A casa mia si sono sempre chiamate braciole, alla napoletana. E facevano coppia con il ragù: c'era una logica in questo, dal momento che il ragù si nutre della forza della carne, lasciandola senza nerbo, mentre questa preparazione restituiva alle fettine di vitellone sapore e gusto.
Ho scoperto però che questi bocconi possono essere particolarmente gustosi anche in bianco, magari cuocendoli assieme a delle patate.
La preparazione degli involtini è certamente la parte più complicata, ma richiede solo una minima manualità ed un po' di pazienza: per quattro persone servono otto fettine di vitellone, o comunque un totale di seicento grammi di carne, aglio, prezzemolo, fettine di pancetta tesa ed un po' di pecorino grattugiato.
Preparate un trito con il prezzemolo, l'aglio ed il pecorino, facendo in modo che rimanga compatto. Poi su ogni fettina di carne posate una fettina di pancetta e, al centro, un cucchiaino del trito; arrotolate la fettina ben stretta e fermatela con uno stuzzicadenti.
A questo punto si può passare alla cottura: fate sciogliere una noce di burro in un cucchiaio d'olio in una pentola capiente e fateci consumare per una decina di minuti una cipolla affettata non troppo sottile. A quel punto mettete la carne in pentola e bagnate con un bicchiere di vino rosso; quando il vino sarà evaporato aggiungete un paio di patate sbucciate e tagliate a fette e acqua sino a coprire il tutto, riportate a bollore, abbassate la fiamma, incoperchiate e fate andare per almeno mezz'ora. Ovviamente, accompagnate con del vino di Lettere.
Vi assicuro che vale la pena.
Io bagnerei con il vino bianco.
RispondiEliminaMi inebrierei di profumo e stop. Con il colesterolo a mille posso solo sniffare gli involtini. BBBOOOONNIII però
work, a casa mia si facevano così, ma ti prometto che la prossima volta proverò con un bicchiere di falanghina
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