28 febbraio 2012

La rassegna di Eva con uno sguardo al futuro e un po' di nostalgia.

Nell'intricata e complicata vicenda dell'alta velocità, ci mancava solo la tragedia.
Con informazioni contrastanti e previsioni di spesa altissime resta un grande dilemma: sembra che questo Paese non sia in grado di sostenere profonde riforme strutturali, anche e spesso, per mancanza di dati certi e costi provati. 
E si pensa a quanti sprechi vengano fatti con i soldi dei contribuenti non c'è da stare per niente tranquilli. 

E tra le indecisioni di sempre, sembrano finalmente chiarite le caratteristiche riguardanti l'Ici alla Chiesa, chiudendo forse l'infrazione paventata da parte di Bruxelles a cui si deve sempre e comunque rispondere. 
E infatti, in questo non ci siamo ancora salvati, ben 102 discariche non sono regolari, non da oggi, ma dal 2009, non ci sono più scuse, bisogna lavorare e rimediare.
E mentre, dati alla mano, siamo tra i più poveri d'Europa, le misure per porvi rimedio sono ancora ben lontante da prendere corpo, oltre a presentare una serie di paradossi ai danni di donne e famiglie, sacrifici che in qualche modo però, vengono riconosciuti ed elogiati, pur nel caos di riunioni e aiuti.

Dall'altra parte dell'oceano Hollywood celebra nostalgicamente se stessa, assegnando cinque Oscar a un film muto in bianco e nero, senza brividi, nè sorprese, e l'ennesima statuetta all'eterna "again" Streep. 
E con la stessa nostalgia l'antropologa del cyberspazio rivede un po' le sue ricerche:
il web e i social network hanno migliorato la nostra vita o l'hanno alterata? Ci serviamo delle tecnologia o ne siamo diventati dipendenti e abbiamo perso autonomia? 
Una bella sfida, proprio come questa, che nel sentirsi antichi guarda al futuro per restare, appunto, umani.


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