27 febbraio 2011

Diario di una lady di provincia


Il primo post sui libri, in un blog che ha a cuore le donne, lo avrei immaginato - che so - su scritti di Simone de Beauvoir o Virginia Woolf o anche Betty Friedan.

Magari qualcuno storcerà il naso leggendo che, invece, mi dedico a Diario di una Lady di Provincia, di E.M. Delafield, ediz. Neri Pozza Narrativa, 15 euro.
E magari resterà ancora più deluso quando saprà che ho comprato questo libro perchè attirata dalla sua irresistibile copertina in toni pastello: davvero una bella dichiarazione di impegno e attivismo a favore delle donne!

26 febbraio 2011

Elogio della scatoletta

Ah, le scatolette, croce e delizia del single. È un classico, il/la rampante che, dopo l'happy hour e deposto il glamour, apre una simmenthal per tutta cena.
Non nego, senza essere un rampante di nessun genere e senza esserlo mai stato, che una scatoletta di tonno, accompagnata da un paio di cipolle fresche di Tropea e bagnata con un goccio di aceto, può costituire un'ottima cena, magari in stagioni calde.
Però, partendo da una scatoletta di tonno, si può dare e avere di più; vogliamo provare?

Occhio, le dosi sono (abbondanti) per due persone.
In un fondo

25 febbraio 2011

Al telefono gli ingegneri sono tutti maschi

Telefonata

Lui: Buongiorno signora, volevo parlare per favore con l'ingegnere A.

Io: Sì buongiorno, mi dica.
Lui (seccato): No guardi, se gentilmente mi passa l'ingegnere, ho telefonato per parlare con lui.
Io: Si dà il caso che lui sia lei e sia io.
Lui: ...mhhhhhhhhhhhhh ma BBBBBuongiorno Signora!!!

(segnalato da Laura)

Il Quiz della settimana

Domanda:
Cosa pubblicizza questa réclame (trovata nell'ultimo numero di Vanity Fair in edicola)?

Risposte:
a) Una ditta che produce impianti di irrigazione.
b) Un marmista specializzato in fontane.
c) La nuova funzionalità di Photoshop per sballare il rapporto gambe-busto.
d) Il nuovo film di Emanuelle.
e) Vestiti di un noto marchio la cui creatrice si starà ora rivoltando nella tomba.

Se una domenica un frigo vuoto

Non sempre troviamo il tempo necessario da dedicare alla cucina, e non sempre abbiamo a portata di mano tutti gli ingredienti che vorremmo. Può sembrare una banalità, ma anche una cucina rapida può essere di soddisfazione al palato.
Oggi vorrei difendere i funghi secchi, quelli che si trovano nelle bustine e magari sono anche sbriciolati, e che non possono certamente competere con una bella cappella di porcino italiano alla griglia. Vorrei difenderli perché aiutano a risolvere un primo anche quando, come nella pubblicità, è domenica ed il frigo è vuoto e non hai voglia di chiamare un costosissimo call-center per farti indicare l'ipermercato aperto meno lontano.

23 febbraio 2011

La prima storia

La più grande speranza di Eva è che a questa rubrica (e anche a questo blog) venga a mancare quanto prima la propria ragion d'essere, perché saremo finalmente riusciti a creare un Paese dove la parità sia un dato di fatto.
Visto che però c'è ancora un po' di strada da fare, ci è parsa una buona idea inaugurare la sezione con la storia non di un successo ottenuto, ma tutto da scrivere. Una sorta di augurio per tutte le Eva che devono ancora cominciare a scegliere.

Alcuni mesi fa, sono andata a sentire la conferenza di un noto giornalista e blogger, Paolo Attivissimo, incentrata sullo sfatamento delle teorie complottiste secondo le quali non siamo mai andati sulla Luna.

Di guerra in guerra


Quel che sta succedendo nel mondo islamico, e in quei paesi dove il mondo femminino rappresenta un argomento controverso sotto tutti i punti di vista, non poteva non riportarmi alla mente il lavoro di Shirin Neshat.
Le sue opere trattano la figura femminile nel mondo islamico, ma non seguono la solita scia della denuncia, sulle limitazioni che le donne subiscono. Il suo scopo è quello di fotografare la donna che cerca di mantenere la sua identità in un mondo che nel suo mutare continuo la vuole scissa in due parti: tradizione da una parte e avanzamento/progresso dall'altro.

Dichiarazione di principio

Ich bin ein Bengasiern.




Foto: The National, http://tinyurl.com/6ef283k

22 febbraio 2011

Una donna che legge vale doppio


Anche se non pratica del lago, la signora decide di uscire in barca.

Accende il motore e si spinge ad una piccola distanza: spegne, butta l'ancora e si mette a leggere il suo libro.

Arriva una Guardia Forestale in barca. Si avvicina e le dice: "Buongiorno, Signora, Cosa sta facendo?"
"Sto leggendo un libro" risponde lei (pensando non è forse ovvio?!?)
"Lei si trova in una Zona di Pesca Vietata" le dice.
"Mi dispiace, agente, ma non sto pescando. Sto leggendo."

