29 luglio 2012

Era quella la crisi che causò l'invio di migliaia di navi? - La rassegna stampa (olimpica) di Eva

Oggi vorremmo cominciare la nostra rassegna stampa domenicale con una notizia quasi divertente; quasi, perché tutta questa storia delle firme per un referendum che non si potrà mai fare (andate all'articolo 31) mette anche una certa tristezza.
Come mette tristezza questo signore, cui i soliti ignoti  fanno veramente un baffo.
E cosa dire di questo sito? Noi preferiremmo, a queste condizioni, restare a casa. Quale casa, poi? Magari abusiva come quelle in vendita qui, e che nessuno dica che non era stato avvertito.
Abusivi diventeranno, fra poco, anche i pensionati, ma il presidente dell'Inps è conto, senza rendersi conto che si trova ormai alla testa di un ente inutile; o magari no, i contributi continueremo a versarli, immagino.
Come continuiamo ad andare in vacanza, forse con meno entusiasmo di una volta, a giudicare dalle notizie che arrivano minuto per minuto.
Insomma, godiamoci il 2012, perché il 2013 sarà peggio.
Buona domenica, e buona fortuna.

28 luglio 2012

Profondo risotto

Il viaggio al termine dei risotti non finisce mai, ogni giorno ne scopro uno nuovo, e oggi ne propongo uno particolarissimo, che si distingue per l'uso dell'aglio non con il pesce ma con tipici prodotti di terra.
Vi serviranno quindi i soliti quattro pugni di riso vialone nano o carnaroli (meglio il primo), un paio di spicchi d'aglio, una busta di piccoli wurstel, un dado da brodo vegetale e mezza scamorza affumicata; niente burro, ma un generoso giro d'olio, e non dimenticate un mezzo bicchiere di vino bianco.
Vi ci vorrà una pentola di adeguate dimensioni in cui fare imbrunire l'aglio nell'olio bollente e quando è

23 luglio 2012

I love you much, it's not enough

E' passato un anno...solo un anno? Già un anno?
Ieri tornavo a casa dal mare, e nei cinque minuti di tragitto che devo fare, non mi impegno a "scegliere" quello che voglio ascoltare, accendo la radio e vada come vada. 
Ed è stata la solita emozione, trasmettevano "Back to Black" di Amy Winehouse, sempre lo stesso pugno nello stomaco come se non l'avessi mai sentita prima. E dopo le prime note e i primi versi c'è qualcosa di stonato che non riesco a realizzare e decifrare subito. Poi si accende la lampadina della razionalità: è morta un anno fa, l'unica differenza è che ero ancora in spiaggia. Mi arrivò un sms da parte di un'amica, non ne capivo il senso: hai sentito cos'è successo a Amy? No, non lo avevo sentito. E poi tutti dissero che era imminente, era la notizia che prima o poi sarebbe arrivata: trovata morta nella sua casa di Londra.

Io no, non me lo aspettavo, c'erano stati segnali ben più gravi negli anni precedenti, ne era sempre uscita, l'avevano data per spacciata troppe volte, lei si era sempre risollevata, l'avevano sempre salvata. Ero tra quelle che avevano il biglietto per l'unico concerto italiano, e nemmeno la cancellazione di quel tour mi aveva fatto pensare alla fine di tutto. Non adesso, mi dicevo. Non era nel mucchio delle bad girls, non era una qualsiasi. Un talento così puro e cristallino come il suo, il più clamoroso degli ultimi decenni, non poteva andare sprecato così, avrebbero trovato il modo di salvarla un'altra volta, l'ennesima. Era ancora una ragazza, soltanto una ragazza.

I love you much, is not enough: per me, la chiave per capire la parabola discendente di Amy è tutta qui. 
Una ragazza che ha amato troppo, che ha usato il corpo come un murales per mostrarlo tutto, ma alla quale non è bastato l'amore di milioni di fan per evitare di gettare via ogni cosa, perfino la sua vita. Ha amato troppo il suo ex marito che l'ha fatta scendere all'inferno e che ce l'ha lasciata, e a quel punto forse è stata lei a non voler più essere salvata. Un amore malato e morboso, eccessivo, fatto di droghe e autolesionismo non poteva concludersi bene. Non per una come lei che aveva fatto di Back to Black il suo manifesto musicale.

