Qualche volta si trovava nei menù di ristoranti e trattorie sotto il falso nome di pasta alla carrettiera, in omaggio alla pruderie degli anni '60 del secolo scorso, ma a casa mia l'abbiamo sempre chiamata così: un sugo gradevole, saporito e di rapida realizzazione.
Bastano, per quattro persone, un barattolo piccolo di polpa di pomodoro (quelli da duecento grammi, al massimo duecentocinquanta), un paio di spicchi d'aglio, un pugno di capperi (meglio se di Pantelleria) sotto sale ed altrettante olive nere già snocciolate oltre all'olio e ad un ciuffetto di prezzemolo.
La cottura è veloce, ma tenete presente che olive e capperi vanno tenuti separatamente a bagno per una decina di minuti, magari in un bicchiere, cambiando l'acqua frequentemente, per liberarli del sale in eccesso.
Considerato che il pomodoro schizza e sporca in maniera spaventosa, stavolta non usiamo una padella ma un pentolino dai bordi più alti e che possiamo coprire.
Facciamo scaldare l'olio e quando è ben caldo soffriggiamo gli spicchi d'aglio tagliati a metà, sinché non diventano scuri. Togliamoli e versiamo il pomodoro dopo aver abbassato la fiamma anche per evitare reazioni eccessive con l'olio bollente. Aggiungiamo un paio di cucchiai d'acqua, le olive ed i capperi; rialziamo la fiamma ed incoperchiamo. Da quando il sugo riprende a bollire basterà contare dieci minuti: spegnete il fuoco ed aggiungete il prezzemolo spezzato con le mani o utilizzando, se proprio lo avete in cucina, magari perché ve lo hanno regalato, un coltello con la lama in ceramica.
Piccolo tocco per rendere il piatto particolare: con il prezzemolo potete aggiungere un un paio di filetti di alici fatti a pezzetti ed accuratamente liberati dall'olio.
Pasta corta, tipo mezze penne, ed un buon lambrusco secco: buon appetito.
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