21 febbraio 2011

IL PAESE CHE VORREI

Intervento di Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL
Piazza del Popolo, 13 Febbraio 2011

È la misura colma. È lo sguardo limpido su noi stesse. È il rispetto rivendicato. È la serenità di non dover mai dirci: siamo state zitte, non abbiamo visto. Abbiamo visto bene, comportamenti pubblici, scelte politiche, persino un linguaggio che ci vorrebbe umiliate, succubi, divise tra corpo e mente. Non si pensi di poter cancellare la nostra intelligenza, il nostro essere cittadine a pieno titolo. Non accettiamo di vedere il nostro Paese trasformato in una brutta telenovela. Perciò se non ora quando, per dire senza paura, a voce alta, il Paese che vorremmo? E allora io vorrei, vorrei un Paese che sa che le giovani donne, i loro progetti, la creatività, l’innovazione, sono il futuro. Vorrei che chi oggi dice che siamo puritane ricordasse i divieti che ha voluto, dalla fecondazione assistita alla pillola. Vorrei che sesso fosse una relazione tra pari e non un incarico politico. Vorrei un Paese con una sola morale, quella doppia offende e nasconde. Vorrei che la giustizia fosse uguale per tutte e per tutti.

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