"Mi chiamano Agrado, perché per tutta la vita ho sempre cercato di rendere la vita gradevole agli altri. Oltre che gradevole sono molto autentica: guardate che corpo, tutto fatto su misura! ...Labbra, fronte, zigomi, fianchi e culo. Un litro sta sulle centomila, perciò fate voi il conto perché io l'ho già perso. Limatura della mandibola, settantacinquemila, depilazione definitiva col laser, perché le donne vengono dalle scimmie tanto quanto gli uomini, sessantamila a seduta, dipende da quanta barba una ha, normalmente da una a quattro sedute. Però se balli il flamenco ce ne vogliono di più, è chiaro. Bene, quello che stavo dicendo è che costa molto essere autentica, signora mia. E in questa cosa non si deve essere tirchi, perché una è più autentica, quanto più somiglia all'idea che ha sognato di se stessa" Tutto su mia madre, Pedro Almodovar

Non potevo iniziare diversamente l'articolo su un'artista che ha fatto di se stessa un opera d'arte. Modificando i suoi tratti somatici, alterando la struttura fisica con l'innesto di corpi estranei. Questa donna, Mireille Suzanne Francette Porte, conosciuta nel mondo dell'arte con lo pseudonimo di Orlan, si è trasfomata in un'opera d'arte vivente. Il suo percorso di artista/performer inizia nel 1964, dal 1983 al 1996 affronta una serie di operazioni chirurgiche per modificare il suo aspetto fisico.
La camera operatoria diviene il palcoscenico dove allestisce la sua rappresentazione: con delle telecamere riprende le operazioni che pian piano modificheranno il suo corpo, il suo volto; ma sarà dal 1990 che il suo ciclo di operazioni si inserirà in un percorso ben definito: The Reincarnation of Saint Orlan, con lo scopo di trasformarsi in un nuovo essere simile ai modelli classici come Venere, Diana, Europa, Psyche e Monna Lisa. Con queste operazioni Orlan rivendica una