Bene, dopo essermi confrontato con Edoardo, ora affronto Aldo Fabrizi, per parlare di matriciana (o amatriciana).
Parlo di quella "rossa" con il pomodoro, e mi estraneo anche dal dibattito se quella bianca, senza pomodoro e detta anche "gricia" sia magari la versione originale; comunque sia è un piatto veloce ma è anche la conferma, se serve, che la cucina non è una scienza esatta. Io l'ho fatta cento volte (più o meno) e ognuna era diversa dall'altra, e non credo dipendesse dalla diversa marca dell'olio, dei pelati e degli spaghetti. Inoltre colgo qui l'occasione per confessare che la migliore amatriciana che abbia mai mangiato mi è stata servita in un locale senza pretese dei Castelli Romani, e lì mi sono accorto che sbagliavo parecchio (e Aldo Fabrizi poi ha confermato la mia impressione).
Comiciamo: per quattro persone cento grammi di battuto di guanciale e pancetta affumicata, olio, una cipolla, un barattolo di pelati, un cucchiaio di passata di pomodoro.
Nell'olio fate appassire una cipolla affettata non troppo sottile e poi fate rapidamente tostare pancetta e guanciale; quando l'olio è nuovamente ben caldo aggiungete i pelati con il liquido di governo, senza aggiungere acqua e la passata di pomodoro.
Quando il liquido dei pelati è asciugato, è il momento di condire la pasta, magari padellandola; pecorino romano fresco macinato e non parmigiano su questa pasta, per favore.
E per finire, ecco come promesso l'omaggio ad Aldo Fabrizi:
“La matriciana mia” di Aldo Fabrizi
Soffriggete in padella staggionata,
cipolla, ojo, zenzero infocato,
mezz’etto de guanciale affumicato
e mezzo de pancetta arotolata.
Ar punto che ’sta robba è rosolata,
schizzatela d’aceto profumato
e a fiamma viva, quanno è svaporato,
mettete la conserva concentrata.
Appresso er dado che jè dà sapore,
li pommidori freschi San Marzano,
co’ un ciuffo de basilico pe’ odore.
E ammalappena er sugo fa l’occhietti,
assieme a pecorino e parmigiano,
conditece de prescia li spaghetti.
de prescia condisco la pasta. Ma se uso bucatini al posto degli spaghetti? Da bambina mi piaceva ascoltare il "fischio" della pasta e mia mamma mi minacciava con la cucchiarella di legno
RispondiEliminasul tipo di pasta la discussione è infinita. anche nino manfredi preferiva i bucatini per il fischio, ed in ogni caso spaghetti vuol dire spaghetti ristorante o vermicelli, quelli più spessi: gli spaghetti normali li ammetto solo con il pomodoro a filetto
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