12 dicembre 2011

Quando l'Italia perse l'innocenza

Quel pomeriggio del 12 dicembre del 1969 la bomba nella Banca nazionale dell'Agricoltura non uccise solo  Giovanni Arnoldi, Giulio China, Eugenio Corsini, Pietro Dendena, Carlo Gaiani, Calogero Galatioto, Carlo Garavaglia, Paolo Gerli, Vittorio Mocchi, Luigi Meloni, Mario Pasi, Carlo Perego, Oreste Sangalli, Angelo Scaglia, Carlo Silvia, Attilio Valè, Gerolamo Papetti.
Uccise il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, che se fosse rimasto a casa sua non sarebbe volato giù dalla finestra della Questura di Milano, dove tra l'altro non avrebbe dovuto trovarsi; anche per le poco garantiste norme dell'epoca, erano scaduti i termini del fermo di polizia di quarantotto ore, e avrebbe dovuto essere a casa o a San Vittore.