Ieri, finalmente, il Presidente del Consiglio italiano è ricomparso in pubblico. Ha persino tenuto un discorso in Parlamento su temi diversi da:
1) gnocca;
2) battute sconce;
3) suoi problemi giudiziari;
4) le ultime barzellette di Pierino.
Dopo averne perse le tracce per settimane, e aver fortemente sperato sospettato che fosse diventato uccel di bosco come Gheddafi, ieri abbiamo finalmente potuto sentire cosa pensa il timoniere della crisi economica e di questo terribile momento delle Borse, di cui non siamo forse tutti in grado di comprendere fino in fondo il portato e il significato.
Vedete, non è questione di politica. O meglio, sì, è questione di politica, nel senso più ampio del termine, quello di gestione della cosa pubblica, che come tale è di tutti noi, me e voi compresi. Non si tratta più di essere più o meno vicini a questo o quel partito. Ormai si tratta di mettersi tutti in fila spalla contro spalla a cercare di evitare l'affondamento, e pensare ancora che questo pagliaccissimo governo sia minimamente in grado di farlo è follia, ignoranza, indifferenza criminale.Perché, vedete,si tratta dello stesso governo che in questo preciso momento storico va in ferie per cinque settimane, prolungano la solita chiusura "perché un centinaio di parlamentari devono andare in pellegrinaggio in Terra Santa".
Lo stesso che, di fronte alle proteste, accorcia suddette ferie, e ritorna al lavoro una settimana prima (e il pellegrinaggio? Non lo fanno più?).
Lo stesso che, di fronte alle proteste, accorcia suddette ferie, e ritorna al lavoro una settimana prima (e il pellegrinaggio? Non lo fanno più?).
Lo stesso che non ha voluto rendere pienamente festivo il 17 marzo, centocinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia, perché altrimenti le finanze dello Stato sarebbero andate a Villa Certosa (ringraziamo Laura per avercelo ricordato).
Lo stesso che non ha votato la legge sull'omofobia perché le minoranze non possono discriminare le maggioranze.
Lo stesso che il 2 agosto non è andato a Bologna per la commemorazione della strage.Lo stesso che non riesce a prendere una decisione seria da mesi, ma trova tempo e modo di legiferare su un tema di pressantissima attualità quale il burqa (quantomeno la legge è condivisibile).
Lo stesso che si vede costantemente azzerare le giunte comunali per manifesto maschilismo.
Ora, noi avremmo avuto un'idea da suggerire ai nostri parlamentari, in merito alle possibili mete del loro pellegrinaggio.
La Luna, per esempio. Possono anche restarci, già che vi si trovano, tanto ora ci si può persino costruire.
Noi, nel frattempo, cercheremo di continuare a sopravvivere a quest'incubo istituzionale ricordandoci che, forse, la felicità è sopravvalutata, che bisognerebbe essere onesti con se stessi e accettare un po' di sana tristezza. Visto che a guidarci in quest'impresa è il Prescelto Neo, non dovrebbe essere così difficile.
Oppure, semplicemente, ci trasferiamo altrove, per esempio in Germania, dove la Cancelliera Angela Merkel ha indossato in quattro occasioni diverse lo stesso abito.
Molti la stanno prendendo in giro, per questo. A noi, leggendo la notizia, è venuta in mente una frase di un vecchio politico italiano, uno che oggi non c'è più e solo il cielo sa quanto lo rimpiangiamo.
"Una società più austera può essere una società più giusta, meno diseguale, realmente più libera, più democratica, più umana" (E. Berlinguer).
A noi, quel vestito ripetuto piace molto, così come ci piace il fatto che la Merkel vada in vacanza una settimana nel solito hotel con il marito.
Forse ci si sente meno soli, se si è rispettati dai propri governanti.
guarda te se mi devo commuovere a leggere una frase di berlinguer.
RispondiEliminao sono moltissimo messa male, o lo e' il mio paese...