A qualcuno piace il pesce

Ho messo piede in cucina per la prima volta, e non come utilizzatore finale, dopo essermi sposato. Nel senso che mia moglie cucinava (e le piaceva davvero) ed io facevo lo sguattero, mettendo ordine dove lei metteva disordine; poi apparecchiavo, servivo in tavola, sparecchiavo e lavavo i piatti.
Sia detto tra parentesi, mia moglie doveva essere una seguace della filosofia secondo la quale l'uomo si prende per la gola: prima di sposarmi, si presentò a casa mia in regolare tubino nero e tacco dodici di ordinanza, ma anche con tutto il necessario per fare i ravioli in casa.
Un passo alla volta, ho cercato di emanciparmi, ed ho conquistato la parità: un posto davanti ai fornelli, con l'accordo che il primo che rientra a casa cucina.
Ho scoperto che cucinare mi rilassa: non sono un cuoco creativo, e rabbrividisco davanti ai menù dei cosiddetti grandi, preferirei digiunare piuttosto che sedermi davanti ad un piatto di Ferran Adrià, e mi accontento di solida cucina regionale, tra Roma, Napoli e Basilicata, lì dove sono le mie origini.


Brevi istanti di incommensurabile terror panico

L'amica M.V., che ringraziamo, ci segnala questa chicca comparsa nel forum "Italians" di Severgnini.
Donne del 13 febbraio, vergognatevi
Domenica 13 febbraio abbiamo assistito all'ennesima presa in giro. Le donne protestano perchè sentono in pericolo DIGNITA', LAVORO, FUTURO. Vergognatevi. Siete le stesse che quando vogliono (e lo fate spesso) abbandonate i vostri uomini togliendogli tutto senza pietà e che ancora più grave togliete i figli senza meritarveli. Noi sempre pronti a perdonare voi pronte a farci pagare anche una telefonata non fatta. Ho vissuto anni insieme ad un avvocato divorzista, e lo schifo a cui ho assistito è indescrivibile. Sul lavoro usate l'arma della seduzione fino a che vi fa comodo. poi quando i vostri limiti caratteriali emergono usate l'arma del ricatto morale per assicurarvi la carriera. Le donne che conosco guadagnano tutte più di me. e non tutte lo meritano. Guai a toccarle. Si rischia la galera come minimo.

21 febbraio 2011

IL PAESE CHE VORREI

Intervento di Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL
Piazza del Popolo, 13 Febbraio 2011

È la misura colma. È lo sguardo limpido su noi stesse. È il rispetto rivendicato. È la serenità di non dover mai dirci: siamo state zitte, non abbiamo visto. Abbiamo visto bene, comportamenti pubblici, scelte politiche, persino un linguaggio che ci vorrebbe umiliate, succubi, divise tra corpo e mente. Non si pensi di poter cancellare la nostra intelligenza, il nostro essere cittadine a pieno titolo. Non accettiamo di vedere il nostro Paese trasformato in una brutta telenovela. Perciò se non ora quando, per dire senza paura, a voce alta, il Paese che vorremmo? E allora io vorrei, vorrei un Paese che sa che le giovani donne, i loro progetti, la creatività, l’innovazione, sono il futuro. Vorrei che chi oggi dice che siamo puritane ricordasse i divieti che ha voluto, dalla fecondazione assistita alla pillola. Vorrei che sesso fosse una relazione tra pari e non un incarico politico. Vorrei un Paese con una sola morale, quella doppia offende e nasconde. Vorrei che la giustizia fosse uguale per tutte e per tutti.

20 febbraio 2011

Dalla politica del fango al fango sulle automobili. Il giornalista Nino Materi trova divertente il sexy car wash!

Da Mirano (Venezia) giunge la conferma: alla Cgil i bacchettoni non mancano. Ma come, un benemerito cittadino veneto ha l’eccitante idea di aprire un «sexy car wash», e i sindacalisti rossi cosa fanno? Bloccano l’iniziativa. Di più, gridano allo scandalo: «Basta con le donne oggetto!». Macché «donne oggetto», qui si voleva solo rendere un po’ più emozionante una delle incombenze familiari più noiose.

Tutti sanno infatti come quello del lavaggio dell’auto rappresenti uno degli scogli familiari su cui rischiano di infrangersi anche i più solidi sodalizi coniugali. Quando la macchina comincia a fare concorrenza a una discarica abusiva e spunta il solito simpaticone che ti fa trovare sul parabrezza impolverato la scritta «LAVAMI PORCO!», tra marito e moglie comincia il solito palleggiamento: «Vai a lavarla tu», «No, vacci tu». Certo è che se a insaponarti la cappotta fossero delle belle ragazze in bikini o in versione miss maglietta bagnata, le cose per lui cambierebbero alla grande; idem per lei, se

ESCORT - Pubblicazione mensile di cultura, spettacolo e attualità

Edicola di paese. Domenica mattina. Un amico a conoscenza di questo blog mi segnala la cosa.
Ok, niente di particolare, giornali porno ce ne sono a decinaia.

Solo quando inizio a sfogliarlo, realizzo all'improvviso che c'è qualcosa che non va.
Numeri di telefono? Sono stata teletrasportata in una cabina telefonica di Londra? 
Descrizione delle prestazioni? Cos'è, il catalogo IKEA?

Ma il coronamento dell'orrore arriva solo nelle ultime pagine, dove, quasi si volesse rivestire con una patina di rispettabilità quelle che sono le pagine gialle per mignottari (una specie di "Escort Fair"), la spiegazione del mestiere. Leggo. E scopro che il lavoro peggiore del mondo non è più il casellante notturno della tratta Bussi-Popoli, ma quello/a che si è dovuto inventare quest'apoteosi di minchiate e che io, per dovere di cronaca, riporto: