27 aprile 2011

La mamma del calciatore (in erba)

Non sono competiviva, per carattere.
Per un inusitato senso di profonda autostima non sento il bisogno di conferme e non ho mai usato mio figlio per combattere nuove battaglie per la mia autoffermazione.
Ma.
Ma non sono tutti come me.
Ho sempre sentito narrare, con accento fra il critico e divertito, storie di partite di calcio fra ragazzini dove padri e soprattutto madri rivelano di sè aspetti guerreschi e anche violenti, a volte non soltanto verbalmente.
Liti furibonde sugli spalti fra le madri delle opposte fazioni con prese per i capelli, rievocazioni di gioventù dissolute e pronostici di malattie e incidenti vari.
A termine della partita lo scontro diventa mortale, i ragazzini stanchi e con i capelli ancora umidi di doccia vengono branditi come armi e invitati ad ammazzare di botte gli avversari, l'arbitro affrontato a parole(parolacce) e a spintoni, i risultati sempre contestati.

La rassegna stampa di Eva del 27 aprile: le notizie da non perdere

Paradossalmente le notizie che vi segnalamo come "da non perdere" sono quelle che invece vorremmo non leggere più,: dopo anni, ancora se ne parla, come andarono veramente le cose a via Poma? Ancora una volta un innocente è vittima di un incidente, ma se è davvero tale solo la giustizia può dirlo. Cosi come la giustizia è in campo per scoprire come è morta Melania. Purtroppo le notizie da non perdere continuano con questa vicenda.
Spesso abbiamo parlato di come è difficile per una donna emergere nel lavoro e quando ci si riesce si "inciampa" in qualcosa del genere. Anche se la notizia è di qualche giorno fà, unita a tutto il resto di sicuro solleva domande sulla condizione femminile. E non è affatto rosea.

Lo so sono tristi le notizie con cui apriamo la rassegna stampa di oggi, ma a cercare è duro trovare qualcosa che possa farci sorridere, possiamo provarci con questa, ma aspettare 233 anni per dirigere un orchestra?
E forse neanche il matrimonio benedetto dalla pioggia può compiere il miracolo, difficile credere in siffatta situazione al detto: sposa bagnata sposa fortunata. Neanche più le favole sono quelle di un tempo.