Sì, stavolta potrebbe essere cucina fusion, visto che per condire la pasta preparo stavolta un intingolo che starebbe forse meglio su di uno stinco di maiale, o qualcosa del genere, insomma un piatto di quelli ricchi e potenti tipici del nord dell'Europa.
Birra, guanciale, cipolla e panna, un giro d'olio e una noce di burro, e possiamo cominciare.
Mentre scaldiamo l'olio in una capiente padella antiaderente, affettiamo una bella cipolla e facciamola appassire per qualche minuto a fuoco medio; quando l'olio torna a sfriggere aggiungiamo il guanciale tagliato a dadini. Anche per questa preparazione vi suggerisco le comode vaschette che lo presentano già pronto, e per quattro persone basta una vaschetta.
Alziamo la fiamma e aspettiamo che di nuovo aumenti la temperatura: a questo punto versiamo mezzo bicchiere di birra (meglio una chiara leggera, ma che non sia proprio di bassa qualità) e lasciamo evaporare l'alcol: ci accorgeremo che è evaporato quando non sentiremo più il profumo della birra in cucina. Dopo un paio di minuti versiamo un'altro mezzo bicchiere di birra ed aspettiamo di nuovo che evapori.
Possiamo ora aggiungere un pezzetto di burro, meno di una noce, e la panna da cucina, tutta una confezione da 200 grammi, ed anche un pizzico di sale.
Aiutandoci con un cucchiaio di legno amalgamiamo la panna e il burro con il resto del condimento e versiamo una terza dose di birra: sempre mezzo bicchiere. Ancora una volta, aspettiamo che evapori l'alcol e abbassiamo la fiamma. A questo punto dovrà bollire molto piano per una decina di minuti.
Qui ci vuole pasta corta, neanche le pennette ma proprio le mezze penne o, se preferite, le pipette o le farfalle; vanno scolate al dente e padellate a fuoco alto per un paio di minuti.
La birra va benissimo per annaffiarle, la stessa che abbiamo usato in cottura, e buon appetito.
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