8 marzo 2011

Sebben che siamo donne... colloquio di lavoro

Da L.C. – Milano – 40 anni – lavoratrice in mobilità.

8.30 colloquio di lavoro a Muggiò.
Arrivo nel mezzo del nulla in uno squallido e lercio capannone. Ho appoggiato la borsa sul tavolo e ho tenuto la giacca in grembo da tanto erano sporche e macchiate le sedie.
Peccato non poter essere stata in piedi.

Mi accoglie (si fa per dire) il padre padrone proprietario capo, un 70enne orrido vestito come un boss della 'ndrangheta, bracciali d'oro, spiccato accento pugliese, sembra Cetto la Qualunque, il politico corrotto interpretato da Albanese.

Mi chiede per prima
cosa come mai non ho un lavoro a tempo indeterminato.

A parte la P….i ... che cosa sono queste società per cui ha lavorato?
IO non le ho mai sentite ...
(Quindi non esistono, un sillogismo perfetto).

Di quelli che non ti guardano mai negli occhi, neanche un secondo.

Mi dice che guadagno troppo.

Si sorprende del fatto che io sappia stenografare anche nelle lingue straniere perchè ... scusi se glielo dico, lei è così pacata. Ma lei è sempre così pacata? Io ho osato rispondere che sì, pacata mi sembra oltre tutto una bella qualità.
Risposta sbagliata: il contrario di pacata, mi fa sapere, è dinamica.
Ha in mano un matita a mina, e dice: vede? se le chiedessi di descrivere questo oggetto lei direbbe (?) un ELEMENTO CHE SCRIVE. Ora le faccio una domanda, così, in tre parole, come definirebbe lei una società?
Ussignur ecco i quiz ...
Nel giro di un nanosecondo trovo una risposta che non sembri demenziale e fierissima di me stessa rispondo orgogliosa e sorridente "UN ELEMENTO CHE PRODUCE".
Sbagliato.
Lei doveva rispondere un elemento che produce reddito.
Ah, mi sembrava sottinteso, dico io.
No, non lo è.
Ok.
Io sono un uomo vincente ma per vincere ho bisogno dei miei dipendenti.
Quindi i miei dipendenti devono amare il loro lavoro e la società per cui lavorano e dimenticare tutti i problemi da quando entrano - PUNTUALISSIMI - a quando escono la sera - SPESSO NON ALL'ORA CHE DICE IL CONTRATTO, dice.
Un figlio di 16 anni non sarà troppo impegnativo?
Che cosa possiamo farne? Sopprimerlo? Così posso dedicarmi alla sua aziendina?

Ah, abita nei pressi di Niguarda? Quindi vicino e comodo.
Bene, le farò sapere se la convocherò per un secondo incontro, così lei mi dirà, eventualmente, se può accettare uno stipendio sensibilmente inferiore e ... se può venire a lavorare fino a qui perchè lei abita lontano.
MA COME ????????????? AVEVI APPENA DETTO CHE SONO VICINA !!!

1 commento:

  1. Dea grazie perche' ho solo fatto un colloquio in italia in tutta la mia vita ed era x andare a lavorare all'estero e sempre grazie alla dea mi han poi preso

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