4 febbraio 2012

Il risotto del sabato sera

Per troppi anni è stato il rito del sabato sera: risotto in tavola, ed un po' di tempo con le figlie piccole; ora le figlie sono cresciute e non ne possono più del risotto allo zafferano, almeno quelle volte che restano a casa. 
Dato fondo ad una serie di varianti, il risotto simil-milanese (e capirete perché lo chiamo così) entra in sonno, almeno sulla mia tavola. Per non dimenticarlo, ne condivido qui la ricetta definitiva.
Per quattro persone, quattro pugni di riso vialone nano, una noce di burro ed un cucchiaio d'olio, una cipolla bianca, un dado da brodo, un po' di noce moscata grattuggiata, un bicchiere di latte e vino bianco secco che porterete poi in tavola, quindi niente vino in cartone per cucinare, grazie. Ovviamente serve anche una bustina di zafferano in polvere.
Mentre in una pentola capace facciamo sciogliere il burro nell'olio di oliva, peliamo ed affettiamo sottilmente la cipolla che metteremo a consumare a fiamma molto bassa per qualche minuto; quando sarà diventata morbida alziamo la fiamma e mettiamo il riso nella pentola.