Dopo la riforma del mercato del lavoro, la riforma "complementare" nel campo dell'istruzione (questa a mio parere sembra quasi una competizione e viene lo sconforto) una discutibile mini riforma per lo sviluppo, non riusciamo a distogliere l'attenzione da questo stillicidio che sembra non voler mollare la presa sull'Emilia e ci si aggrappa a qualche risposta, consapevoli che è ben poca cosa, e che ci si deve attrezzare anche per cose che si ritenevano semplici e scontate.
Scontato sembra invece il destino di alcune donne sempre in trincea: Sara che deve scappare dal suo aguzzino e rinunciare a una nuova vita, che invece meriterebbe, divari che sembrano consolidati, disagi che si ribaltano a sfavore delle donne dopo la fine di un amore e donne che devono combattere e farsi sentire per non vedere ridurre un loro diritto, senza essere incitate al suicidio (“farebbe meglio a uccidersi”).
Noi invece crediamo che si possa se non altro riflettere e trovare le giuste motivazione tra competizione e bene comune. Senza dover sempre ricorrere a studi di settore, è anche nelle nostre menti che dobbiamo abbattere queste differenze.
E' il massimo che riusciamo a fare oggi.
Nessun commento:
Posta un commento
Commenti e critiche sono benvenuti, ma fatti con spirito di partecipazione. Insulti e troll saranno cancellati.
Le decisioni degli amministratori sono insindacabili