2 luglio 2011

Il merchandising del Bunga Bunga

Intimissimi ha lanciato le mutande per uomo «Bunga Bunga Dance»: vi compare la caricatura di una ragazza di colore che, sorridente, è inseguita da vecchiotti in giacca e cravatta che la rincorrono con la lingua di fuori, man mano spogliandosi.
Se per vender mutande si deve andare a traino di vecchi bavosi che inseguono ragazze di colore, allora siamo preoccupati della qualità del prodotto.
Non è riuscita l’operazione discoteche (Rubyrubacuori è stata contestata e boicottata) non riuscirà l’operazione mutande.
Ma quante donne regaleranno simili obbrobri e quanti uomini le compreranno per sé, proiettati nell’idea che per far sesso bisogna inseguire giovani fanciulle, perché tanto nessuna lo vuole per le sue virtù?

Eva aderisce all’iniziativa “inondiamo di mail Intimissimi” con la seguente lettera all’indirizzo info@intimissimi.it:
«Spettabile azienda Intimissimi, ritengo che le mutande “Bunga Bunga Dance”, che avete da poco proposto, offendano:
1. le giovani donne in generale e in particolare quelle di colore(rappresentandole come ben felici di farsi inseguire da vecchiacci bavosi),
2. gli uomini italiani (rappresentandoli come vecchiacci brutti e ridicoli),
3. le relazioni fra i generi  (riducendole a un caricaturale inseguimento fra cacciatori e prede). Ritengo inoltre che le mutande “Bunga Bunga Dance” danneggino l’immagine dell’Italia, visto che – seppure non commercializzate all’estero e nemmeno in tutta Italia – ricordano in modo macchiettistico ai turisti che in questo periodo visitano le nostre città una vicenda su cui non c’è nulla da scherzare.

Vi chiedo quindi di ritirare immediatamente dal commercio l’articolo, pubblicando una lettera di scuse ai consumatori e alle consumatrici italiane. Finché non lo farete, cesserò di acquistareprodotti del gruppo Calzedonia e userò tutti i mezzi che ho in rete (blog, Facebook, Twitter, Friendfeed, mailing list) e fuori dalla rete (centinaia di studenti a cui faccio didattica) per persuadere il maggior numero di persone possibile a fare come me. Cordialmente"


Le salsicce vaganti


Non ci sono più i maiali di una volta: adesso portano la 42 e la loro carne viene suggerita anche nelle diete, e quindi anche le salsicce sono meno ricche. Però possiamo provare lo stesso a preparare un condimento per la pasta veramente essenziale, fatto solo con l'insaccato.
Serve infatti una salsiccia a testa, mezzo bicchiere di vino bianco ed un bicchiere d'acqua, oltre ad un po' di olio, tanto da ungere appena il fondo di una padella antiaderente.
Quando l'olio sarà ben caldo, mettiamo a rosolare per un paio di minuti le salsicce, versiamo il vino e facciamolo evaporare. A quel punto aggiungiamo l'acqua, e pungiamo ripetutamente le salsicce, che dovranno comunque restare scoperte: ci vorrà un po' di pazienza, perché dovremo ripetutamente girarle per farle cuocere in maniera uniforme. Dai buchi che abbiamo praticato, vedremo le salsicce piangere, e ci accorgeremo che mentre l'acqua si consuma, il liquido nella padella non diminuirà; è il grasso della carne che prende il suo posto.
Il tempo di cottura ovviamente varia in relazione alle dimensioni della materia prima, e una lucanica sarà pronta prima di una tradizionale salsiccia di cinta senese: abbiate quindi occhio e, se necessario, aggiungete una tazzina d'acqua ogni tanto.
La mia tradizione di famiglia vuole gli spaghetti con questo intingolo, e cotti con poco sale; ho però di recente provato le orecchiette e le ho mangiate con il cucchiaio, per raccogliere più condimento.
Ulteriore nota di servizio: le salsicce, dopo questo trattamento, perdono buona parte del gusto e del sapore, quindi accompagnatele in tavola con un contorno ricco e saporito o meglio ancora tagliatele a fettine e servitele insieme alla pasta.