2 aprile 2011

6 notizie da non perdere - la rassegna stampa di Eva del 2 aprile

Eve Ensler è tornata! Non era mai andata via, in realtà: il suo "I monologhi della vagina" è diventato uno spettacolo teatrale di strepitoso successo e di diffusione planetaria, che ha contribuito a far crescere la coscienza di sé in donne di tutto il mondo.
Adesso esce il suo nuovo libro, che è perfettamente e assolutamente in linea con il manifesto delle Stanze di Eva. "Io sono emozione", questo il titolo, "è una chiamata per donne e uomini di ogni paese a trovare la "girl cell" in se stessi e a prendere atto di quanto le ragazze siano ovunque mercificate, vendute, picchiate, addomesticate, smorzate, storpiate e incompiute".

Un video di Action Aid denuncia una violenza su bambine non nate: in India, è usanza praticare aborti selettivi su feti di sesso femminile, perchè i figli maschi sono preferiti. Guardatelo...

Quello che è successo l'altro giorno alla Camera dei Deputati, dove un leghista ha pesantemente insultato e minacciato Ileana Argentin, parlamentare disabile costretta in carrozzella da una malattia congenita, è cosa nota a tutti. Proprio a tutti? No. Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, ci ricorda che i telegiornali asserviti al Padrone non ne hanno fatto menzione. Lo sottolineiamo, perchè una donna che per applaudire deve usare le mani di un altro e nonostante questo trova il coraggio e la forza per alzare la voce, deve essere celebrata.

La legge che regolamenta la detenzione di donne con figli minori di 6 anni, approvata dal Senato, è oggetto della delusione di associazioni come Terre des Hommes e Bambinisenzasbarre.

Queste sono notizie che ci lacerano: da una parte, per ovvie ragioni, non vorremmo mai leggere che bambine di 12 anni sono avviate alla prostituzione (un modo gentile per dire che la famiglia, quella che dovrebbe proteggerle, le vende) e per di più con uomini dai 50 ai 70 anni.
Dall'altra, ogni volta che i responsabili di simili orrori vengono arrestati, tiriamo un sospiro di sollievo per le piccole vittime, liberate dalla loro schiavitù.
A noi non resta altro, per il momento, che continuare a denunciare e vigilare.

La domanda è: è giusto rallegrarsi e far festa ogni volta che una donna sfonda il glass ceiling e arriva a risultati di carriera tradizionalmente riservati agli uomini? In linea di massima sì, ma poi bisogna andare a vedere come. In questi giorni, la giornalista Susanna Petruni è stata candidata alla direzione del TG2 e la cosa ci dovrebbe senz'altro far piacere. Ma se poi si va a spulciare il cursus honorum della Petruni, si scopre che ha all'attivo alcuni clamorosi distorcimenti dell'informazione, con servizi montati e commentati ad hoc per mascherare verità scomode.
Così fan tutti, dirà qualcuno. Forse. Ma da una donna ci aspetteremmo qualcosa di diverso, per far carriera: ci aspetteremmo verità e onestà intellettuale. Poveri noi.

Un genio, due peperoni e un pollo


No, il genio non sono io, ma chi ha elaborato questo splendido modo di cuocere il pollo che, diciamocelo, di sapore ne ha poco, e vive di spezie e condimenti, anche nella semplice declinazione dello spiedo.
Anche in questo caso è importante quello che accompagna il pollo, e serve un po' di pazienza, perchè la cottura non è breve.
Per quattro persone, un pollo (ruspante è meglio) pulito e fatto a pezzi, due peperoni, una testa d'aglio, olio, farina, un bicchiere di vino bianco e mezzo dado da brodo.
I peperoni vanno lavati, tagliati nel senso della lunghezza, privati dei semi e delle nervature bianche, che possono prendere di amaro.
Ciò fatto, si copre il fondo delle padella dai bordi alti con l'olio nel quale facciamo tostare gli spicchi d'aglio ed i peperoni; intanto infariniamo il pollo e, quando l'olio è di nuovo ben caldo lo mettiamo nella padella. Ci accorgeremo che sarà il momento quando sentiremo forte e chiaro nella nostra cucina il profumo del peperone che arrostisce.
Versiamo il vino e lasciamolo evaporare, poi aggiungiamo il mezzo dado da brodo e mandiamo avanti la cottura a fiamma piuttosto viva. Ogni tanto, con un forchettone di legno, io giro il pollo per ottenere una cottura uniforme, ma se la padella è grande ed i muscoli sono buoni potrebbe essere sufficiente scuoterla orizzontalmente.
Vi accorgerete che il piatto è pronto quando la carne si staccherà dalle ossa (se il pollo è ruspante con minore facilità), l'aglio sarà completamente sparito e le falde di peperone saranno diventate morbide. Ultimo avvertimento: il pollo si mangia con le mani, ma attenti a non scottarvi, ché questo deve venire in tavola caldissimo.