28 maggio 2011

I magnifici asparagi




Ebbene sì, è stagione, dunque una ricetta di asparagi ci vuole.
Ma una ricetta che ci permetta di mangiare anche qualcosa di più che una semplice verdura, per quanto gustosissima: quindi proviamo a condirci la pasta.
Per quattro persone cento grammi di speck (va bene anche quello in vaschette, già tagliato a dadini), duecento grammi di asparagi, un paio di cucchiai d'olio e due bicchieri di vino bianco secco.
In una padella antiaderente facciamo scaldare l'olio e poi mettiamo a tostare lo speck; sfumiamo con un bicchiere di vino e poi aggiungiamo gli asparagi spezzati, dalle cime al fusto, finchè non si spezzano più: in media si utilizza metà di ogni asparago.
Bagniamo con il secondo bicchiere di vino ed una tazzina da caffè di acqua e poi facciamo andare per un venti minuti circa.
Nel frattempo facciamo bollire la pasta: io ho usato i mezzi ditali, e comunque suggerisco pasta corta. Poco sale nella pasta e niente negli asparagi, lo speck è abbastanza saporito di suo.
Quando la pasta è cotta, spadelliamola nel condimento e portiamola in tavola.
Cucchiai, non forchette, e lo stesso vino - come al solito - che abbiamo usato per la cottura.

Quattro notizie per arrivare a lunedì - la rassegna stampa di Eva del 28 maggio

L'Eva rassegnista di turno aveva in mente un obiettivo, per la rassegna stampa di oggi: quella di metterci solo notizie ottimiste, positive e benauguranti. Oppure anche solo curiose.
Non le è parso vero, quindi, di leggere (in fondo in fondo a Repubblica online, ma almeno c'è...) che una ragazza australiana di 22 anni, stagista presso la facoltà di ingegneria dell'Università di Melbourne, ha risolto, in meno di 90 giorni, un rompicapo che ha tenuto impegnati, senza esito, decine e decine di ricercatori per decenni. Beh, insomma... basterebbe anche solo questa notizia per saltellare di gioia e di orgoglio di genere.
Il Post, uno dei luoghi dove questa Eva ama informarsi, scova sempre storie fantastiche e le propone ai suoi lettori con uno stile che suscita curiosità e voglia di approfondire. Come la morte di Huguette Clark, miliardaria americana misteriosa, scomparsa a quasi 105 anni dopo un isolamento durato almeno due decenni. Sicuramente, molto più affascinante che il resoconto delle vite delle veline...
Perchè le donne, accidenti se ci sanno fare, quando ci si mettono! E quando ce la mettono.... Eccone un'altra che ci piace da morire: Elisa Anzaldo, giornalista del Minzotg, che non ci vuole mettere più la faccia. Dopo Tiziana Ferrario e Maria Luisa Busi. Gli uomini, loro, restano tenacemente al loro posto. Lidia Ravera commenta questa notizia sottolineando proprio quello che tutti, ma proprio tutti, hanno notato: la faccia, per mettercela, bisogna avere il coraggio di toglierla.
E infine - non perchè sia il dulcis in fundo, ma perchè è una notizia che ha richiesto una rilettura dovuta allo sbalordimento - ecco un'opportunità di lavoro per ragazze giovani, di bella presenza. E vergini.
Il commento di Eva è talmente ovvio che non vale neanche la pena di scriverlo.
Buon sabato a tutti!