In inglese si chiama "The Reaper", neutro.
In italiano è la Signora con la falce, al femminile. Una donna, in pratica.
Come donne sono tutte le vittime della rassegna di oggi, non pensata né voluta di questo tenore, ma impossibile da fare diversamente, con tutti questi volti e queste storie che aleggiano su ogni pagina di ogni giornale.
Meredith Kercher. Uccisa a Perugia due anni fa da Rudy Guede e da qualcun altro che però non sappiamo.
Amanda Knox. Viva. Assolta. Ma forse colpevole, anche se la giustizia non l'ha potuto provare. O forse no. Comunque, davanti a sé una vita che non potrà mai separarsi da quella morte.
Antonella Zaza, Giovanna Sardaro, Matilde Doronzo, Tina Ceci, morte nel crollo di una palazzina sopra il laboratorio dove lavoravano. Per ben 4 euro l'ora.
Maria Cinquepalmi, morta nel crollo di una palazzina sopra il laboratorio di proprietà dei suoi genitori. 14 anni.
Allison Owens, morta mentre andava a fare jogging. All'inizio, giusto per tenere alta l'audience, dicevano fosse stata strangolata, alla fine sembra accertato che sia stata invece vittima di un pirata della strada. Comunque morta, uccisa, in un paese lontano dal suo, come Meredith.
Una storia che all'Eva di oggi ricorda quella di Suzanne Marie Collins, il caso con cui si apriva uno dei libri di John Douglas, famoso agente dell'FBI che ha contribuito in maniera sostanziale alla nascita delle attuali tecniche di investigazione scientifica.
Un'associazione di idee tanto involontaria quanto istantanea, comunque facilmente decodificabile (jogging), e che ha riportato alla memoria il periodo in cui divoravo tutti quei saggi e quei testi di tecniche forensi.
Anche lì, le vittime erano nella maggior parte dei casi donne.
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