22 luglio 2012

C'è poco da scegliere frammezzo alle crisi - La rassegna stampa (critica) di Eva

Non ne sentivamo il bisogno, ma in questa settimana appena conclusa abbiamo di nuovo avuto la misura dei limiti di questo Paese per quello che riguarda la classe dirigente, e per di più senza che a parlare fosse il mitico Giovanardi ma due esponenti della coalizione tra moderati e progressisti che si candida seriamente a vincere le prossime elezioni.
Poi leggiamo quest'altra notizia e ci diciamo che anche i giornalisti ci mettono del loro: magari qualcuno più bravo di noi ci potrà spiegare cosa ci sia di tanto strano in una donna incinta che va in moto da metterlo nel titolo (e anche nell'occhiello, se è per questo).
Sono stati  anche giorni particolari per le vicende dell'economia, e qui i soliti esperti ci spiegano, dopo, cosa è successo e perché; ma così sono bravi tutti; quest'altro articolo è più interessante, non a caso il giornalista italiano si limita a riferire cosa ha combinato un collega francese.
A proposito di stranieri, ovviamente ricordate la donna incinta assunta da Yahoo!: sono pubbliche le clausole del suo contratto, e sono piuttosto interessanti e sì, un biglietto low cost per gli USA sembra sempre di più un ottimo investimento.

21 luglio 2012

Uovo trionfale

Mi rendo conto che detta così, in questa stagione, non sembra la ricetta più adatta, ma fateci un pensierino: si tratta dei consueti piselli al prosciutto in genere pensati come contorno che diventano piatto unico grazie all'aggiunta delle uova, e non devono neanche essere serviti bollenti.
In ogni caso, io vi propongo la ricetta, poi decidete voi.
Mezzo chilo di piselli, vanno bene anche quelli surgelati, una grossa cipolla bianca, duecento grammi di prosciutto o di pancetta tesa a dadini, mezzo dado da brodo e quattro uova, oltre ad un giro di olio.

15 luglio 2012

Non ha occhi una crisi? La rassegna stampa (declassata) di Eva

Diciamo la verità, nessuno si aspettava questa decisione delle agenzie di rating nei confronti della nuova, sobria Italia dei professori bocconiani.  Poi troviamo questa notizia e cominciamo a farcene una ragione; poi troviamo quest'altra informazione e siamo tentati di ritenere il declassamento anche troppo modesto.  Anche perché sì, i soldi sono stati versati nella casse dello Stato, ma anche in quelle dei Comuni, e dci chiediamo cosa ne faranno i sindaci. Questo signore, invece, sembra che del gettito IMU non abbia proprio mai avuto bisogno, meglio per lui.
Ad altri giovani, invece, i soldi servirebbero proprio, ma pare che non ne abbiano: e se non ne hai, le banche non te ne prestano, si dice.
Ultima notizia di economia e poi cambiamo argomento, parola d'onore: gli industriali italiani non vogliono uscire dall'euro, preferiscono far uscire dall'euro le industrie.

14 luglio 2012

L'impero dei pomodori

Estate era sinonimo di pomodoro fresco.  Adesso non più, ma io faccio parte di un'altra generazione che ancora si meraviglia di trovare la frutta cilena sul bancone del supermercato, ed a prezzo più basso di quella italiana.
D'estate, chi aveva tempo e pazienza comprava i pomodori a cinquecento lire la cassetta e preparava in casa passati e conserve per l'inverno, chi ne aveva meno preparava sughi molto ma molto buoni.
Come questo, a casa mia chiamato semplicemente sugo di pomodoro fresco.  Stavolta facciamone un po' di più, magari vorrete condirci la pasta anche il giorno dopo, quindi avete bisogno di due chili di pomodori da sugo, due belle cipolle, una generosa quantità di olio di oliva e qualche foglia di basilico.

