories


C'è di buono, quando arriva la Nevicalisse nella tua città, che una volta assicuratoti che tutti i tuoi cari sono al caldo e al sicuro, puoi chiuderti in casa e farti una sana full immersion di serie tv.


Magari approfondendo la prima timida conoscenza con Dr. Who (di cui parleremo poi) o mettendoti in pari con quelle in cui sei rimasto indietro (perché, per ragioni oscure, devi perdere un sacco di tempo al lavoro ogni giorno, invece di), per esempio Once Upon a Time, che sta per andare in onda anche in Italia (col titolo, stranamente corretto, "C'era una volta").

8 febbraio 2012

Maternità, solidarietà, italianità

Il discorso sulla maternità, le tutele, i diritti e gli approfittamenti in Italia è complesso e andrebbe affrontato con pacatezza e in maniera approfondita.
Ma giusto così, per gusto personale, date un'occhiata ai commenti (per lo più di uomini) in calce a questo post del blog "femminile" del Corriere della Sera. Leggete e scoprite che la maternità è una scelta personale che non può ricadere sulla società e che nessuno chiede a nessuno di continuare a procreare.
Leggete, poi però tornate a parlarne qui.

7 febbraio 2012

War Horse


A un certo punto della sua vita, Steven Spielberg ha smesso di essere semplicemente Steven Spielberg e si è trasformato in una muta-forma che ogni volta non sai cosa tirerà fuori. Un filmaccio conservatore, latentemente razzista e pure un po' imbarazzante tipo la Guerra dei mondi o Munich, oppure una roba straziante come A.I. o magari un gioiellino perfettamente riuscito come The Terminal?
L'unica certezza è che un film ogni tot parlerà di guerra: anni fa Spielberg ha scoperto il tema e ha deciso che gli piaceva. Dopo aver approfonditamente proposto in diverse narrazioni la Seconda guerra Mondiale, il vecchio Steven si è accorto che c'era pure la Grande Guerra, e ha deciso di concorrere all'Oscar (lui è come Eastwood, capita proprio di rado che non ottenga candidature) con la storia dell'amicizia fra un uomo e un cavallo, War Horse, tratta dall'omonimo racconto per bambini di Michael Morpurgo.

La rassegna di Eva e le vane illusioni

L'Eva che scrive, dopo queste notizie, questa emergenza e questa eccezionale nevicata decreta che ebbene si, siamo a febbraio. Pieno inverno dunque, non un'illusione e quindi non proprio notizie.
Altra illusione e altro tema caldo, al contrario del gelo che avvolge l'Italia in questi giorni, è quella del lavoro, con la variante logistica e tutele, cercando si di evitare facili promesse, ma forse anche evitando di dire qualche castroneria di troppo che potrebbe risultare parecchio sgradevole. 
A pensarci bene sulla questione del lavoro vi invito a una riflessione, forse amara per lo studio da cui proviene, ma che, per chi legge, probabilmente colpisce molto, e cioè i rimpianti specie quelli legati al lavoro, niente illusioni, nessuna promessa.
E per restare in temi più concreti, c'è questa notizia, che più che grave come decisione ci sembra il minimo sindacale, ci piacerebbe anche leggere che all'espulsione sono seguite magari le sue dimissioni, troppo vero? Si, pura illusione.

Troppo...come questa storia, altro che illusioni, troppa realtà cruda e tutta insieme che va oltre l'immaginabile. E ce ne sono tante, come quella che viene raccontata qui, dove l'amore si mescola alla violenza, un connubio tristemente famoso, e dove solo l'amore per i figli riesce a far venire fuori la verità.

5 febbraio 2012

Il senso di Roma per la neve


Egregio Sindaco Alemanno, io, residente in Roma, nel 2008 non ho votato per Lei, e certamente non voterò per Lei nel 2013.
Ciò necessariamente premesso, vorrei chiederLe conto di quanto Ella ha fatto o non fatto tra giovedì e venerdì scorsi.  
Per esempio, giovedì pomeriggio Ella ha fatto depositare presso le stazioni della metropolitana dei sacchi di sale, da utilizzare alla bisogna: venerdì mattina i sacchi, dunque, erano pronti, li ho visti con questi miei occhi.  Ma erano ancora lì, accanto agli ingressi della fermata Colosseo, anche venerdì pomeriggio: mi rendo conto nel terzo millennio è difficile da capire, ma il sale non si sparge da solo, e non c'è neanche una app per farlo; o meglio, la app c'è, e si chiama pala.

