
I fan che lo seguono da sempre sanno che, da un po' di tempo a questa parte, e cioè da quando ha deciso di fare un film ogni dodici mesi, la produzione cinematografica di Woody Allen rispetta una non scritta ma rigidissima legge: un anno il film è orribile, l'anno dopo bello. Date un'occhiata alla filmografia recente e ditemi se sbaglio.
Ora, tenuto conto di quanto è meraviglioso Midnight in Paris il timore che si sia arrivati all'eccezione e dunque ci tocchino almeno due o tre anni di film brutti è legittimo e fondato.
Sì, perché è davvero una perla, una chicca, un gioiellino, una cosina che ci riporta ai tempi di
Manhattan o
Annie Hall.