Ho messo piede in cucina per la prima volta, e non come utilizzatore finale, dopo essermi sposato. Nel senso che mia moglie cucinava (e le piaceva davvero) ed io facevo lo sguattero, mettendo ordine dove lei metteva disordine; poi apparecchiavo, servivo in tavola, sparecchiavo e lavavo i piatti.
Sia detto tra parentesi, mia moglie doveva essere una seguace della filosofia secondo la quale l'uomo si prende per la gola: prima di sposarmi, si presentò a casa mia in regolare tubino nero e tacco dodici di ordinanza, ma anche con tutto il necessario per fare i ravioli in casa.
Un passo alla volta, ho cercato di emanciparmi, ed ho conquistato la parità: un posto davanti ai fornelli, con l'accordo che il primo che rientra a casa cucina.
Ho scoperto che cucinare mi rilassa: non sono un cuoco creativo, e rabbrividisco davanti ai menù dei cosiddetti grandi, preferirei digiunare piuttosto che sedermi davanti ad un piatto di Ferran Adrià, e mi accontento di solida cucina regionale, tra Roma, Napoli e Basilicata, lì dove sono le mie origini.
Le dosi ovviamente variano in relazione ai commensali, ma suggerisco di considerare non meno di 250 grammi di baccalà già spugnato per ogni bocca.
Dopo averlo sciacquato con acqua corrente, il baccalà, preferibilmente in pezzi un po' grandi, va bollito per una decina di minuti.
Nel frattempo, preparate il condimento, ovvero capperi, olive nere tagliate a rondelle e aglio a pezzetti; se è stagione, anche foglioline di prezzemolo in quantità variabili: vanno mischiati in una ciotola.
Attenzione, il baccalà è piuttosto saporito di suo, ed anche i capperi, soprattutto per il modo di conservazione, quindi in questa ricetta non si prevede l'utilizzo del sale.
Dopo aver bollito il baccalà, accomodatelo in una teglia che lo contenga a misura ed in cui avrete precedentemente versato olio sino a coprirne il fondo.
Poi spolverate con pangrattato (non coprite) e fate cadere a pioggia il condimento dalla ciotola.
Un giro d'olio anche sopra e dieci minuti in forno già caldo, gli ultimi due o tre con la funzione grill per far fare la crosticina al pangrattato.
Attenti alle eventuali spine e buon appetito.
Interessante ricetta, il mussillo ammollicato. A me non piace cucinare, intendo la cucina quotidiana, quel noioso pensare giorno dopo giorno cosa mettere in tavola. Cucinare un piatto nuovo però un'ombra di stimolo può darla. Per cui io proverò il tuo piatto, ma tu prova il mio.
RispondiEliminaBaccalà alla brace.
Baccalà sotto sale, lavato e ammollato cambiando l'acqua più volte per almeno 24 ore.
Appoggiarlo su una griglia con braci non troppo vivaci, girandolo fino a cottura. A parte preparare una salsa con aglio e prezzemolo tritati fini, olio d'oliva, pepe nero. Versare la salsa sul baccalà. Se dietetico non saprei, visto l'olio. Ma buonissimo.
è accaduto anche a me e al mio compagno: "prima" ero soprattutto io a cercarlo e sedurlo attraverso la cucina, poi nel tempo lui ha scoperto di rilassarsi e adesso, soprattutto il sabato mattina, esce di casa felice per andare al mercatino, dove sceglie, compra e poi torna a casa e cucina delizie incredibili. Cucinare è un atto creativo e di grande generosità (grazie per la ricetta!)
RispondiEliminaCommento correttivo: il messaggio di "anonimo" è stato postato dalla nostra amica Grazia.
RispondiEliminaLei ci ha provato, a concorrere al Premio L'Inutile Anonimo perchè ci teneva proprio a vincere l'ambìto premio, ma noi l'abbiamo sgamata e quindi niente da fare! <3