Un cronista ordinario, un "rassegnista" regolare riporterebbe dati, numeri, impressioni e perchè no dichiarazioni ufficiali.
Milano e Napoli sono del centrosinistra; un risultato incontestabile quanto inaspettato quello di questo secondo turno delle elezioni amministrative 2011. Nella capitale del nord e in quella delle due Sicilie il popolo arcobaleno ha festeggiato fino a notte fonda la vittoria di Pisapia e De Magistris, di Zedda e Cosolini, così come nei comuni minori i capovolgimenti di fronte saranno oggetto di riunioni di piazza, davanti al bar del centro, come si conviene nei migliori paesini da cui la Eva che scrive ha origine.
Ma noi, innanzitutto, prima di raccontare della splendida festa di Milano, vi ricordiamo che in un paese della provincia di Monza e Brianza ha vinto con un candidato a sindaco del Pd, una donna.
Rosalba Colombo è il nuovo sindaco di Arcore con il 56,65% dei voti. Il suo avversario, il sindaco uscente Enrico Perego, indietro al 43,34%. Il risultato è stato commentato a caldo dalla Colombo con queste parole: "Sono orgogliosa anche perché donna; mi impegnerò anche per una Giunta comunale almeno per la metà rosa." Il neo sindaco non tralascia un altro tema focale legato alla sua vittoria: "Ad Arcore vince una donna dopo che Arcore è stata per mesi simbolo di un'altra visione del mondo femminile."
Rosalba Colombo è il nuovo sindaco di Arcore con il 56,65% dei voti. Il suo avversario, il sindaco uscente Enrico Perego, indietro al 43,34%. Il risultato è stato commentato a caldo dalla Colombo con queste parole: "Sono orgogliosa anche perché donna; mi impegnerò anche per una Giunta comunale almeno per la metà rosa." Il neo sindaco non tralascia un altro tema focale legato alla sua vittoria: "Ad Arcore vince una donna dopo che Arcore è stata per mesi simbolo di un'altra visione del mondo femminile."
Ebbene sì, perchè la roccaforte del bunga bunga cade su se stessa in mille pezzi, con la forza del contro vento. Arcore rimarrà simbolo del cambiamento in corso, ma la seguono a ruota Gallarate, Desio e Limbiate.
Ma torniamo a Piazza Duomo, colma all'inverosimile e a perdita d'occhio per raccontare emozioni, risate, abbracci di gente che era lì a condividere il proprio diritto alla normalità, alla diversità, alla vecchiaia come alla gioventù.
La festa è cominciata a Corso Buenos Aires, quando con due colleghe Eva ha dismesso i panni di seria e dimessa funzionaria statale per trasformarsi in trasgressiva e autoironica over50 tra centinaia di ragazzi arancioni, coloratissimi, puliti, dagli sguardi stupiti e la voglia di far festa.
Non prima però di essere passata a ringraziare, da buona napoletana, la madonnina che piange e profuma di rose. Dopo un lungo periodo di scongiuri e invocazioni con un gruppo di amici virtuali posizionati in strategici comuni italiani, il sogno si è avverato.
Che dire? Improbabili Stormy Six con Stalingrado e altrettanto resuscitato Gianco. Urla del tipo "Piero piangi piangi" dirette a Fassino che sembrava spezzarsi (ma non spiegarsi) e un travolgente Umberto Eco.
Per finire la nottata abbiamo avuto l'onore e il piacere di tornare a casa, in una metro super affollata, con il prof Onida. Di buon auspicio. Però, ci si consenta, un altro cambiamento l'abbiamo visto, almeno nel look.
Ci fa piacere un governatore meno formale, più easy, quasi vacanziero con la camicia a fiori e il pantalone viola. Gli è stata dedicata una pagina su Facebook. Potere dei social.
Ci fa piacere un governatore meno formale, più easy, quasi vacanziero con la camicia a fiori e il pantalone viola. Gli è stata dedicata una pagina su Facebook. Potere dei social.
Dal bunga bunga alla makumba.... grande Marela
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