5 notizie da non perdere: la rassegna stampa di Eva del 23 marzo
- Flavia Perina è stata cacciata dalla direzione del Secolo d'Italia, quotidiano di destra, pagando così la sua scelta di abbandonare il PDL per seguire Fini in FLI. Indipendentemente dalle opinioni politiche e dalle simpatie personali che ciascuno di noi nutre, la Perina è vittima del rullo compressore del PDL che non risparmia nessuno che osi mettersi di traverso sulla sua strada. Le auguriamo, come donna e come giornalista, migliori fortune altrove.
- L'Unità racconta la storia di Caterina, taxista di Firenze impegnata nel sostegno ai bambini malati di tumore e alle loro famiglie. A modo suo, con molti colori e molti sorrisi.
- Oh oh oh ma cosa abbiamo qua? Ma allora è un vizio! Dopo la (poco) onorevole Santanchè della quale, dopo quelli alle labbra e al seno, si sospetta un ritocchino al curriculum (et honni soit qui mal y pense), ecco che la procura di Brescia indaga sui titoli di studio vantati da Monica Rizzi, assessore leghista alla Regione Lombardia. Lo racconta il Fatto Quotidiano, che per primo, lo scorso luglio, aveva portato alla luce il millantato titolo di studio della politica lombarda, che aveva dichiarato di averlo conseguito in Svizzera. Ma l'ateneo sembra non saperne nulla. Un'altra donna che decisamente non ci piace.
- E' possibile che una donna riesca, come regista, a girare film porno in cui le donne non sono solo oggetti, ma protagoniste? Ne parla il quotidiano inglese The Guardian e il punto di vista è assolutamente interessante. Leggete... la cosa peggiore che può capitarvi è che avrete fatto un po' di manutenzione al vostro inglese. Poi diteci cosa ne pensate, magari.
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Le decisioni degli amministratori sono insindacabili