Allora, giovedì scorso Eva era in piazza del Pantheon, e ve ne avevamo già dato conto.
Si parlava, ovviamente, di questo.
Traduciamo: a pagina 24 si parla di noi, e non solo, applicando a tutti i bloggers un principio del secolo scorso, quando la comunicazione era molto più verticale, e c'erano i giornali da una parte, e dall'altra i singoli cittadini. La legge sulla stampa dice che se qualcuno si sente leso nella propria immagine da una notizia pubblicata da un giornale, può pretendere dal giornale stesso, entro un breve termine, la pubblicazione di una smentita.
Pensate ad un grande quotidiano, con la rete di relazioni, la struttura ed i soldi che lo rendono forte
e sicuro: una tale arma riequilibra un po' le cose, mettendo in mano a Davide qualcosa di più potente di una fionda contro Golia. Anche perché la parola chiave è "si sente": non è necessario che sia falso, quello che viene pubblicato.
e sicuro: una tale arma riequilibra un po' le cose, mettendo in mano a Davide qualcosa di più potente di una fionda contro Golia. Anche perché la parola chiave è "si sente": non è necessario che sia falso, quello che viene pubblicato.
Ora, nell'informazione del nuovo millennio, ci sono questi nuovi attori, nel cui numero ci collochiamo anche noi di Eva: lo fanno per passione, molto spesso, con un blog personale, senza struttura, senza soldi e con poche relazioni importanti.
Con questo disegno di legge, già approvato dal Senato ed ora in seconda lettura alla Camera dei Deputati, un blogger non potrà più andare in ferie, o portare il computer a riparare, o farsi ricoverare in ospedale: se la legge verrà approvata in questi termini, avrà l'obbligo di pubblicare la smentita di una notizia che potrebbe anche essere vera entro quarantotto ore, sotto pena di una multa fino a dodicimila euro. Basta la parola, senza l'intervento di un giudice terzo.
Bene, anzi male.
Questo non è un blog di attualità, non ne abbiamo i mezzi, la possibilità e la capacità, e tutti noi della redazione ci guadagniamo da vivere facendo qualche cosa d'altro; facciamo commenti ed approfondimenti, e cerchiamo sempre di non personalizzare le questioni.
Ma neanche noi saremmo al riparo da questa norma, e neanche noi intendiamo sottrarci ad un impegno che, in questo periodo, sulla rete corre veloce.
Parteciperemo alle iniziative per impedire di togliere la parola a chi ne ha già poca, e ve ne daremo conto. Con coerenza ed onestà, come abbiamo cercato di fare sin qui.
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