23 febbraio 2011

La prima storia

La più grande speranza di Eva è che a questa rubrica (e anche a questo blog) venga a mancare quanto prima la propria ragion d'essere, perché saremo finalmente riusciti a creare un Paese dove la parità sia un dato di fatto.
Visto che però c'è ancora un po' di strada da fare, ci è parsa una buona idea inaugurare la sezione con la storia non di un successo ottenuto, ma tutto da scrivere. Una sorta di augurio per tutte le Eva che devono ancora cominciare a scegliere.

Alcuni mesi fa, sono andata a sentire la conferenza di un noto giornalista e blogger, Paolo Attivissimo, incentrata sullo sfatamento delle teorie complottiste secondo le quali non siamo mai andati sulla Luna.

Di guerra in guerra


Quel che sta succedendo nel mondo islamico, e in quei paesi dove il mondo femminino rappresenta un argomento controverso sotto tutti i punti di vista, non poteva non riportarmi alla mente il lavoro di Shirin Neshat.
Le sue opere trattano la figura femminile nel mondo islamico, ma non seguono la solita scia della denuncia, sulle limitazioni che le donne subiscono. Il suo scopo è quello di fotografare la donna che cerca di mantenere la sua identità in un mondo che nel suo mutare continuo la vuole scissa in due parti: tradizione da una parte e avanzamento/progresso dall'altro.

Dichiarazione di principio

Ich bin ein Bengasiern.




Foto: The National, http://tinyurl.com/6ef283k