Le parole che si usano


Ricevo e volentieri pubblico

"Le parole sono importanti" diceva Nanni Moretti in Palombella rossa. Lo sono sì, perchè servono a comunicare, servono a fare capire. Ma servono anche a non comunicare, servono anche a non fare capire. Dipende da come vengono usate. E dipende anche da chi le usa. Un esempio? L'azienda per cui lavoro ha deciso di fare pesanti tagli e ci sono alcune centinaia di persone convinte di  perdere il posto entro la fine dell'anno, se gli si chiede come descriverebbero la loro situazione probabilmente userebbero terrmini come "prossimi licenziati", forse qualcuno "licenziando" o "quasi cassa-integrato". L'azienda no, non usa questi termini, l'azienda parla di "esuberi", parla di "ricollocazioni", di "accompagnamenti" fino ad usare la definizione di "posizioni in trasformazione".

I precari muoiono mille volte - La rassegna stampa (monotona) di Eva

In questo fine settimana Roma sembra essersi trasferita nell'alta val Brembana e non è mancata la solita uscita del signor Alemanno, sindaco a sua insaputa, che riesce a far meglio, ogni volta, di questo indimenticabile attore. Comunque, anche se sentite freddo, non vi scaldate troppo.
E sono accadute anche altre cose, ovviamente.  Tipo questa, o questa, tanto per dire. Oppure questa,
Poi registriamo volentieri che hanno scoperto che i capi delle risorse umane preferiscono le bionde e che c'è gente che ha una particolare dignità, ma non in Italia.
Già, in Italia: che dite, un comune sciolto per mafia fa notizia? No, non in Sicilia, leggete bene.
Non vorremmo che questa cosa sembrasse troppo tecnica, ma ci sentiamo di aggiungere qualche parola. Insomma, stiamo parlando di custodia cautelare in carcere, quindi prima di una sentenza, e pensiamo che sarete d'accordo se precisiamo l'ovvio (che poi tanto ovvio non è, a questo punto), cioè che mentre nessuno dovrebbe essere ristretto senza una sentenza, la carcerazione preventiva, come si chiamava una volta, non deve essere un anticipo di pena: i meno giovani tra di noi ricorderanno certamente una questione chiamata "caso Valpreda".

4 febbraio 2012

Il risotto del sabato sera

Per troppi anni è stato il rito del sabato sera: risotto in tavola, ed un po' di tempo con le figlie piccole; ora le figlie sono cresciute e non ne possono più del risotto allo zafferano, almeno quelle volte che restano a casa. 
Dato fondo ad una serie di varianti, il risotto simil-milanese (e capirete perché lo chiamo così) entra in sonno, almeno sulla mia tavola. Per non dimenticarlo, ne condivido qui la ricetta definitiva.
Per quattro persone, quattro pugni di riso vialone nano, una noce di burro ed un cucchiaio d'olio, una cipolla bianca, un dado da brodo, un po' di noce moscata grattuggiata, un bicchiere di latte e vino bianco secco che porterete poi in tavola, quindi niente vino in cartone per cucinare, grazie. Ovviamente serve anche una bustina di zafferano in polvere.
Mentre in una pentola capace facciamo sciogliere il burro nell'olio di oliva, peliamo ed affettiamo sottilmente la cipolla che metteremo a consumare a fiamma molto bassa per qualche minuto; quando sarà diventata morbida alziamo la fiamma e mettiamo il riso nella pentola. 

3 febbraio 2012

Sherlock 2 - E fu amore per sempre

L'estate scorsa avevamo parlato velocemente della prima stagione di questa serie inglese, che ci era piaciuta molto, era andata in onda un anno prima e non si sapeva quando sarebbe uscita la seconda.
Poi, finalmente, il 1 gennaio 2012 abbiamo potuto guardare il primo dei tre nuovi episodi: A Scandal in Belgravia. Ovvero, la cosa più sexy, intelligente, brillante e perfetta andata in onda in tv dopo pochi-altri-momenti-epocali-di-questo-tipo-forse-la-prima-puntata-di-Lost?

Va bene, è un giudizio un po' di parte, da fan accanitissima, ma davvero un lavoro di questo tipo non può che entusiasmare.
I criteri della prima stagione sono rimasti invariati: ambientazione contemporanea, carattere di Sherlock persino peggiore rispetto a quello dell'originale letterario, citazioni del Canone a getto continuo ma senza mai essere smaccate, ottimi interpreti di contorno (si sospetta che gli attori vengano scelti in base alla voce, non è spiegabile altrimenti la quantità di timbri caldissimi, profondi e di cui non si accusa minimamente l'impostazione recitativa), regia instancabile e bellissima fotografia.