27 settembre 2011

Rassegna stampa indecisa, forse si, forse no, forse boh, ma è questione di TEMPO

La rassegna di oggi è come un orologio impazzito.


Si inizia con un addio, il premio Nobel per la pace che sembra ancora più attuale oggi se si legge che da domani saremo, come dire, un po' in affanno? Wangari Maathai. La prima donna africana premiata per le sue battaglie ambientaliste unite a quella per la sostenibilità alimentare, salvaguardare il Pianeta e migliorare le condizioni di vita e la qualità della vita delle donne. Un bel binomio, non c'è che dire, proprio quando ci troviamo alla vigilia di un mondo che ha bisogno di una pausa, a cui tutti dobbiamo contribuire, senza accampare scuse, non c'è più tempo.
Chi invece sembra perder tempo e voler giocare alle tre carte, sono i ministri che si rimpallano un po' l'indovinello: eliminiamo i certificati di mafia? Ma poi salviamo Romani? No, mica si può, dice Maroni, abbiamo appena riscritto la legge, è fondamentale, anche le imprese ne avranno beneficio. No...cioè, e mettersi d'accordo prima? Magari sapere la mano destra cosa fa la sinistra (?) sembra brutto? Quello che invece non sembra affatto brutto, ma decisamente peggio se possibile, è l'aria "democratica di cui si vuole ammantare il governatore lombardo dalla camicia/t-shirt sempre un passo avanti, Formigoni, che per la libertà delle libertà vorrebbe che alle primarie per il PdL dovrebbero presentari tutti, ma proprio tutti. Ma davvero?



C'è chi vorrebbe che il tempo passasse in fretta, più veloce dalla luce (no, tranquilli, non quella dei neutrini nel tunnel) che insomma meglio tardi che mai no?
E chi invece il tempo ha deciso di passarlo, da ben diciotto anni, a salvare le donne dalla violenza e dal traffico sessuale, con una tenacia e una perseveranza che a guardar quel visino smunto ma determinato, quasi ci si commuove.
E per chi avesse tempo ma anche denaro per sognare un mondo migliore, allora non deve fare altro che aspettare dicembre, il ciclone di Dorothy, vi saprà ricompensare dell'attesa.


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