26 aprile 2011

Sim Sala Bim!

Quando era molto giovane e molto stupida, per un lungo periodo l'Eva che scrive fu affascinata dal paranormale, dall'esoterismo, dai "mysteri" della fanta-archeologia, il che la portò a sciropparsi l'opera omnia di autori del calibro di Kolosimo, Berlitz e chiunque avesse voglia di fare soldi facili (Giacobbo è un dilettante al confronto). Col passare degli anni, l'Eva che scrive divenne molto meno giovane e un filino meno stupida, per cui cominciò a saltabeccare qui e là nel tentativo di approfondire il tema, scoprendo l'universo meraviglioso degli scettici, dei razionalisti, dei debunkers (aka gli "sbufalatori"), compiendo alla fine un giro completo. Oggi l'Eva che scrive è membro orgoglioso del CICAP - Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, anticomplottista militante e con una cotta al cubo per Paolo Attivissimo e Massimo Polidoro.
Proprio in onore della comune fratellanza cicappina, l'Eva che scrive ha trascinato un po' di gente (infinito è il potere di chi cucina) a vedere lo spettacolo di Silvan al

Perché Elton John si e tutti gli altri no?

Da quando il purtroppo ora denominato “cantante dei funerali” ha, per così dire, “avuto un figlio” non si contano gli articoli dei giornali che riguardano l’appartamento riservato al bambino, le foto di famiglia, il latte materno spedito con FedEx.
L’Eva che scrive oggi si domanda se l’italiano medio che legge avido questi articoli avrebbe lo stesso atteggiamento se la coppia omosessuale con prole fosse il vicino di casa. Se invece non ci sarebbe quel tipico atteggiamento dove “una famiglia senza la mamma non è una famiglia”.
La MAMMA, non la MADRE.
L’Italia è famosa per le sue mamme, che trattengono i figli a casa (spesso scambiata per l’utero materno), che cucinano come una nuora non sarà mai capace di fare, che il proprio figlio è al centro del mondo e quando se ne va finalmente di casa, all’oramai veneranda età di 35 anni suonati, sono cuori spezzati e pianti senza fine.