8 luglio 2012

Pazzo, amante, poeta: tutti e tre sono composti sol di crisi - La rassegna stampa (rinfrescante) di Eva

Siamo lieti di aprire questa rassegna stampa dando conto di un primato tutto italiano e di un improvviso ma non imprevisto ritorno al medioevo: non imprevisto perché abbiamo proprio la convinzione che uno degli effetti di questa interminabile crisi economica sia proprio quello di riportare se non il mondo almeno alcuni Paesi, tra cui l'Italia, indietro nel tempo.  Come dite, non l'effetto ma il motivo della crisi?  L'avete detto voi, non noi.
Altro effetto della crisi: basta con il provincialismo, diventiamo cittadini del mondo, per favore, e cercate di non ammalarvi, anche perché ieri sono cominciati i saldi, vi servirà qualche soldo per il vostro obolo ai commercianti.  Qui abbiamo comprato quattro camicie spendendo, in saldo, poco più di 41 euro a camicia, me nell'occasione precedente, sempre in saldo, ne avevamo spesi solo 35: sarà colpa dell'IVA aumentata?  Tra l'altro, sbrigatevi a leggere questo post, magari domani sarà troppo tardi, ma anche no.

7 luglio 2012

Quel che resta della provola

Io continuo a cercare gli abbinamenti che portano alla frittata perfetta, e ci vado sempre più vicino.
L'ultima combinazione che ho provato è stata con provola e speck, e ve la suggerisco anche perché si tratta di una cosa molto veloce e per la quale in un supermercato mediamente fornito si trovano tutti gli ingredienti già pronti per l'uso.
Oltre alle uova, come sempre una testa ed una per la padella, servono due etti di speck a dadini, che potete trovare già pronti sui banchi frigo accanto ai dadini di pancetta e cinquanta grammi di scamorza affumicata: anche questa si vende già sottilmente affettata come ci servirà.  Non è necessario, a mio avviso, il parmigiano grattugiato da aggiungere alle uova, ma non deve mancare una tazzina da caffè di latte.

3 luglio 2012

La rassegna di Eva di rincorsa e ancora troppo da fare

E si riparte con un'altra settimana di passione, con dichiarazioni per niente nuove, perché i problemi sono sempre lì: crescita (?) lavoro (sarebbe meglio dire disoccupazione, di lavoro che ha fondato la nostra repubblica, se ne vede sempre meno), tagli alla spesa pubblica, ma è ancora tutto sul piatto, con tempi piuttosto indefiniti, e anche in Europa le cose non sembrano filare liscie come sembrava. Questo è l'unico dato positivo registrato a fronte di un'incertezza ancora non chiarita.
Cambiando direzione, ma in perfetto stile Eva, abbiamo purtroppo la notizia di genere con il solito tono "a giustificare" l'insano gesto, qui se ne parla tanto; e la notizia uguale e contraria. Meno male che ancora non ci troviamo in questa classifica, anzi a volte siamo anche oltre certi tipi di libertà.  

1 luglio 2012

C'è qualcosa di crisi nel regno di Danimarca - La rassegna stampa (affannata) di Eva

Un po' ci vergogniamo a dirlo, ma siccome giornalisti veri, non semplici blogger come noi, ci ricordano che d'estate fa caldo ve lo riportiamo per necessario dovere di cronaca.
Con questo caldo, la politica ancora non va in ferie, peccato, qui e qui due esempi di quanto farebbero bene all'Italia un po' di vacanza di questi signori; certo, l'economia non va in vacanza, dal canto suo, e quindi beccatevi questa lezioncina di finanza internazionale, senza dimenticare questa bella sorpresa che potrebbe interessare tanti lavoratori. Ancora, entra in vigore un interessante divieto che interessa, credo, le poche persone che hanno ancora soldi oltre a quelle, tante, che ne hanno molti meno
Avevamo parlato di vacanze, e scopriamo che chi invece  in vacanza ci va costringe gli altri a lavorare per loro, tipo questi signori, che forse era meglio se mettevano i piedi a bagno nella Barcaccia di piazza di Spagna.
bene, forse è meglio parlare di cosette più leggere ancora, tipo questo divorzio che fa notizia come lo aveva fatto il matrimonio vicino Roma: noi siamo in realtà abbastanza preoccupati per la figlia, che ha già parecchi problemi, tipo il nome e la collezione di scarpe, e forse non meritava quelli collegati alle eventuali liti tra i genitori.