25 febbraio 2012

Per chi suona la frittata

Anche oggi parliamo di uova e di cipolla, insieme nella madre di tutte le frittate.  Prestate attenzione ed abbiate un po' di pazienza, perché non si tratta di cosa veloce.
Per prima cosa, le cipolle: l'ideale, data anche la stagione, sarebbe prendere quelle fresche, con le loro code e la testa ancora stretta, insomma quelle che assomigliano un po' a degli spermatozoi.  Lavatele, togliete la barbetta in cima e la parte finale che è vuota, togliete anche il primo strato ed affettatele per il lungo: ce ne vorrà almeno mezzo chilo, per quattro persone.
E non è questa la parte più lunga, occorrerà farle consumare in padella, con un filo d'olio, a fiamma molto bassa e per un bel po'
di tempo. Quanto, dipende da tante cose, ma vi accorgerete che sono al punto giusto quando diventeranno una specie di crema; alcuni perfezionisti una volta cotte le frullano, ma io ne faccio e meno.
Aggiungiamo due o tre filetti di alici ben sgocciolati e facciamo andare ancora per qualche minuto mescolando in continuazione per farli sciogliere e, dopo, una manciata di capperini di Pantelleria che avremo tenuto a bagno per liberarli dal sale o dal liquido di governo.
Abbiamo avuto, intanto, tutto il tempo di sbattere le uova, una a testa, fino a farle schiumare e aggiungendo appena un goccio d'olio (qui niente formaggio o latte): con l'aiuto di un cucchiaio spargiamo la pappetta di cipolla e acciuga nella padella e versiamo le uova per cominciare a farle rapprendere.  Per questa volta, non alziamo la fiamma, visto che abbiamo deciso di prenderci tutto il tempo che ci vuole.
Quando la frittata sarà cotta a metà, e ve ne accorgerete scuotendo leggermente la padella e tenendo d'occhio il contenuto che dovrà cominciare a scivolarci dentro,  possiamo girarla con l'aiuto di un piatto: ribadisco qui il mio consiglio di lasciar perdere i colpi di polso per girarla al volo, non è proprio il caso.
Il lato B della frittata, per qualche ragione, cuoce molto più in fretta del lato A, quindi siamo quasi arrivati a destinazione, e mi sia consentito un ultimo suggerimento: prima di affettarla lasciatela raffreddare, così che la cipolla resterà compatta e le fette saranno molto più belle a vedersi.  Potrete scaldarle in pochi minuti dopo averle tagliate.
Buon appetito.


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