9 aprile 2011

Quer pasticciaccio brutto delle patate


Ho trovato tantissime ricette per fare le patate, e ne ho provate anche di più. Non so se si è capito, le patate mi piacciono in quasi tutti i modi, e mi piace sperimentare.
Ho provato, per esempio, a mettere in tavole questa specie di piatto unico che oggi vi propongo.
Anche per questa ricetta vale un'avvertenza che ho già posto: le patate riducono tantissimo in cottura, sappiatevi regolare e non abbiate paura di abbondare, abbiate invece la pazienza necessaria alle preliminari operazioni di sbucciatura e lavaggio della materia prima. Se vi può aiutare, vi segnalo che io prima passo le patate sotto l'acqua corrente, poi le pelo e le tengo a mollo fino al momento di usarle.
Diamo per sbucciati e lavati nostri tuberi e passiamo ad affettarli fino ad ottenere tanti dischi, possibilmente dello stesso spessore: non solo e non tanto per ragioni estetiche, quanto per ottenere una cottura il più uniforme possibile.
Intanto che affettiamo le patate, possiamo cominciare a far sciogliere in un ampio tegame antiaderente una noce di burro ed un cucchiaio di olio.Facciamo rosolare un etto di pancetta tesa tagliata a dadini e aggiungiamo le patate, una confezione di besciamella pronta - sì, su internet c'è fior di ricette per farla, ma io non mi cucio le camicie da solo, le compro già fatte - un bicchiere d'acqua ed una cipolla bianca affettata non troppo sottile.
Con un cucchiaio di legno mischiamo il tutto e facciamo andare a fuoco medio: ci vorranno almeno tre quarti d'ora, e non dimenticate, ogni tanto, di riprendere il cucchiaio e - delicatamente - fare ammoina nel tegame, ovvero mandare sopra quello che sta sotto e viceversa.
Fate attenzione, comunque, perché le patate non devono diventare croccanti, ma restare morbide.
Ultima precisazione, e non sembri di troppo. La mia ricetta non prevede l'aggiunta di sale, confidando nella pancetta: sono spesso accusato di cucinare sciapo (anche per motivi di salute, visto che sono stato cresciuto nella convinzione che il sale sia più o meno equivalente al cianuro), e forse in questo caso per alcuni palati, considerata la presenza della besciamella, il pizzico di sale si renderà necessario. Sentitevi liberi di farlo, secondo il vostro gusto.

5 notizie da non perdere - la rassegna stampa di Eva del 9 aprile

La rassegna stampa di ieri è stata piena di buone e allegre notizie ed è quella che preferiremmo sempre fare.

Invece, ci tocca stamattina parlare di una vicenda tremenda: un ragazzo di 17 anni che prende a sassate e manda in coma la sua fidanzatina (che orribile parola, ma tocca usarla...) di 13 per un litigio. Qualsiasi commento suonerebbe moralista. Una volta si diceva che le donne non vanno sfiorate neppure con un fiore. Da madre di due maschi, l'Eva che scrive oggi invita tutti genitori ad insegnare ai figli che le donne non sono proprietà privata degli uomini.

Uomini che picchiano le donne. Nel 2003, Bertrand Cantat, musicista dei Noir Desir, uccise a botte la compagna Marie Trintignant. Adesso suo padre Jean-Louis, il protagonista di quell'inno alla vita dopo la vita che è "Un uomo, una donna"riporta alla ribalta la vicenda, rifiutandosi di partecipare a un festival al quale è presente anche Cantat. Che per avere ucciso Marie si è fatto solo 8 anni di prigione.

Ma queste cose succedono solo da noi? No, ovviamente. Leggete un po' qua cosa avviene nelle riserve indiane degli Stati Uniti.

E comunque, per sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, che Eva non sta incondizionatamente dalla parte delle donne in quanto tali, ecco qua una notiziola che non è certo fresca di prima mano, ma che vale la pena di essere evidenziata. Il figlio di Umberto Bossi, al quale il padre, non soddisfatto di averlo generato, ha fatto il favore di assegnare il soprannome di Trota, è stato dotato di due consigliere donne che lo aiutino a districarsi nella vita e in politica.
Bella notizia, vero? Sì. Peccato che una delle due sia una cartomante che parla con gli alieni e l'altra una finta psicologa di cui già Eva ebbe a occuparsi qualche rassegna stampa fa.

E per finire, uno studio di quelli così inutili da essere seriamente irresistibili secondo il quale le donne, udite udite!, amano chi le sa mettere di buonumore: preferiscono gli uomini che le fanno divertire e ridere, non quelli pieni di sé e arroganti. Le donne vogliono dei compagni, insomma, non dei padroni.
Domandina di Eva: ma ci voleva uno studio per dire questa cosa? Se lo avessero chiesto a noi, avremmo risposto subito :-)