31 gennaio 2012

La rassegna di Eva nella tempesta perfetta, tutto e il contrario di tutto.

La settimana si apre all'insegna delle solite sfide. L'Europa, il fondo salva stati e lo spettro del default, in una Bruxelles bloccata da scioperi simili a quelli registrati in Italia la settimana scorsa. Da una parte l'incoraggiamento, dall'altra luci e ombre. Qui anche un'analisi di possibili scenari futuri.
Si cerca il dialogo anche sul fronte del lavoro, con botta e risposta su contratti e tutele. E mentre le società di rating ci declassano, sul fronte della legalità possiamo impegnarci e puntare a una tripla A.
Non sembra altrettanto limpido, ma legale, questo curioso passaggio libri, il perfetto contrario di chi invece chiede in maniera chiara e precisa il rispetto di diritti fondamentali, alcuni negati nella mia maniera più triviale e inconcepibile.
Buone notizie sul fronte fiscale, intervento benedetto dal sindaco di Milano, al contrario di quanto si è letto in giro per la rete, qui magistralmente riassunto. Avanti così e pedalare nel giusto senso di marcia. 
Due notizie ci hanno colpito dall'estero, entrambe dal Regno Unito
Il Bloody Sunday che ha compiuto quaranta anni e per il quale ancora il governo inglese si scusa.
E la prima e più clamorosa storia di spionaggio che aprì le porte agli scandali a base di sesso e politica, quella di Christine Keeler che fece tremare l'Occidente e che oggi preferisce il gatto a un uomo.

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Le decisioni degli amministratori sono insindacabili